Atlantia, Acs conferma l’interesse per Autostrade. Porte aperte anche a Cdp
La società conferma la manifestazione di interesse da parte degli spagnoli. Florentino Perez, disponibile all’ingresso di Cdp e altri investitori, punta a una futura fusione di Aspi e Abertis. Il 100% della concessionaria valutato tra 9 e 10 miliardi. Ieri il cda di Atlantia ha discusso l’offerta di Cdp arrivata prima di Pasqua e «preso atto» di quella inviata da Acs.
Manifestazione di interesse di Acs per Aspi
Le premesse si erano manifestate da qualche giorno e, nella serata di ieri, è arrivata la manifestazione di interesse della spagnola Acs, società di infrastrutture autostradali di Florentino Perez, sulla quota detenuta da Atlantia in Autostrade per l’Italia (Aspi). Secondo quanto riportano le agenzie, il Gruppo Acs valuterebbe inizialmente il 100% di Aspi tra i 9 e i 10 miliardi di euro e l’interesse per l’asset sarebbe vincolato all’approvazione del Piano economico finanziario (Pef) da parte del Governo, oltre che alle varie autorizzazioni di governo e autorità di controllo sulla concorrenza.
L’offerta spagnola non sembrerebbe chiudere la porta ad altri soci, tanto che Acs avrebbe comunicato di essere disponibile all’ingresso di Cdp e di altri investitori nel consorzio, aprendo poi le basi per una futura fusione di Aspi e Abertis.
Ieri si è riunito il Cda di Atlantia
Ieri il cda di Atlantia, ha avviato l’analisi con l’ausilio dei propri advisor legali e finanziari, dell’offerta vincolante presentata prima di Pasqua (il 31 marzo) dal consorzio formato da Cdp Equity, Blackstone e Macquarie. In questa occasione il board ha comunicato di aver «preso atto della manifestazione di interesse» inviata proprio ieri da Acs per «l’acquisto di una partecipazione nel capitale di Aspi, in consorzio con altri investitori nazionali ed internazionali». Una decisione in merito è stata quindi rinviata a successive riunioni che saranno convocate nei prossimi giorni.
Sul fronte istituzionale già nei giorni scorsi il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini aveva chiesto «una decisione rapida» sottolineando come le trattative debbano andare avanti secondo criteri di mercato.
Il titolo Atlantia sovraperforma il mercato
Balzo del 3% in apertura per il titolo Atlantia che alle 12 continua a scambiare in positivo dello 0,98% a 16,34 euro.
«Da un lato Acs non sarebbe sull’intera quota dell’88% di ASPI, al contrario dell’offerta di Cdp – sottolinea Equita Sim –, mentre la valutazione iniziale sarebbe del 4-15% superiore a quella di Cdp (aggiustata per garanzie e potenziali ristori per Covid-19, indicati dalla stampa)». Secondo la Sim milanese (rating Hold con Tp 17,8 euro confermati su Atlantia), sarà importante «verificare quale quota Acs vorrebbe acquisire di Aspi, se sarà affiancata da altri fondi nel deal e quali aggiustamenti effettuerà alla valutazione di Aspi dopo un’eventuale due diligence». Una eventuale fusione Aspi-Abertis «sarebbe positiva per quest’ultima, permettendole di allungare la duration delle concessioni. Sulla base dei nostri calcoli, se in futuro si arrivasse alla fusione Aspi-Abertis e Acs volesse mantenere la stessa quota di Atlantia nella nuova Abertis, dovrebbe acquisire una quota del 42-44% di Atlantia».
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