Atlantia, ipotesi spinoff per Autostrade per l’Italia
La società controllante di Aspi potrebbe presentare al Governo un progetto di scorporo della controllata per evitare il ritiro delle concessioni
Una rimodulazione della strategia aziendale di Atlantia
Proseguono le ipotesi circa le proposte da mettere sul tavolo delle trattative tra Governo e Atlantia sulla possibile revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia. Secondo il Sole 24 Ore, Atlantia sarebbe pronta allo scorporo di Aspi, definendo in questo modo “una volta per tutte il destino della concessione delle autostrade”.
Il quotidiano finanziario spiega che l’obiettivo è quello di “avviare una riorganizzazione che crei una holding pura, Atlantia, separata dal destino della concessione”. Inoltre, la proposta potrebbe “agevolare in prospettiva l’uscita del ramo di Luciano Benetton” e “disegnare un nuovo assetto in Aspi dove potrebbero fare il loro ingresso investitori come F2i o Cdp, dando vita a una sorta di concessione condivisa”.
A conferma dell’ipotesi ci sono le parole del nuovo Ceo, Carlo Bertazzo, il quale punta a “trasformare Atlantia in una holding strategica di partecipazioni”.
"Lasceremo piena autonomia alle partecipate con cda e management più forti”, spiegava Bertazzo nel corso di un’intervista rilasciata a La Stampa. “Vogliamo aprire il loro capitale, coinvolgendo partner che, in un orizzonte temporale di lungo termine, possano apportare non solo capitali ma soprattutto conoscenze industriali, tecnologiche, di mercati e di relazioni, oltre che disciplina e metodo".
La contrarietà al ritiro delle concessioni
Il nuovo Ceo di Atlantia ribadisce la sua posizione sull’ipotesi di revoca delle concessioni per Aspi. "Revocare la concessione ad Autostrade per l'Italia vorrebbe dire compromettere un'azienda e mettere a rischio un gruppo leader mondiale nel suo settore, e quindi importante per il Paese. Noi diamo concreta disponibilità al Governo per trovare una soluzione equilibrata nell'interesse generale", aggiungeva Bertazzi.
“Quanto è accaduto con il ponte Morandi è qualcosa di gravissimo, che non doveva succedere e che rappresenta uno spartiacque per l'azienda. Chiediamo anzitutto scusa ai familiari delle vittime e a tutti gli italiani. Non avremmo mai nemmeno potuto immaginare che ci fossero persone così distanti dall'etica aziendale e dal nostro modo di vedere e di operare. Da qui dobbiamo ripartire”, erano le parole del manager, “puntando sul ricambio manageriale e sull'investimento sui giovani talenti, su un radicale cambio di cultura aziendale".
Le elezioni e le dimissioni di Di Maio
A Piazza Affari, intanto, si attendono i risultati delle elezioni regionali che si svolgeranno nel weekend in Calabria e in Emilia Romagna, che potranno influenzare il titolo Atlantia.
La vigilia era stata caratterizzata dalle dimissioni di Luigi Di Maio da leader del Movimento 5 Stelle, attirando acquisti sul titolo Atlantia in quanto il passo indietro era stato considerato dagli operatori favorevole alla società.
Sulla questione, però, era intervenuta Paola De Micheli, Ministra dei Trasporti in quota Partito Democratico, la quale aveva escluso che tali dimissioni potessero cambiare la strategia del Governo. “Sulle decisioni specifiche che riguardano concessioni e tante altre decisioni che abbiamo sul tavolo i percorsi che abbiamo deciso sono i percorsi che conoscete. Rispetto a quello non ci sono novità e non ci saranno novità".
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