Atlantia, anche Astm entra nella partita per Aspi
La società controllata dal Gruppo Gavio avrebbe espresso una manifestazione di interesse a partecipare alla procedura di gara per la cessione dell'88% di Aspi. Si allunga la lista dei pretendenti mentre prosegue lo scontro con il governo, scaturito in un esposto a Consob da parte della cassaforte dei Benetton per «turbativa sul titolo».
La società ha inviato una process letter agli interessati, offerte a partire da metà dicembre
Si fa avanti un nuovo giocatore nella partita su Autostrade per l’Italia (Aspi). Secondo quanto riferisce oggi il Sole 24Ore, Astm, controllata dal Gruppo Gavio e partecipata dal private equity Ardian, punterebbe a occupare una casella sulla scacchiera del dossier Aspi in vista di una fuoriuscita di Cdp dai giochi e l’avvio, da parte di Atlantia, di una nuova “data room” con offerte a partire da dicembre.
La cassaforte della famiglia Benetton ha inviato ai gruppi interessati la process letter relativa alla cessione dell’88% di Aspi. Tra i destinatari anche Cdp, ferma sulla sua posizione sulla manleva come condizione per partecipare alle trattative. Non si esclude la richiesta di garanzie analoghe sui rischi risarcitori del crollo del Ponte Morandi anche da parte degli altri potenziali acquirenti.
L’elenco degli interessati è comunque lungo. I primi sono stati Blackstone e Macquaire a luglio. La scorsa settimana ha fatto il suo ingresso anche Toto Holding, in partnership con Apollo. Da giugno si discute di un interesse di F2i, che potrebbe entrare in partnership con il fondo Circuitus. La lista comprende anche i fondi pensione Pggm (Olanda) e Australian Super, quelli infrastratturali Ifm (Australia) Stone Peack e Sixt Street (Usa), oltre a fondi sovrani asiatici come Cic, Temasek e altri.
Continua lo scontro con il governo
Ieri, a mercati aperti, il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli e la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli hanno indicato la revoca della concessione come ormai «probabile». Il titolo ha reagito con un calo, sospeso per eccesso di ribasso nel corso della seduta, ha chiuso a -2,46%. Tanto è bastato per spingere Atlantia a presentare un esposto a Consob e alla Commissione europea per turbativa sul titolo.
Mercoledì, al termine di un vertice di governo convocato in tarda serata, l’esecutivo aveva annunciato un Consiglio dei ministri entro 10 giorni da quella data. Nel corso del Cdm si discuterà la procedura dual track avviata da Atlantia giudicata non coerente con gli accordi presi a luglio.
Atlantia -1,37% a 12,95 euro.
Oggi il titolo prosegue sulla scia dei risultati negativi di ieri. A fine mattinata passa di mano a 12,95 euro con un calo dell’1,37%. Secondo quanto riporta il quotidiano MF, Partners Group sarebbe disponibile ad offrire 2 miliardi per il 50% di Telepass. «Si tratterebbe - precisa Equita - di una valutazione di 4 miliardi per il 100%, ben superiore ai 1,9 miliardi da noi stimati». Gli analisti restano fermi sul giudizio che il rating junk delle società del gruppo, il rifinanziamento del debito di Aspi e la necessità di ridurre il debito nella holding (5 miliardi) secondo Equita porteranno a trovare una soluzione con il governo.
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