Aumenta la febbre da M&A nel settore bancario


Le ultime indiscrezioni parlano di un’operazione che coinvolgerebbe Unicredit, Mediobanca e Generali, con possibili conseguenze anche su altri istituti bancari italiani, oggi in forte rialzo a Piazza Affari.


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Bancari in evidenza

Ogni tanto si riaccende la ‘febbre’ da fusioni e acquisizioni (M&A) nel settore bancario italiano e questa mattina è certamente uno dei giorni in cui le prospettive di future aggregazioni scaldano il mercato, in particolare i titoli degli istituti di credito al centro delle indiscrezioni.

A guadagnare, come al solito, sono le azioni delle banche citate, questa volta da Il Foglio, in particolare Mediobanca, Generali e in misura minore Unicredit.

La partenza è a razzo soprattutto per Mediobanca, arrivata a guadagnare il 4% (12,905 euro), seguita da Assicurazioni Generali a +2% (21,92 euro) e Banca Generali (+2%), mentre Piazza Gae Aulenti si limita ad un +0,60% (30,68 euro).

Il Foglio rilancia un complesso scenario che coinvolge le tre società, ma che potrebbe far scatenare un risiko anche su altri istituti quali Banco BPM e Bper Banca, con un occhio anche Monte dei Paschi di Siena, così i titoli delle banche in questione seguono la scia e aumentano rispettivamente del 5%, del 2% e del 3%.

Il risiko bancario

Secondo il quotidiano diretto da Claudio Cerasa, una grande banca d’affari starebbe preparando uno studio di fattibilità relativo ad un’operazione, già ipotizzata nel 2021, che prevede l’acquisizione di Mediobanca da parte di Unicredit, da realizzare tramite un’offerta pubblica di scambio in un’operazione da 12 miliardi di euro, che potrebbe coinvolgere anche Generali, di cui Piazzetta Cuccia è primo azionista.

Lo stesso giornale definisce questo scenario come “difficile”, ma “non impossibile” potrebbe avere il benestare da parte del regolatore e di alcuni azionisti importanti di Mediobanca.

Il senso dell’operazione secondo gli analisti

Nel caso in cui questo scenario si realizzerebbe, l’operazione “avrebbe un solido razionale industriale mentre avrebbe risvolti da valutare a livello degli equilibri del sistema finanziario italiano”, spiegano da WebSim Intermonte (tp a 13,7 euro su Mediobanca), anche se l’articolo non contiene dettagli significativi, “se non il premio del 20% a cui si starebbe ragionando. Da valutare anche poi “la quota in Generali e i possibili risvolti per Banca Generali in un contesto di questo tipo”.

Dal punto di vista industriale, proseguono dalla sim, “doterebbe Unicredit di importanti supporti in area in cui la banca è poco presente come investment banking, wealth management e credito al consumo”, con “sinergie di ricavo più che di costo”, e la banca milanese viene considerata da WebSim come “un candidato per il consolidamento del settore e recentemente è stato indicato tra i potenziali interessati anche su BP Sondrio e Banco BPM”.

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