Azioni Leonardo in testa al FTSE MIB dopo promozione di Fitch

Secondo l’agenzia di rating, Leonardo presenta un portafoglio differenziato e una diversificazione geografica, prevedendo un miglioramento dell’EBITDA nei prossimi anni.
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Fitch migliora i rating di Leonardo
Azioni Leonardo in evidenza a Piazza Affari, in crescita del 2% quando mancano circa due ore alla fine delle contrattazioni odierne, superando così quota 46 euro.
Ieri sera, Fitch Ratings ha migliorato il rating di lungo termine della società italiana del settore difesa a 'BBB' da 'BBB-', mentre ha confermato a stabile l’Outlook.
L’upgrade riflette l’aspettativa che i margini EBITDA e la generazione di free cash flow (FCF) continueranno a migliorare durante il periodo 2025-2028 e che gli indicatori di leva finanziaria si rafforzeranno ulteriormente, spiegano dall’agenzia.
L’acquisizione programmata della divisione Iveco Defence di Iveco è prevista avere un impatto moderato sul profilo finanziario del gruppo, riducendo leggermente la leva netta nel 2026.
Il rating è supportato dalle posizioni di leadership nei mercati degli elicotteri, della difesa e della sicurezza, dalla forte diversificazione geografica e dalla presenza su un’ampia gamma di programmi aerospaziali e della difesa.
L’Outlook stabile riflette l’aspettativa di Fitch che Leonardo continuerà a beneficiare di una domanda solida nel settore della difesa, da cui proviene oltre il 70% dei ricavi del gruppo, e di un’attenzione costante al deleveraging.
Fattori chiave del rating
L’analisi di Fitch indica alcuni fattori chiave alla base del rating che riguardano Leonardo e che influenzeranno la performance aziendale nel futuro.
La prima è l’acquisto di Iveco Defence alla luce dell’accordo firmato per un enterprise value di 1,7 miliardi di euro, inclusi i debiti, utilizzando le risorse di cassa disponibili. La transazione dovrebbe essere completata nel primo trimestre 2026, soggetta ad approvazioni regolatorie.
“L’obiettivo di acquisizione si integra bene con il profilo di business di Leonardo, in particolare nell’industria della difesa terrestre”, spiegano dall’agenzia, ricordando come “nel 2024 Iveco Defence ha generato ricavi per circa 1,1 miliardi e un EBIT di 108 milioni (secondo i calcoli della direzione), indicando margini di redditività operativa simili a quelli di Leonardo”.
L’altro fattore è la firma di un term sheet con Rheinmetall, che potrebbe comportare la cessione del business dei camion di Iveco Defence, soggetta all’approvazione delle autorità competenti. Questo potrebbe ridurre l’esborso previsto di 1,7 miliardi nel 2026 associato all’acquisizione. “Tale ipotesi non è inclusa nel nostro scenario di rating” e “supponiamo che non venga aggiunto ulteriore debito al bilancio di Leonardo come parte della transazione, e quindi prevediamo nessun impatto materiale sui parametri di leva dall’acquisizione, a supporto dell’upgrade”, scrivono gli analisti.
Previsioni
Fitch si attende che Leonardo resti impegnata a ridurre la leva finanziaria per mantenere un bilancio solido. “Prevediamo che la leva EBITDA migliorerà a 1,6 volte alla fine del 2025, rispetto a 2,1 volte di fine 2024. L’acquisizione proposta sarà neutrale per la leva lorda ma aumenterà leggermente la leva netta EBITDA a 1,1x entro fine 2026 rispetto allo 0,8 volte previsto a fine 2025, comunque inferiore all’1,3 volte di fine 2024. Consideriamo l’aumento della leva netta nel 2026 come temporaneo, e prevediamo che il parametro migliori dal 2027 grazie a una maggiore generazione di EBITDA e a solidi margini di FCF”, scrivono dall’agenzia.
Per gli esperti il margine EBITDA dovrebbe continuare a crescere, “raggiungendo circa l’11% nel 2025-2026 e il 12% nel 2027-2028, rispetto a circa il 10% nel 2023-2024. Ciò sarà sostenuto da migliori performance nel sottosettore dell’elettronica per la difesa e da perdite più contenute nel settore aerostrutture. Le iniziative di efficienza del gruppo e le misure di riduzione dei costi fino al 2028 supporteranno ulteriormente la crescita dei margini”.
Per quanto riguarda i margini Free Cash Flow, secondo Fitch “rimarranno solidi al 3%-4% tra il 2025 e il 2028, poiché la crescita degli utili compenserà investimenti annui di circa 1 miliardo di euro e maggiori distribuzioni di dividendi. Un FCF stabilmente positivo continuerà a migliorare la liquidità e a supportare il deleveraging. Il nostro scenario di rating prevede che il margine FCF nel 2025 sarà leggermente sotto il 3%, ma che margini EBITDA più forti sosterranno una solida generazione di FCF dal 2026, a supporto dell’upgrade”.
Portafoglio e dazi
Il portafoglio ordini totale di Leonardo è aumentato dell’11,8% nel 2024 e ulteriormente del 3,9% su base annua nella prima metà del 2025, raggiungendo l’equivalente di 45 miliardi di euro, pari a circa 2,4 anni di produzione. “Il portafoglio diversificato fornisce una forte visibilità dei ricavi e sostiene le prospettive di crescita”, spiegano da Fitch, ricordando che “alla fine del primo semestre 2025, il 42% del portafoglio ordini era attribuibile all’elettronica per la difesa e la sicurezza, il 34% agli elicotteri e il 21% all’aeronautica”, mentre “l’attenzione del gruppo ai mercati legati alla difesa sostiene la resilienza dei ricavi e la stabilità degli utili”.
Leonardo potrebbe uscire bene dalla guerra commerciale dichiarata da Donald Trump, in quanto Fitch non si aspetta “che un aumento dei dazi abbia un impatto materiale sulle performance operative di Leonardo, poiché la maggior parte dei suoi programmi militari è esente da dazi. La diversificazione delle vendite e la presenza internazionale dovrebbero mitigare qualsiasi potenziale impatto da aumenti tariffari”.
Infine, Leonardo mantiene un profilo di business “diversificato”: resta “un’azienda leader e diversificata nel settore aerospaziale e della difesa, con i ricavi del primo semestre 2025 ripartiti tra elicotteri (31%), elettronica per la difesa e sicurezza (43%), aeronautica (22%) e altri segmenti (4%). Beneficia di una significativa diversificazione geografica, con gli Stati Uniti che rappresentano il 26% dei ricavi 2024, l’Italia il 18%, il Regno Unito il 12%, il resto dell’Europa il 18% e il resto del mondo il 26%. Leonardo è tra i principali produttori di elicotteri al mondo, partner chiave in grandi programmi di difesa come Eurofighter, e detiene una partecipazione del 25% in MBDA, produttore di missili e sistemi d’arma complessi con un profilo di utili stabile”, concludono da Fitch.
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