Atlantia: offerta Cdp “inadeguata”. L’assemblea straordinaria si sposta al 2021
Ieri il cda della società ha rispedito al mittente l’offerta del consorzio Cdp-Blackstone-Macquarie. Non solo: rinviata al 15 gennaio 2021 l’assemblea straordinaria per la discussione del piano di scissione di Autostrade. Resta il nodo del Pef da risolvere con il ministero dei Trasporti.
Offerta Cdp-Blackstone-Macquarie “non idonea”
Ancora un rinvio nell’infinita saga sulla cessione dell’88% di Autostrade per l’Italia (Aspi). Ieri Atlantia ha giudicato “non idonea” l’offerta presentata da Cdp Equity, in cordata con i fondi Blackstone e Macquarie. A questo si è aggiunta la decisione di rinviare al 15 gennaio 2021 l’assemblea straordinaria per la discussione del “punto 3 all’ordine del giorno”, ossia il piano di scissione di Autostrade.
A spingere in questa direzione lo stallo politico sul piano economico e finanziario (Pef), nuovo oggetto del contendere tra la holding della famiglia Benetton e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit). La decisione, si legge in una nota «è stata assunta a seguito della sopravvenuta situazione di indeterminatezza venutasi a creare con la pubblicazione in data 14 ottobre 2020 del parere dell’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art) reso al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) e la successiva inattesa comunicazione inviata in data 22 ottobre dallo stesso MIT ad Autostrade per l'Italia».
La definizione del Pef, come ribadisce Atlantia, è “presupposto fondamentale” per la conclusione dell’accordo transattivo tra il Mit e Aspi, e a questo è subordinata l’operazione di scorporo di cui si sarebbe dovuto discutere, appunto, nell’assemblea straordinaria di domani.
Il dialogo prosegue, l’esclusiva no
Inoltre, sempre nella nota diffusa ieri, Atlantia sottolinea come Cdp e i partner del consorzio siano, sì, ancora in gioco, ma non più “in esclusiva”. Il Cda, comunque, «con il consueto spirito propositivo», ha deliberato la prosecuzione del dialogo con Cdp e altri co-investitori «per agevolare la presentazione di una nuova offerta vincolante e satisfattiva al più tardi entro il 30 novembre 2020». Questo per dare il tempo ai soci di fare le proprie valutazioni in vista della prossima assemblea straordinaria di gennaio.
Il titolo ha aperto in positivo ma, in linea con la volatilità che da alcuni giorni caratterizza di nuovo le piazze europee (sopraffatte dalla nuova ondata di contagi) alle 12 si porta in territorio negativo con un calo del 2,16% scambiato a 12,91 euro. Equita Sim e Intesa Sanpaolo confermano entrambe il rating hold con tp rispettivamente a 15,2 e 13,6 euro. Gli esperti di Isp, in particolare, si dichiarano «non sorpresi» dal rifiuto dell’offerta di Cdp, mentre giudicano «inaspettato» il posticipo dell’assemblea. Questo può visto come un positivo segnale del fatto che possano esserci spazi per un accordo con Cdp anche alla luce delle indiscrezioni sul fatto che la stessa Atlantia e il Mit sono vicini ad un accordo sul nuovo sistema tariffario, che sarebbe cruciale per risolvere l’attuale situazione di stallo.
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