Azioni Mps ancora in rally: per analisti la corsa non è finita

Banca Monte dei Paschi di Siena ancora protagonista a Piazza Affari, spinta dai giudizi positivi degli analisti seguiti alla trimestrale comunicata venerdì scorso.

Le azioni Mps guadagnano il 2,30% dopo circa un’ora di contrattazioni alla Borsa di Milano, salendo ad un massimo di 8,415 euro, livello abbandonato lo scorso 15 settembre.

Dalla diffusione dei conti, il titolo ha guadagnato il 13% mentre dai minimi del 2022 il prezzo di borsa si è moltiplicato per cinque.

La banca senese ha confermato in queste ore che tutto l’utile sarà distribuito. In particolare, il capitale in eccesso sarà impiegato in modo flessibile, tramite dividendi straordinari, riacquisto di azioni proprie o per operazioni selettive.

Il dividendo sull'esercizio 2025 potrebbe essere sostanzialmente in linea con quello dell'esercizio 2024, un’accelerazione è da mettere in conto negli anni successivi.

Barclays si aspetta per quest’anno 91 centesimi di euro, da 86 cent del 2024. Nel 2026 si sale a 92 cent, l’anno successivo a 96 cent: la crescita media annua composta è del 3,8%.

Molti analisti restano positivi sul titolo alla luce dei conti e i target price mostrano fiducia sulle possibilità che il titolo possa non aver terminato la corsa.

WebSim Intermonte ha alzato il target price da 10,5 a 11 euro, con giudizio buy invariato, dopo che i numeri della banca “hanno evidenziato trend positivi e resilienti, mostrando una sorpresa positiva in termini di Cet 1 grazie ad un impianto dell'avviamento inferiore alle aspettative. Durante la call, inoltre, il management ha espresso un tono positivo sull'integrazione di Mediobanca, sottolineando che l'obiettivo di sinergie di 700 milioni di euro, seppur temporaneamente confermato, potrebbe essere conservativo”.

Deutsche Bank ha confermato rating buy e tp di 11 euro sul titolo. A detta degli esperti i risultati del terzo trimestre hanno consolidato l'investimento case di Mps, poiché il management ha fornito chiarezza sugli elementi strategici chiave, illustrando nel dettaglio una politica dei dividendi convincente e in crescita, una roadmap avanzata per la business combination di Mediobanca e un solido Cet 1.

Barclays (raccomandazione equalweight con prezzo obiettivo a 7,8 euro) ha definito i risultati del terzo trimestre “solidi", in particolare per "l'evoluzione del capitale e per le conferme positive sul Dps (per il 2025 e oltre)".

"L'implementazione dell'integrazione con Mediobanca è il fattore chiave da tenere d'occhio per la performance del titolo da qui in poi, e la presentazione del business plan è il prossimo catalizzatore”, aggiungono gli analisti.

Elementi positivi erano emersi dalla conference call tenuta dal management della banca venerdì scorso, a seguito della quale gli analisti di Equita confermavano la forte fiducia in una veloce integrazione di Mediobanca e "nel potenziale di creazione di valore della combined entity, con spazio per nuove opportunità non ancora esplorate".

La sim ha confermato la raccomandazione hold e il target price a 8,6 euro. “Call solida ed efficace”, spiegano gli esperti, “con spazio per nuove opportunità non ancora esplorate. Come prevedibile la maggior parte delle indicazioni quantitative e strategiche sono state in ogni caso rimandate alla presentazione del nuovo business plan nel 1* trimestre 2026”.

Infine, Barclays segnala come elemento notevole della conference, l’accenno di Lovaglio alla richiesta di compromesso danese sulla partecipazione in Generali, l’eventuale via libera alla procedura favorevole nel calcolo degli asset al rischio, secondo l’analista Paola Sabbione “potrebbe portare un aumento di 50 punti base del coefficiente CET1 (in linea con quanto riportato nel documento di offerta), ma che non è incluso in nessuna proiezione (né nel nostro modello)”.