Anche per le azioni il 2025 si profila come un anno di opportunità e di sfide
Tognoli sottolinea l'importanza di includere la finanza comportamentale nelle strategie di investimento, in modo da sfruttare al meglio i comportamenti irrazionali degli investitori.
A cura di Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione presso Corporate Family Office SIM
Vendite al dettaglio MoM di novembre della Germania in uscita oggi alle 8:00 (stima +0.5% contro -1.5% di ottobre). Prezzi alla produzione MoM di novembre dell’Europa (stima +1.5% contro +0.4% di ottobre) e fiducia dei consumatori di dicembre (stima -14.5 punti contro -13.7 di novembre). Occupati USA ADP (settore privato) di dicembre alle 14:15 (stima 131k contro 146k di novembre).
Ferma rispetto a novembre, l’inflazione YoY di dicembre della Francia (+1.3% contro 1.5% attesa e +1.3% di novembre), così come ferma a dicembre è stata l’inflazione YoY dell’Italia (+1.3% contro +1.5% attesa e +1.3% di novembre). In crescita a dicembre i prezzi dell’Europa (+2.4%, in linea con le attese da +2.2% a novembre). Come abbiamo visto ieri, a tenere elevata l’inflazione europea è soprattutto la Germania, dove i prezzi sono cresciuti a dicembre del 2.6% (dal 2.2% di novembre), quale effetto di un aumento del 4.1% dei servizi e del 2% dei prodotti alimentari. Questa situazione solleva preoccupazioni tra gli analisti riguardo alla possibilità di stagflazione, che potrebbe complicare le decisioni future della BCE.
Maggiore delle attese l’ISM non manifatturiero di dicembre (54.1 punti contro 53.5 atteso e 52.1di novembre), a conferma della buona salute di cui continua a godere il settore dei servizi. Ancora meglio ha fatto registrare il PMI dei prezzi dei servizi ISM negli Stati Uniti, aumentato a 58.2 punti a novembre (da 58.1). Questa lettura ha segnato la decima volta che l'indice composito è stato in territorio di espansione quest'anno. L'Indice dell'Attività Economica ha registrato il 58.2%, 4,5 punti percentuali in più rispetto al 53.7% di novembre, indicando il sesto mese consecutivo di espansione e concludendo l'anno con la sua terza lettura più alta del 2024. Da valutare quanto i dati possano smorzare la disinflazione e quindi complicare il lavoro della Fed.
Mentre ci addentriamo nel 2025, gli investitori sono chiamati a riconsiderare le loro strategie di investimento anche alla luce della finanza comportamentale. Questa disciplina, che analizza gli effetti delle decisioni di investimento basate su fattori psicologici e comportamentali, suggerisce diverse metodologie per la costruzione di portafogli azionari e obbligazionari più resilienti e performanti.
La finanza comportamentale ha dimostrato come le anomalie di mercato, spesso generate da comportamenti irrazionali degli investitori, possano essere sfruttate per migliorare i rendimenti. Il classico esempio è il fenomeno dell'over reaction, dove il mercato reagisce eccessivamente a notizie buone o cattive, creando opportunità di acquisto o vendita vantaggiose.
Secondo una recente ricerca pubblicata dal "Journal of Behavioral Finance", il 2024 ha visto un aumento significativo dell'interesse verso strumenti finanziari che incorporano principi di finanza comportamentale. Il rapporto sottolinea che i portafogli che adottano criteri comportamentali hanno registrato una minor volatilità e un miglioramento del rapporto di Sharpe, rispetto a quelli che seguono un approccio esclusivamente quantitativo.
Gli investitori dovrebbero quindi concentrarsi non solo su modelli quantitativi, ma anche su come le emozioni influenzano le decisioni di investimento. Integrare strumenti come l'analisi del sentiment di mercato può infatti fornire un vantaggio significativo. Crediamo che il successo nel lungo termine nel 2025 dipenderà dalla capacità di prevedere e mitigare gli effetti delle reazioni emotive degli investitori, specialmente nei contesti di incertezza economica che si prospettano all’orizzonte.
Per quanto riguarda le obbligazioni, per il 2025, che si prospetta un ambiente in costante evoluzione, la durata del portafoglio obbligazionario si configura come uno strumento essenziale per la mitigazione del rischio e l'ottimizzazione dei rendimenti. La durata del portafoglio deve essere attentamente calibrata in base alle previsioni sui tassi di interesse, che sono influenzate non solo da politiche economiche, ma anche dall'umore e dalle aspettative degli investitori.
Con l'attuale incertezza economica, molti investitori potrebbero mostrare una predilezione per obbligazioni a breve termine, percepite come meno rischiose. Tuttavia, la finanza comportamentale sottolinea l'importanza di non cedere a reazioni istintive e di mantenere una composizione equilibrata del portafoglio, considerando attentamente la panoramica macroeconomica globale.
Se parliamo invece di azioni, il 2025 si profila come un anno di grandi opportunità ma anche di sfide. Settori come la tecnologia, la green energy, e la biotecnologia sono particolarmente promettenti, data la crescente attenzione verso l'innovazione sostenibile e la salute globale. Investire in questi settori richiede una comprensione profonda delle tendenze di comportamento degli investitori e delle loro reazioni alle novità tecnologiche.
La finanza comportamentale può aiutare a identificare e sfruttare situazioni di mercato in cui il comportamento collettivo degli investitori può portare a valutazioni errate di certi settori, creando opportunità di acquisto o di vendita. Nonostante i benefici, è comunque essenziale mantenere un approccio equilibrato. Mentre la finanza comportamentale può illuminare aspetti sottovalutati del comportamento di mercato, non deve tuttavia essere vista come un rimedio universale. La diversificazione e la comprensione profonda dei fondamentali economici restano infatti alla base di ogni solida strategia di investimento.
È fondamentale comunque non ignorare i rischi associati all'impiego della finanza comportamentale. La comprensione e l'interpretazione dei comportamenti umani rimangono sfide complesse e gli strumenti comportamentali possono portare a sovrapposizioni o errori di valutazione se non utilizzati correttamente. L'applicazione della finanza comportamentale richiede infatti una profonda conoscenza del comportamento umano e una continua validazione empirica. È quindi essenziale mantenere un approccio critico e complementare rispetto agli strumenti tradizionali di analisi finanziaria.
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