Aumenta la liquidità sui conti degli italiani e alle banche non piace

16/07/2021 08:17
Aumenta la liquidità sui conti degli italiani e alle banche non piace

Sono più o meno drastiche le misure prese dalle banche per fronteggiare l'aumento di liquidità sui conti correnti degli italiani.

A cura di Fidelity Italia

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Troppa liquidità costa

A maggio il volume dei depositi bancari degli italiani ha raggiunto quota 1.774,6 miliardi di euro secondo dati Abi (Associazione bancaria italiana). “Un ristagno di liquidità sui conti correnti che non solo non sostiene la ripresa del Paese, ma che a causa dei tassi di interesse negativi derivanti da politiche monetarie ancora accomodanti, da qualche tempo incide negativamente sui bilanci degli istituti di credito”, spiegano gli analisti di Fidelity Italia.

Se fino a pochi anni fa le banche depositavano la liquidità presso la Banca Centrale Europea con un tasso positivo, e dunque c’era un margine di guadagno, oggi i tassi sui depositi sono negativi e la liquidità dei clienti, nella situazione attuale, rappresenta un costo per le banche.

I principali istituti di credito per disincentivare l'accumulo di grandi quantità di denaro nei conti correnti dei propri clienti, sono costretti ad annunciare diverse misure per cercare di spingere i clienti a movimentare la loro liquidità.

Fineco, ad esempio, ha recentemente comunicato ai propri clienti di voler chiudere i conti correnti che hanno una giacenza superiore ai 100mila euro, senza alcuna forma di investimento o finanziamento.

Misure meno drastiche, ma che vanno nella stessa direzione, anche da altre banche. “Per disincentivare giacenze over-size, Bper Banca dal 5 febbraio 2021 sui conti correnti di nuova apertura superiori ai 100mila euro applicherà una nuovissima commissione di liquidità rilevante (solo per partite iva e imprese)” scrive il Sole24Ore. Novità simile da Unicredit e Bnl, mentre Banco Bpm non si è ancora mossa.

“D’altro canto, - spiegano gli analisti di Fidelity - si sa che tenere troppa liquidità sui conti correnti può essere controproducente anche per coloro che la detengono, in quanto nel lungo periodo il suo valore è esposto al rischio di erosione dovuta all’inflazione”. Inflazione che potrebbe avere un impatto ancora maggiore, sulla base dei dati della Bce.

La liquidità è spesso frutto di entrate costanti, ed è considerata dai proprietari del conto corrente come un cuscinetto di sicurezza per ogni necessità: da qui deriva la reticenza a investire.

Bisognerebbe trovare “soluzioni che aiutino i risparmiatori, aziende o privati, a indirizzare tale liquidità verso investimenti che mirano ad offrire rendimenti potenzialmente interessanti nel lungo periodo”, commentano da Fidelity.

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