L’attenzione degli investitori si sposta su Jackson Hole


La Fed vuole evitare di minare i continui progressi nella riduzione dell’inflazione reagendo in modo eccessivo e quindi si mostra oltremodo paziente.

A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM


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Serie di PMI dell’Europa di agosto attesi alle 10:00 di oggi: Manifatturiero (stima 45,7 punti da 45,8 di luglio), Servizi (stima 51,7 punti da 51,9 di luglio). Alle 14:30 sono invece attese le richieste settimanali alla disoccupazione USA (stima 233k da 227k della scorsa settimana). Alle 15:45 serie di PMI USA si agosto: Manifatturiero (stima 49,8 punti da 49,6 di luglio) e Servizi (54 punti da 55 di luglio). Alle 16:00 sono attese le vendite di case esistenti di luglio (stima 3,92 mln da 3,89 mln di giugno). Come si nota, il settore della manifattura Europeo e degli Stati Uniti continua a stazionare al di sotto dei 50 punti che indicano recessione.

Ieri le minute della Fed del meeting del 30-31 luglio scorso hanno rivelato che benché tutti i membri del FOMC erano d'accordo nel mantenere i tassi stabili a luglio, diversi di loro hanno affermato che i progressi nell'abbassare l'inflazione in un contesto di aumento della disoccupazione aveva fornito un caso plausibile per ridurre l'intervallo obiettivo di 25 punti base già a luglio. Nei verbali si legge inoltre che i funzionari ritengono che il mercato del lavoro sia in gran parte tornato ai livelli precedenti l'inizio della pandemia di COVID-19 e lo descrivono come "forte ma non surriscaldato".

I mercati hanno mostrato poca reazione, con azioni in modesto aumento e rendimenti obbligazionari in calo, poiché i verbali sembravano confermare in gran parte le prospettive di politica monetaria che trader e investitori avevano già scontato nei loro titoli azionari. I future sui fondi federali sono rimasti in gran parte invariati rispetto a prima del comunicato.

Con dati relativamente scarsi nei prossimi giorni, l'attenzione potrebbe concentrarsi sul Jackson Hole Symposium. Venerdì mattina infatti Powell terrà un discorso sulle prospettive economiche che potrebbe essere utile per dare forma alle idee su come la Fed affronterà i tassi per il resto dell'anno, nonché sul fatto che gli investitori possano aspettarsi un taglio di 50 o 25 bp alla prossima riunione del 17-18 settembre.

Secondo le nostre analisi, ci aspettiamo che il primo taglio dei tassi avvenga a settembre, seguito da un altro taglio a novembre o dicembre. Le cose da tenere d'occhio venerdì saranno se Powell dirà esplicitamente di essere a suo agio nel tagliare i tassi, se menzionerà di essere aperto a un taglio di 50 bp e se si parlerà del tasso terminale.

Il tasso terminale è, come noto, il livello in cui la Fed ritiene che dovrebbe essere il costo naturale a lungo termine del prestito in un'economia normale, non ostacolata da inflazione o recessione. Questo è un punto di contesa, ma per anni la Fed ha indicato che il tasso terminale è del 2,5%, in linea con il potenziale tasso di crescita dell'economia dello 0%-0,5%, più il 2% di inflazione. Nell'ultimo dot-plot delle proiezioni di detto tasso della Fed, è salito un po', indicando che alcuni membri ritengono che sia più alto. Resta da capire se le aspettative dei membri del FOMC erano per una maggiore crescita reale oppure per maggiore inflazione.

La nostra prospettiva di base è che l'inflazione diminuirà ulteriormente con l'attuale posizione della politica monetaria. Se i dati in arrivo continueranno a mostrare che l'inflazione si sta muovendo in modo sostenibile verso l’obiettivo del 2%, diventerà infatti opportuno abbassare gradualmente il tasso dei fondi federali per impedire che la politica monetaria diventi eccessivamente restrittiva sull'attività economica e sull'occupazione. Ovviamente la Fed vuole evitare di minare i continui progressi nella riduzione dell’inflazione reagendo in modo eccessivo e quindi si mostra oltremodo paziente.

Oggi e domani sono attesi, come abbiamo visto, una serie di dati importanti. A cominciare dalle vendite di case esistenti e le vendite di case nuove di luglio, che come indicano le attese degli analisti sono entrambe stimate in ulteriore crescita. A seguire, le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione settimanali, che sono un altro rapporto importante considerate le preoccupazioni della Fed sul possibile rallentamento della crescita del lavoro e la reazione volatile dei mercati al rapporto sui posti di lavoro di luglio.

Secondo il FedWatch, le probabilità di un taglio del tasso della Fed di 50 bp sono del 30,5%, mentre indicano il 69,5% delle probabilità che la Fed tagli di 25 bp. Il mercato assegna invece quasi l'80% di probabilità che la Fed taglierà da 75 a 100 bp i tassi entro la fine dell'anno (tra il 4,25% e il 4,75%).

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