Atlantia, Opa di Perez ma Benetton pronto alla controfferta


L’imprenditore spagnolo conferma il suo interesse per Atlantia ma la famiglia Benetton potrebbe subito presentare un’offerta alternativa con lo scopo di delistare la società e allontanarla dalle mire di Perez.


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Perez punta Atlantia

Atlantia al centro di una battaglia per il controllo del suo capitale, con i Benetton scesi in campo per cercare di arginare le mire dello spagnolo Florentino Perez, presidente del Real Madrid, con la sua ACS (Actividades de Construcción y Servicios.

Ieri delle indiscrezioni di Bloomberg diffondevano l’ipotesi di un interesse di Perez per la società italiana tramite un’Opa ostile, mire poi confermate dallo stesso imprenditore spagnolo in una nota dietro richiesta della Consob spagnola.

La società di Perez confermava di avere un accordo esclusivo con Global Infrastructure Partners (Gip) e Brookfield per rilevare la maggioranza del business delle autostrade estere di Atlantia, che insieme con Acs è azionista di Abertis, anche se “nessuna decisione ufficiale è stata presa”.

In una nota diffusa, Gip e Brookfield confermavano i contatti con Edizione (holding della famiglia Benetton) avvenuti il 3 e il 23 marzo scorsi, seguiti da una “proposta preliminare non vincolante alla stessa Edizione in merito a una possibile offerta per Atlantia il 30 marzo”.

Il consorzio composto dai due fondi ha un accordo di esclusiva con la società di Perez, “in base al quale, in maniera subordinata al perfezionamento di un’eventuale offerta da parte del consorzio, Acs potrebbe acquisire una quota di maggioranza delle concessioni autostradali di Atlantia”, aggiunge la nota, confermando così l’ipotesi di un possibile ‘spezzatino’ della holding infrastrutturale.

L’imprenditore spagnolo aveva già cercato di trattare con i Benetton tramite un’offerta su Aspi, anche se poi non si era mai concretamente formalizzata, per poi proporsi successivamente come alternativa alla cordata di Cdp per la cessione di Autostrade per l’Italia.

Il fondo Gip è già attivo nei trasporti, avendo acquisito nel 2018 i treni ad alta velocità Italo, mentre Brookfield Infrastructure fa parte del colosso canadese Brookfield Asset Management, controllante di Oaktree, attivo in Italia per aver prestato 275 milioni di euro all’Inter in cambio di tutte le quota di Suning.

L’altra offerta

L’ipotesi ‘spezzatino’ emersa dall’offerta di Perez aveva subito allarmato i Benetton, primi soci di Atlantia con il 33%, pronti alla mossa difensiva con l’appoggio di Blackstone, già destinato a rilevare Autostrade per l’Italia insieme a Cdp.

L’obiettivo sarebbe quella di presentare un’Offerta e ritirare Atlantia dal mercato, salvandola dalle ‘mani straniere’ di Perez.

“Atlantia è e rimarrà un asset strategico di lungo termine per la holding dei Benetton, Edizione”, riferiva alla Reuters una fonte vicina alla famiglia Benetton.

Anche l’accoppiata Benetton-Blackstone potrebbe essere attirata dal ‘tesoretto’ di 8,2 miliardi di euro che stanno per entrare nelle casse di Atlantia per la cessione dell’88% di Aspi dopo il crollo del Ponte Morandi.

Passaggio di Aspi a Cdp che sarà formalizzato il prossimo 5 maggio con la registrazione da parte della Corte dei Conti al Decreto Interministeriale di approvazione dell’addendum e del piano economico finanziario, realizzando così tutte le condizioni sospensive previste dal contratto di cessione.

Titolo in rally

Ieri erano bastate le indiscrezioni di Bloomberg sulla semplice ipotesi di offerta da parte di Perez per far chiudere il titolo con un guadagno del 2%, segno di un interesse del mercato per l’operazione.

Dopo la conferma di questa mattina, e le voci della controfferta, oggi il titolo Atlantia faticava ad entrare in contrattazioni a Piazza Affari, per poi aprire con un guadagno di oltre il 10% e un massimo di 21,26 euro per azione dopo meno di un’ora dall’apertura.

A Madrid, intanto, le azioni di Acs aprivano la seduta tra gli acquisti, con una crescita del 2% e un picco di 24,55 euro.

L’analisi di Websim

“Atlantia sta uscendo da un periodo di 4 anni in cui difficilmente è stata considerata un asset oggetto di investimento e quindi l’interesse per il gruppo da parte di potenziali pretendenti è credibile, soprattutto considerando che l'attuale contesto inflazionistico ha reso gli asset reali altamente desiderabili”, sottolineano da Websim.

Secondo gli analisti della sim, “l’ostacolo ad un’offerta di Acs è rappresentato dal 33% in mano ai Benetton e per questo non si può escludere un accordo con Perez che metterebbe anche fine alla difficile convivenza in Abertis”. Pertanto, da Websim spiegano di aver eliminato “lo sconto holding che applichiamo al nostro SoP e lo sostituiamo con un premio speculativo del 15%, portando il nostro prezzo target a 23,5 euro, anche se in caso di deal riteniamo realistico un prezzo di offerta superiore a 25 euro”. Le altre case d'investimento non hanno ancora preso atto del nuovo scenario speculativo sul titolo, ecco perché il target medio di consenso pubblicato da Bloomberg è 19,48 euro, con il 47% di indicazioni d'acquisto.

Moody’s positiva su Atlantia

Nel frattempo, ieri Moody’s aveva alzato il Corporate Family Rating (Cfr) a lungo termine di Atlantia, portandolo da Ba2 a Ba1, migliorando a Ba2 (da Ba3) anche i rating senior non garantiti della società e a (P)Ba2 il rating del programma Emtn senior non garantito.

Con l’outlook confermato stabile, Moody's ha inoltre alzato a Ba1 da Ba2 il rating senior unsecured e backed senior unsecured e a (P)Ba1 da (P)Ba2 il rating del programma senior unsecured euro medium-term note (Emtn) ddi Aspi), con outlook positivo.

Infine, l’agenzia ha confermato il rating Baa3 senior unsecured e underlying senior secured e il rating (P)Baa3 senior unsecured Emtn di Aeroporti di Roma, con le prospettive che rimangono positive.

In questo modo, si conclude la revisione su Atlantia e Aspi avviata il 22 ottobre 2021, riflettendo la piena efficacia dell’accordo negoziale del 14 ottobre 2021, nonché del decreto di approvazione del terzo atto aggiuntivo alla convenzione unica di Aspi e la maggiore certezza circa la vendita della partecipazione di Atlantia in Aspi.

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