Azimut, Giuliani non esclude ingresso Oaktree nelle attività australiane

Il Presidente della società di asset management ha rivelato che qualcosa sta succedendo sul fronte australiano e si è detto ottimista circa il superamento dell’obiettivo di utile previsto per il 2024.

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Le dichiarazioni del Presidente di Azimut

In una settimana come quella di Ferragosto senza particolari notizie, almeno per ora, bastano le parole del Presidente di Azimut, Pietro Giuliani, ad accendere i riflettori sul titolo della società di risparmio gestito, già protagonista dopo il successo della cessione di Kennedy Lewis negli Stati Uniti con un incasso di 210 milioni di dollari e l’acquisizione annunciata di minoranza di Amp in 16 società attive nella consulenza finanziaria in Australia.

Giuliani è stato intervistato da MF e ha aperto alla possibilità di nuovi sviluppi per altri asset, non smentendo (ma nemmeno confermando) le indiscrezioni di stampa provenienti dall’estero legati a colloqui esclusivi con il fondo Oaktree per l’acquisto di una partecipazione nella controllata australiana dell’asset manager italiano.

Io non confermo né smentisco, ma qualcosa sta succedendo”, dichiarava il Presidente, aggiungendo che “comunque la nostra presenza in Australia rimarrà anche in futuro, prova ne è la recentissima acquisizione di circa 14 miliardi di dollari australiani di masse tramite partecipazioni di minoranza in piccole società indipendenti con oltre 200 consulenti finanziari”.

Gli analisti di WebSim Intermonte ritengono che il possibile ingresso di un partner industriale o finanziario nella controllata australiana sia “un'opzione che non possiamo escludere e che potrebbe portare ad un'ulteriore emersione di valore dalle attività internazionali di Azimut dopo l'operazione Kennedy Lewis”.

Così, il titolo Azimut apre questa settimana ‘bollente’, più che altro in termini di temperature in tutta Italia, con una crescita superiore all’1% e tra i migliori del FTSE MIB, salendo a 20,97 euro per azione.

Oltre i 500 milioni di utile?

Nel corso dell’intervista, Giuliani si è soffermato anche sugli obiettivi del gruppo, in particolare sugli oltre 500 miliardi di euro di utili indicati nel piano industriale, dopo una raccolta netta minima prevista raddoppiata a oltre 14 miliardi a fine 2024 rispetto ai 7 previsti. Le nuove attese sono anche superiori alle previsioni di Equita Sim, ferme a 13,2 miliardi.

Il Presidente si è detto ottimista sul superamento degli obiettivi di piano: “Supereremo di sicuro il mezzo miliardo di utile e non solo di 10 milioni. Oggi tuttavia, visto come stanno andando i mercati, non mi sento di fare previsioni troppo ottimistiche. Ma voglio comunque ricordare che noi cinque anni fa facevamo 250 milioni di utile netto e che abbiamo promesso al mercato che fino al 2024 lo avremmo aumentato di 50 milioni l'anno. Lo abbiamo fatto tutti gli anni. Noi esistiamo da 34 anni e siamo quotati da 20. Abbiamo dimostrato di saper realizzare le cose che annunciamo”.

Ottimismo anche degli analisti di WebSim, i quali ritengono “altamente probabile il superamento del target di 500 milioni che tuttavia include la plusvalenza su Kennedy Lewis da oltre 100 milioni”.

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