Atlantia: sì alla cessione di Aspi, ma a condizioni di mercato


Ieri il cda ha deliberato l’invio di una lettera in risposta alla comunicazione del governo dello scorso 23 settembre. Atlantia ribadisce la disponibilità alla cessione di Aspi in base agli accordi sottoscritti il 14 luglio. Il titolo, dopo un’apertura negativa, recupera nel corso della mattinata ma alle 12 si riporta a -1,32%.


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Il Cda di Atlantia risponde all’esecutivo

Arriva una nuova lettera nella fitta “corrispondenza epistolare” tra Atlantia e il Governo. Ieri, il Cda della holding della famiglia Benetton ha deliberato l’invio di una missiva in riposta alla comunicazione dello scorso 23 settembre da parte del Governo.

Atlantia ribadisce la disponibilità alla cessione di Aspi in base agli accordi sottoscritti il 14 luglio in cui è prevista «un’operazione di mercato, a garanzia di tutti gli stakeholder», in questo perimetro sono inclusi anche gli investitori retail e istituzionali «nazionali e internazionali».

Le condizioni di mercato sono vincolate, però, a un accordo transattivo tra Aspi e il ministero dei Trasporti e dal raggiungimento di un’intesa sul quadro regolatorio e tariffario.

I dubbi di Atlantia

Atlantia torna sulla decisione del governo di condizionare l’efficacia dell’accordo transattivo alla cessione del controllo di Aspi a Cdp, “clausola” non presente all’interno dell’accordo di luglio.

Anche con Cassa depositi e prestiti Atlantia si dice disponibile a trovare un accordo per cedere Aspi con un’operazione di mercato, ma «sempre nella tutela dell’interesse degli azionisti», e qui torna il nodo della manleva, anche questa non presente negli accordi sottoscritti a luglio.

I timori dell’Europa

Un altro punto delicato riguarda la comunicazione alla Commissione europea e le osservazioni avanzate dal governo su quelle interlocuzioni. Qui Atlantia sottolinea come queste rientrino «nelle tipiche attività di confronto con l'Autorità Comunitaria» per la segnalazione di fatti «suscettibili di incidere sul corretto funzionamento del Mercato Unico». In particolare, secondo quanto riporta oggi la Repubblica, la Ue sarebbe preoccupata che lo scontro fra Atlantia e il governo porti al fallimento di Atlantia, con conseguenze a catena.

Secondo il Sole 24Ore il governo potrebbe decidere entro questa settimana un’eventuale revoca o il commissariamento di Aspi con la nomina di un Commissario tramite decreto legge, o decidere di utilizzare la golden share per evitare che Aspi finisca sotto il controllo di investitori esteri senza un presidio pubblico.

I quotidiani sottolineano che, secondo fonti vicine a Cdp, sarebbe stata la stessa Atlantia a proporre il riequilibrio della concessione «con la cessione del controllo a Cdp stessa», mentre altri sostengono che «Cdp si potrebbe sfilare dalla trattativa, ormai compromessa».

Titolo in rosso a Piazza Affari

Dopo un’apertura in ribasso del 3,27%, alle 12 il titolo Atlantia riduce le perdite e segna un -1,32% a 13,43 euro.

Secondo Equita il rating junk e la necessità di ridurre il debito nella holding per 5 miliardi porteranno Atlantia a trovare una soluzione con l’esecutivo. Gli analisti confermano il rating hold e prezzo obiettivo a 15 euro.

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