Atlantia, corsa terminata. Segnali di ‘pace’ dalle parti in campo
Il titolo della società resta con il fiato sospeso in attesa delle offerte che potrebbero cambiare il suo futuro, con il delisting all’orizzonte.
Stop al rally di Atlantia
Inizio di settimana in calo per Atlantia, dopo tre giorni di chiusure positive e una crescita superiore al 20% che gli aveva permesso di passare dai 18 ai 22 euro in poche sedute.
Oggi le azioni della società attiva nel settore delle infrastrutture autostradali e aeroportuali cedono il 3% dopo pochi minuti di scambi, scendendo a 21,50 euro, tra le peggiori del Ftse Mib.
Gli ultimi rumor parlavano di un’offerta della famiglia Benetton in coppia con Blackstone per aumentare la presa sulla holding, mentre la cordata composta dai fondi Global Infrastructure Partners (Gip) e Brookfiled, con a capo l’imprenditore Florentino Perez, potrebbe non puntare ad un braccio di ferro con gli attuali azionisti di riferimento.
Tempi stretti per l’Opa di Perez
Dal Sole 24 ore ipotizzando che l’arrivo dell’offerta del consorzio Gip-Brookfield potrebbe arrivare a tempi stretti, aprendo così la strada al delisting del titolo.
Alcune fonti indicano quale obiettivo dell’offerta non il breakup della società, ma quello di ottenere la miglior gestione e far crescere il business di aeroporti e autostrade, visto che Gip “ha un'esperienza di gestione degli aeroporti di grandi città a beneficio di tutti gli stakeholders mentre Benetton e Blackstone non hanno un'esperienza comparabile”.
Il consorzio ribadiva la sua condizione di essere “completamente finanziato e indipendente”, offrendo “un vero know how, un reale valore strategico oltre che una visione di lungo termine e una leadership nell'Esg”.
Inoltre, aggiungevano “qualsiasi transazione su Atlantia comprende il coinvolgimento di Acs su Abertis, indipendentemente da chi possiederà Atlantia”.
Parole, queste ultime, che potrebbero anche sottendere la possibilità che alla fine si arrivi a un compromesso con la spartizione di alcuni asset.
Sale il valore dell’Opa di Edizione
Il quotidiano La Stampa ipotizza una prima mossa per Edizione-Blackstone, ma il prezzo dell’Opa potrebbe salire a 25 euro a seguito dei rialzi delle sedute precedenti, dopo una proposta iniziale di 22 euro.
L’offerta potrebbe arrivare al 100% del capitale o, in alternativa, potrebbe riguardare solo il 60%, mantenendo così anche alcuni soci storici come Crt e Gic (nonostante i buoni rapporti con Gic).
La proposta passerebbe attraverso la costituzione di una Bidco della quale avrebbero la maggioranza, seppur minima, anche se bisognerà valutare il ruolo degli azionisti storici della holding, in particolare Gic (8,3%) e Fondazione Crt (4,5%).
Questa soluzione dovrebbe però passare in assemblea e richiederebbe una quota non superiore all’1% del capitale nei 12 mesi precedenti acquisita dall’offerente.
L’analisi di Websim
Le ultime indiscrezioni “sembrano confermare l’appeal speculativo sul titolo”, sottolineano gli analisti di Websim, i quali considerano lo scenario “più probabile” quello relativo “ad un delisting da parte di Edizione con un premio più limitato, anche se potrebbe non bastare un’offerta in area 22 euro”.
Un “bid da parte di Acs richiederebbe un premio maggiore” se, come probabile, “considerato ostile da Edizione”, aggiungono dalla sim.
A questo punto, prevedono, “non escludiamo che per risolvere l’impasse tra Edizione e Perez il break-up possa in un secondo momento interessare Abertis, mentre Atlantia potrebbe per esempio mantenere le attività francesi ed italiane”.
La sim mantiene il target di 23,5 euro, con raccomandazione ‘interessante’ sul titolo, incorporando “un premio speculativo del 15% alla nostra SoP.
Infine, JP Morgan ha avviato oggi la copertura sul titolo Atlantia, con giudizio ‘Neutral’.
Idea di investimento
Stellantis NVBanco BPMTelecom Italia S.p.A.
13,84%
3,46% - €34,60
si
60%
DE000VD2GPW4
Vontobel
Fucina del Tag è un partner marketing di Vontobel
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!
I titoli citati nell'Articolo