Azioni Iveco ancora in luce con ipotesi cessione a Tata Motors

Azioni Iveco ancora in luce con ipotesi cessione a Tata Motors

Le indiscrezioni di stampa diffuse in questi giorni parlano di una possibile vendita da parte di Exor della società produttrice di camion a seguito dello scorporo del business militare IDV, anche se il Governo potrebbe intervenire sull’operazione in sede di golden power.

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Azioni Iveco ancora in evidenza

Iveco ancora protagonista a Piazza Affari, alla sua quinta seduta consecutiva in verde grazie alle indiscrezioni sul suo futuro.

Il titolo della società produttrice di veicoli commerciali guadagna l’1,70% dopo circa due ore di scambi, salendo così a 17,115 euro, tornando così ai livelli della scorsa settimana.

In solo cinque sedute, le azioni Iveco hanno guadagnato oltre l’8%, mentre nel 2025 la crescita sale addirittura all’82%, considerando i 9 euro di inizio gennaio.

Le mire di Tata Motors

Secondo l’agenzia Reuters, l’indiana Tata Motors starebbe trattando con Exor l'acquisto della partecipazione di controllo di Iveco (27,1%) successivamente alla separazione del business militare IDV.

I colloqui tra Exor e Tata sarebbero in una fase preliminare e il Ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha dichiarato che incontrerà presto i sindacati italiani per discutere i possibili scenari riguardo la potenziale cessione di Iveco.

Exor detiene il 43,1% dei diritti di voto nel produttore di camion che produce anche autobus e motori e che ha una capitalizzazione di mercato di circa 4,2 miliardi di euro. Iveco impiega circa 36.000 dipendenti, di cui 14.000 in Italia.

Iveco è il minore tra i principali produttori di camion in Europa, un mercato guidato da Volvo, Daimler e Traton ed è stato spesso considerato un potenziale candidato per fusioni e acquisizioni da investitori e analisti. Tuttavia, la sua presenza nel delicato settore della difesa ha finora complicato qualsiasi possibile accordo e limitato la cerchia di potenziali acquirenti.

Nel 2021, il governo italiano aveva bloccato un'offerta per Iveco da parte della concorrente cinese FAW. All'epoca, Iveco faceva parte del conglomerato industriale CNH, controllato da Agnelli, ed è stata scorporata e quotata separatamente all'inizio del 2022.

Iveco ha ricevuto tre offerte per il suo business nel settore difesa, secondo due fonti: una congiunta da Leonardo, azienda italiana specializzata in difesa, e dalla tedesca Rheinmetall, e altre due dal produttore di carri armati franco-tedesco KNDS e dal produttore di armi Czechoslovak Group. Secondo Bloomberg, queste offerte valgono per IDV fino a 1,9 miliardi di euro.

Qualsiasi operazione di M&A che coinvolga Iveco potrebbe rientrare nella normativa sul golden power, che consente di stabilire condizioni per gli accordi che riguardano aziende considerate di interesse strategico nazionale.

La view di Equita

Se l’operazione dovesse andare in porto, “si tratterebbe della conferma della nostra idea che Iveco esclusa IDV sia destinata ad una business combination o ad essere acquisita al fine di accelerare la risoluzione dei noti problemi strutturali”, scrivono gli analisti di Equita, i quali si dicono “sorpresi sulla la tempistica di questo news flow in quanto antecedente alla decisione sul futuro di IDV”.

In ogni modo, “data la scarsa presenza in Europa di Tata nei veicoli commerciali, riteniamo che l’indiscrezione possa essere considerata realistica”, aggiungono dalla sim, non escludendo “a priori l'esercizio del golden power da parte del governo italiano anche se dal perimetro verrebbe esclusa IDV”. Se “fonti di stampa riportano che i sindacati abbiano già chiesto di essere convocati dai ministri competenti, noi non escludiamo che il tema possa essere già stato affrontato col Governo (o potrebbe esserlo a breve) a cavallo del processo in corso per la cessione/lo spin-off di IDV, restando dell'idea che lo scenario più probabile sia la cessione di IDV a Leonardo”.

Il Fatto Quotidiano riporta che Exor per IDV chiederebbe 1,7 miliardi, non lontano dall’offerta di Leonardo -Rheinmetall di circa 1,6 miliardi e inferiore a quella di KNDS di circa 1,9 miliardi. “Nella nostra attuale somma delle parti (SOTP) abbiamo una valutazione di IDV di circa 1,5 miliardi. Se alzassimo IDV a 1,7 miliari dovremmo alzare la valutazione di circa mezzo euro”, concludono da Equita che su Iveco mantiene la raccomandazione buy con target price a 18,50 euro.

Aumenta l’interesse per M&A

Mediobanca Research conferma la raccomandazione neutral su Iveco. "Un potenziale accordo di fusione e acquisizione che coinvolga l'intera Iveco è già stato commentato in alcuni articoli di stampa in passato e la potenziale vendita/scorporo di Iveco Defence Vehicles dovrebbe semplificare la cessione dell'intera azienda. Detto questo, ricordiamo che nel 2021 la cessione di Iveco all'operatore cinese Faw è stata apparentemente bloccata da un governo europeo", hanno dichiarato gli esperti, secondo cui a oggi "anche la cessione di Iveco a un operatore extraeuropeo potrebbe essere bloccata, ad esempio tramite l'applicazione della regola italiana del golden power. Alla luce di questa analisi, riteniamo che questo flusso di notizie potrebbe aumentare l'interesse di Iveco per le fusioni e acquisizioni", spiegano da Mediobanca.

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