Atlantia corre in Borsa in attesa del “passo indietro” dei Benetton su Aspi


Gli investitori scommettono sulla possibilità di una risoluzione positiva del contenzioso con il governo. I Benetton sarebbero disposti a scendere sotto il 50% di Atlantia a certe condizioni. Nel fine settimana la società dovrà lavorare a una nuova proposta da presentare all’esecutivo.


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Atlantia è ancora protagonista in Piazza Affari

La società partecipata dalla holding della famiglia Benetton, reduce dalla chiusura di ieri in rosso dell’8%, a metà mattina guadagna il +2,97% (a 13,505 euro). Gli investitori scommettono sulla possibilità di una risoluzione positiva del contenzioso con il governo sulla concessione di Autostrade Autostrade per l’Italia (Aspi).

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, la famiglia di Ponzano Veneto sarebbe disposta alla discesa sotto il 50% in Atlantia (tramite cui controlla l’88% di Aspi) a patto che l’ingresso di nuovi soci avvenga tramite aumento di capitale con l’ingresso di Cdp e F2i, in modo da ricapitalizzare la società e non ricevere alcun introito. Questo accontenterebbe le parti politiche e, allo stesso tempo, rafforzerebbe finanziariamente il titolo Autostrade (declassato a junk a seguito delle conseguenze del Decreto Milleproroghe).

Governo: ieri proposte insufficienti per interrompere la procedura di risoluzione della concessione

Ieri la decisione è giunta al termine del vertice tecnico tra il Gruppo e il ministero delle Infrastrutture. Il governo ha ribadito che le proposte pervenute sono insufficienti per interrompere la procedura di risoluzione della concessione. Nel fine settimana la società dovrà lavorare a una nuova proposta tenendo conto di tutti gli elementi forniti da parte pubblica in relazione a tariffe, risorse compensative, sanzioni in caso di inadempimento su manutenzioni e controlli e struttura societaria. Atlantia dovrà presentare la proposta entro domenica, e sarà discussa al Consiglio dei Ministri lunedì.

Già oggi il cda di Atlantia potrebbe dare mandato al management di stilare una proposta differente rispetto a quella già presentata al governo.

Nei giorni scorsi l’esecutivo ha visto un rafforzamento della sua posizione sul dossier dopo la sentenza di martedì della Corte Costituzionale. La Consulta aveva definito legittima l’esclusione di Aspi dalla ricostruzione del ponte di Genova a causa della «gravità» di quanto avvenuto nel crollo del 2018.

Gli analisti di Banca di Imi hanno ridotto il prezzo obiettivo su Atlantia da 14,6 a 13,6 euro, confermando la raccomandazione hold. La decisione della Consulta rafforza la posizione del Governo, «che ora può chiedere un maggior pacchetto di compensazioni e un più profondo cambiamento di governance», spiega Imi. Più fiduciosi gli analisti di Equita alla luce della valutazione pre-money di Aspi di circa 5,5 miliardi (hold con tp 16,8).

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