Ariston controcorrente grazie all’acquisizione più grande della sua storia


Il gruppo fa shopping in Germania acquisendo uno dei leader mondiali nella fornitura di soluzioni per il riscaldamento, mossa definita dagli analisti di “forte senso strategico” vista l’importanza del mercato tedesco.


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Ariston in rally

Mentre sui mercati europei piovono vendite (Ftse Mib a -1,80%), a Piazza Affari viaggia in controtendenza Ariston, sulla scia dell’entusiasmo dello shopping in Germania annunciato ieri a scambi conclusi.

Il titolo del gruppo attivo nelle soluzioni sostenibili per il comfort termico arriva a guadagnare oltre il 10% dopo circa un’ora di contrattazioni, toccando un massimo di 8,18 euro per azione.

Il rally odierno permette al bilancio dell’ultimo mese di Ariston di tornare in parità, oltre i livelli di metà agosto.

Lo shopping in Germania

Ariston ha investito oltre 700 milioni di euro in contanti e 41,42 milioni delle proprie azioni per appropriarsi del 100% del capitale sociale di Centrotec Climate Systems Gmbh, realizzando così l’acquisizione più grande della sua storia, mentre il closing è previsto per il 31 dicembre 2022.

Acquisita dai tedeschi di Centrotec CE, il nuovo acquisto di Ariston è tra i leader nella fornitura per il riscaldamento, la ventilazione e il trattamento dell’aria e di soluzioni per la generazione di calore ed energia, il tutto attraverso i brand Wolf, Brink, Pro-Klim e Ned Air.

L’azienda presenta un solido posizionamento in Germania e nei Paesi Bassi, oltre ad una presenza significativa in altri mercati europei.

I numeri di CCS

Nel 2021 Centrotec Climate Systems Gmbh ha registrato ricavi per 599 milioni e un Ebitda adjusted di 84,8 milioni, mentre negli ultimi anni il fatturato è cresciuto con un Cagr del +11,2% tra il 2018 e il 2021 e nel primo semestre 2022 ha segnato un +16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La transazione contribuirà in maniera “positiva” all’eps di Ariston già a partire dal primo anno, spiegano dal gruppo italiano, il quale stima sinergie per un valore di 20-25 milioni a regime, che porterebbero il multiplo post-sinergie (EV all’acquisizione/Ebitda pro-forma 2021 con sinergie) sotto 10x.

Inoltre, da Ariston prevedono una crescita high-single-digit per il perimetro acquisito nel medio termine, per effetto dell’esposizione geografica e del portafoglio prodotti di Centrotec Climate Systems.

Un forte senso strategico

L’acquisizione rappresenta un’operazione “con dimensione rilevante e forte senso strategico”, sottolineano da Equita Sim, i cui analisti mantengono una raccomandazione ‘buy’ con target price di 10 euro sul titolo.

Con questa operazione, Ariston “aumenta sostanzialmente l’esposizione alla Germania, al momento limitata, attraverso brand forti/premium, che presentano forti opportunità di crescita nel mondo delle pompe di calore”, aggiungono dalla sim.

Inoltre, il gruppo “aumenta quantitativamente l’esposizione alle pompe di calore ed entra nel settore dell’Air Handling, che presenta interessanti tassi di crescita”.

A questo si aggiunge la diversificazione del business “con opportunità di generare interessanti sinergie”, mentre “la struttura finanziaria rimane flessibile, in quanto post-operazione la leva passa a circa 1,5 volte”, concludono da Equita Sim.

La view di Intesa Sanpaolo

Concordi sulla valutazione positiva dell’acquisizione anche gli analisti di Intesa Sanpaolo, oltre che sulla raccomandazione d’acquisto sul titolo (‘buy’) e con prezzo obiettivo leggermente superiore (11 euro).

Dalla banca torinese ritengono che l’operazione “rafforzi il focus del gruppo sulle pompe di calore di nuova generazione con refrigeranti naturali e aiuta anche a sprigionare il potenziale di espandersi nella ventilazione”.

Inoltre, proseguono da Intesa, ora “Ariston può far leva sulla sua ampia scala e sulla presenza globale per beneficiare dell’identità del marchio Wolf per rafforzare la sua offerta di riscaldamento di alta gamma, mentre Brink dovrebbe consentirle di entrare nel business della ventilazione residenziale e le unità del trattamento dell’aria dovrebbero completare la sua offerta in termini di soluzioni clima per i clienti commerciali”.

Particolarmente importante il mercato in Germania, il quale “dovrebbe essere uno dei mercati a più rapida crescita per le pompe di calore nei prossimi anni e diventare anche il primo Paese per Ariston, secondo il management”, concludono questi analisti.

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