Azioni Prysmian ancora “sottovalutate”: Goldman Sachs e UBS alzano i target price

In attesa dei conti previsti per fine mese, proseguono i giudizi positivi degli analisti sulla società italiana attiva nella produzione di cavi elettrici, ritenendo il titolo ancora sottovalutato rispetto ai concorrenti.
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Goldman Sachs alza il tp su Prysmian
Continua la pioggia dei giudizi positivi degli analisti su Prysmian, società attiva nella produzione di cavi elettrici e sottomarini per la trasmissione e distribuzione di energia, oggi la migliore tra le blu chip del Ftse Mib (+0,60%) dopo circa due ore di scambi, con una crescita superiore al 3% (90,52 euro).
Gli ultimi in ordine di tempo ad alzare il proprio giudizio sulla società sono gli analisti di Goldman Sachs, che oggi hanno alzato il target price da 90 a 99 euro, confermando la raccomandazione buy.
Prysmian diffonderà i dati del terzo trimestre 2025 il prossimo 29 ottobre e, in un report sui principali gruppi industriali europei, GS prevede un periodo con ordini leggermente inferiori al consenso, ma margini operativi in linea con il comparto.
Se le previsioni degli esperti dovrebbero rimanere stabili per la maggior parte delle aziende, per Prysmian si intravedono possibilità di un rialzo delle stime di Ebitda e flusso di cassa grazie alla forza del segmento Digital Solutions e ai possibili vantaggi derivanti dai dazi doganali statunitensi.
GS ritiene che il gruppo italiano dovrebbe mostrare un'accelerazione sequenziale nel 3 trimestre 2025, tanto da aprire la porta a un possibile miglioramento della guidance attuale. Al momento il gruppo stima per il 2025 un ebitda rettificato tra 2,3 e 2,375 miliardi euro e un fcf tra 1 e 1,075 miliardi, a fronte di un consensus di 2,448 miliardi e 1,197 miliardi. Per Goldman, le attese sono a 2,406 miliardi e 1,033 miliardi.
“Miglioriamo le stime di Prysmian per riflettere una significativa opportunità nei prezzi nel terzo trimestre nel comparto Electrification I&C, poiché i prezzi non hanno seguito immediatamente il calo del rame al Comex in agosto. Si registra inoltre un forte aumento della domanda di fibra ottica legata ai data center”, dicono gli analisti. Da qui il miglioramento di target price (con un upside del 12% rispetto alla chiusura di ieri), con le stime dell'utile per azione 2025 a 4,55 euro (da 4,22), 2026 a 5,19 euro (da 4,83) e 2027 a 6,04 euro (da 5,67).
Tra i principali fattori di rischio che gli analisti di Goldman individuano per il gruppo ci sono possibili ritardi, cancellazioni o problemi di esecuzione nei progetti, in particolare nell'eolico offshore, operazioni di M&A che riducano il valore, possibili difficoltà di integrazione con Encore Wire e Channell e, infine, pressioni sui prezzi derivanti dalla concorrenza nel segmento bassa tensione.
UBS ottimista sui dazi
Anche da UBS hanno alzato il prezzo obiettivo sulle azioni Prysmian, portandole da 85 a 105 euro, con raccomandazione buy.
Secondo la banca d’investimenti, la società italiana dovrebbe essere beneficiaria dei dazi statunitensi e vede quali fattori chiave di crescita la sua esposizione ai mercati dell’intelligenza artificiale e dei data center.
Per UBS, la maggior parte della crescita dell’EBITDA di Prysmian fino al 2028 è sostenuta dal suo portafoglio ordini di Trasmissione (HV), con le previsioni della società che superano di circa il 3% il consenso per l’EBITDA rettificato per valore dal 2026 al 2028.
Inoltre, il broker prevede un tasso di crescita annuale composto dell’EBIT del 19% dal 2024 al 2027, superando significativamente i concorrenti del settore dell’elettrificazione che registrano una crescita media di circa l’8%.
Nonostante queste prospettive di forte crescita, UBS osserva che Prysmian viene ancora scambiata con uno sconto dell’8% rispetto ai concorrenti e descrive il titolo come "non affollato", con un potenziale rischio al rialzo derivante dall’attività di fusioni e acquisizioni a partire dal 2026.
Altri aumenti del target price
Se oggi Oddo BHF ha aumentato il target price su Prysmian (da 61 a 90 euro, neutral), altri giudizi positivi erano arrivati in questi giorni.
Ieri Intesa Sanpaolo aveva portato il suo prezzo obiettivo da 82,2 a 99 euro, confermando il consiglio di acquisto, in vista di una "probabile revisione al rialzo della guidance 2025", e aumentato le stime di Eps adjusted per l'anno in corso del 3,9%. Gli esperti continuano "a considerare Prysmian una proposta interessante nel settore. Ci aspettiamo che acquisti ulteriore momentum degli utili nel 2026, quando l'impatto positivo dei dazi sarà più visibile, consentendole di acquisire ulteriori quote di mercato negli Stati Uniti nell'elettrificazione, ma anche nel Power Grid. L'equity story di Prysmian non riguarda solo i dazi, che andranno a beneficio strutturale dei produttori locali negli Stati Uniti come Prysmian. Riteniamo che il gruppo farà leva sulla forza e sulla visibilità del suo business di trasmissione e sul potenziale delle soluzioni digitali", aggiungono gli analisti.
Tra gli altri analisti, Citi mantiene il buy e il tp a 91 euro, Banca Akros conferma accumulate e il prezzo obiettivo a 90 euro. Infine, la settimana scorsa Prysmian aveva incassato gli incrementi di target price da parte di Jefferies (da 84 a 102 euro, rating buy), Deutsche Bank (da 85 a 97 euro, buy), Equita (da 75,2 a 93 euro, hold) e WebSim Intermonte (da 74 a 85 euro, neutral).
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