Aumento del dividendo per quattro banche USA: ecco chi alza la cedola e chi resta fuori


Gli stress test della Federal Reserve hanno promosso tutti i 33 istituti americani analizzati e ieri quattro banche hanno annunciato importanti aumenti della cedola, mentre altre si sono mostrate più caute.


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I risultati degli stress test Fed

La promozione di 33 tra le principali banche americane da parte delle Federal Reserve sta spingendo alcuni istituti finanziari ad aumentare il loro dividendo, anche se alcuni rimangono più guardinghi a causa dei criteri sempre più stringenti decisi dall’istituto guidato da Jerome Powell.

La Fed aveva ipotizzato uno scenario negativo in cui le perdite complessive arrivano a 612 miliardi di dollari, per poi esaminare i requisiti minimi di capitale.

L’esame è stato passato da tutte le banche analizzate, risultate sopra i requisiti, in particolare il common equity capital ratio aggregato, ossia l'indice di solidità delle banche, risultava proiettato verso un calo del 2,7% per scendere al 9,7%, ben superiore al 4,5% richiesto dalla legge.

Alla luce dei risultati, dunque, secondo la Fed le banche americane “continuano ad avere forti livelli di capitalizzazione, consentendo loro di continuare a fare prestiti alle famiglie e alle imprese durante una grave recessione”.

Proprio in base a questi risultati, da ieri le banche potevano annunciare al mercato la distribuzione dei dividendi e soprattutto i corposi piani di buy back azionari, con svariate decine di miliardi di dollari in ballo.

Morgan Stanley

Dopo aver superato l’esame, Morgan Stanley ha annunciato l’aumento del dividendo ordinario trimestrale a 0,775 dollari per azione, rispetto agli attuali 0,70 dollari, con una crescita dell’11%.

La maggiore distribuzione dovrebbe partire nel terzo trimestre 2022, mentre il cda ha autorizzato un nuovo programma pluriennale di riacquisto di azioni fino a 20 miliardi di dollari, senza una data di scadenza fissa, a partire dal terzo trimestre di quest’anno.

“Siamo lieti di continuare il nostro solido programma di ritorno del capitale, guidato dalla nostra trasformazione aziendale, in particolare dagli utili durevoli delle nostre attività di Wealth Management e Investment Management”, commentava il CEO James P. Gorman. A Wall Street, intanto, il titolo Morgan Stanley balza di oltre il 3% nel pre-market USA, superando quota 80 dollari per azione.

Goldman Sachs

Aumento del dividendo pari al 25% per Goldman Sachs, passato da 2 a 2,50 dollari per azione, da approvare durante la consueta seduta del consiglio di amministrazione del terzo trimestre.

“La nostra strategia orientata al cliente continuerà a diversificare il franchising dell'azienda e a fornire un profilo di rendimento rafforzato”, dichiarava il CEO David Solomon, aggiungendo che la banca continuerà “a gestire dinamicamente il capitale e rimarremo ben posizionati per supportare i nostri clienti”.Positiva la performance anche per il titolo GS nel pre-market, con una crescita dell’1% in avvio, a quota 303 dollari per azione.

Bank of America

Il piano annunciato da Bank of America prevede un dividendo trimestrale per azioni ordinarie pari a 0,22 dollari per azione a partire dal terzo periodo 2022, in aumento del 5% rispetto al precedente, senza provocare importanti movimenti al titolo nel pre-market USA.

“La nostra strategia di crescita responsabile nell'ultimo decennio ci ha messo in una posizione di forza per supportare i nostri clienti e fornire assistenza agli azionisti”, spiegava il CEO Brian Moynihan.

Nell'ottobre 2021, ricordava il manager, “abbiamo rinnovato il programma di acquisto di azioni ordinarie da 25 miliardi di dollari precedentemente annunciato con 17 miliardi di dollari rimanenti al 31 marzo 2022”.

Wells Fargo

La riunione del cda di Wells Fargo prevista per luglio dovrebbe approvare il dividendo per azioni ordinarie relativo al terzo trimestre pari a 0,30 euro rispetto al precedente 0,25 euro (+20%).Inoltre, nel periodo di quattro trimestri che inizia dal terzo trimestre 2022 al secondo trimestre 2023, Wells Fargo ha annunciato la capacità di eseguire riacquisti di azioni ordinarie, che saranno regolarmente valutati, considerando le condizioni di mercato e altri fattori di rischio. “Wells Fargo rimane in una posizione di capitale forte, come confermato dallo stress test di quest'anno”, sottolineava il CEO Charlie Scharf, in quanto “ben posizionati per supportare i nostri clienti e le nostre comunità, continuando anche a restituire il capitale in eccesso agli azionisti attraverso dividendi e riacquisti di azioni”.

JP Morgan e Citi

Dividendi invariati, invece, per JP Morgan e Citi, frenate dai requisiti patrimoniali decisi dalla Fed definiti “sempre più stringenti”.

In particolare, JP Morgan ha confermato il dividendo trimestrale a 1 dollaro per azione, mentre Citigroup manterrà il suo payout trimestrale a 51 centesimi.“Continueremo a utilizzare il nostro capitale per investire e far crescere le nostre attività leader di mercato, pagheremo un dividendo sostenibile e manterremo il capitale per soddisfare pienamente i nostri futuri requisiti normativi”, spiegava nel comunicato l'amministratore delegato di JP Morgan Jamie Dimon, aggiungendo che “gli esami della Fed hanno dimostrato che il settore può servire come elemento di forza per l'economia in generale” nei periodi di crisi.

La decisione, comunque, non sta muovendo particolarmente le azioni delle due banche nel pre-market di oggi, con entrambi i titoli appena sopra la parità.

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