Atlantia, il calo non è ancora finito. Lo dice il grafico

Se l’arresto conferma irregolarità sui controlli, la concessione è davvero a rischio. Nonostante il crollo delle ultime due sedute siamo ancora lontani ancora dai 17 euro di un anno fa. Oggi cda straordinario: attese le dimissioni dell’a.d. Giovanni Castellucci
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Il crollo non è ancora finito
Il crollo di Atlantia in Borsa è davvero finito? Il grafico dice di no. Appena dopo il crollo del ponte Morandi, infatti, il titolo era crollato giù fino a 17 euro. Certo allora la notizia era calda. Ma rimaneva, come rimangono oggi, le incertezze sulle cause. Oggi però la situazione è diversa e, forse, anche peggio.
Vediamo perchè
- Valutazione Dai 20,44 euro di chiusura di euro a 17 di pochi mesi fa, manca ancora un calo del 16%.
- Scenario legale: La situazione è più grave. Non sono state identificate con chiarezza le responsabilità, ma la notizia circa gli ultimi arresti getta qualche ombra sul fatto che i controlli non sia stato eseguite alla perfezione.
- Contesto politico: Il nuovo governo Pd e M5s, sembra non voler fare sconti a nessuno, come è giusto che sia. Non importa, diciamolo, se Atlantia rispetto ai big internazionali del settore ha un numero di incidenti e crolli sotto la media.
A questi livelli, il titolo potrebbe anche tentare un rimbalzo, ma come si dice nel settore, è il salto del gatto morto. Poi il titolo potrebbe calare ancora dopo il 17% perso in sole due sedute.
Il cda di oggi, oltre a confermare la probabile uscita di Castellucci, realmente dilaniato dalla vicenda, potrebbe aprire la strada all’analisi di una separazione delle attività italiane da quelle del resto del gruppo, in modo da offrire agli investitori la possibilità di scegliere da che parte stare.

Il mercato
Al mercato piace puntare sull’idea di business, l’equity story di una società, non scommettere sulle eventuali ripercussioni legali. Non è il business degli investitori.
Dunque attendersi un altro lungo periodo con il titolo che boccheggia sui minimi non è uno scenario così improbabile. Forse a questo punto conviene lasciarlo andare, aspettare un po’ di tempo e poi acquistare una call, opzione di acquisto a nove mesi.
Interessanti anche due mini short di Bnp, il primo con Isin NL0012667471, leva 1,66, livello di knock out a 30,9572. Oppure più levereggiato a 3 troviamo con codice Isin NL0012662894, Knock Out 25,738 (leggere il prospetto informativo relativo alla pagina dell’emittente).
Stessa selezione si potrebbe operare su un altro emittente di minifuture quale Unicredit o Societe Generale.
Chi invece vuole rischiare di più può andare corto o shortare il titolo.
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