Azioni Stellantis in rosso, JP Morgan taglia il target price

Azioni Stellantis in rosso, JP Morgan taglia il target price

La casa automobilistica italo-francese sembra non riuscire ancora a uscire dal periodo di difficile e nei giorni scorsi aveva comunicato il ritiro di alcuni veicoli per problemi tecnici.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Azioni Stellantis in difficoltà

Stellantis in fondo tra le blu chip del FTSE MIB di questa mattina, indebolita dall’incertezza sui dazi e dalle decisioni degli analisti.

Il titolo della casa automobilistica italo-francese cede oltre il 2% dopo circa un’ora di contrattazioni, scendendo così ad un minimo di 8,287 euro.

Il calo odierno peggiora l’andamento delle azioni Stellantis in questo 2025, anno in cui stanno cedendo oltre il 33%, mentre negli ultimi 12 mesi il calo sale fino al 53%.

Dal fronte analisti, JP Morgan ha tagliato il target price sul titolo, portandolo dai 13 agli 11 euro per azione, mentre una decisione opposta è arrivata da Jefferies che ha alzato il prezzo obiettivo da 11,10 a 13,20 euro, ribadendo la raccomandazione buy.

L'azienda comunicherà i dati totali delle consegne venerdì 11 e i risultati del primo semestre del 2025 il 29 luglio.

Il richiamo delle auto

La debolezza odierna del titolo segue quella di venerdì (-1,99%) quando la società aveva comunicato il richiamo di alcune auto diesel in Europa prodotte da Stellantis tra l’ottobre 2017 e gennaio 2023 a causa di potenziali problemi alla catena dell’albero a camme, aggiungendo di non essere a conoscenza di incidenti o infortuni legati al problema. Il gruppo aveva parlato di 636 mila veicoli coinvolti in Francia, ma non aveva fornito una cifra complessiva per tutta l’Europa, che potrebbero arrivare a 1 milioni secondo diverse fondi. Media belgi ipotizzano che nel Paese siano stati richiamati altri 177 mila veicoli.

"Alcuni veicoli Peugeot, Citroën, Opel/Vauxhall, DS e Fiat del periodo 2017-2023 equipaggiati con il motore diesel 1.5 BlueHDi potrebbero subire un'usura prematura della catena dell'albero a camme, con conseguente rumore anomalo e, nel peggiore dei casi, rottura della catena", si legge nel comunicato di Stellantis.

"La riparazione consiste in un aggiornamento del software e nella sostituzione dell'olio, se necessario. Inoltre, è stata sviluppata una speciale applicazione per riparatori in grado di rilevare un eventuale problema alla catena analizzando il rumore del motore", aggiungeva il management del gruppo.

La view degli analisti

Gli analisti di Banca Akros, che mantengono la raccomandazione neutral su Stellantis con prezzo obiettivo a 9 euro, prevedono che il gruppo debba “sostenere il 100% dei costi di riparazione per tutti i veicoli, dato che offre una garanzia fino a 10 anni e 240.000 km. Le riparazioni dovrebbero includere la diagnosi tramite strumenti specializzati, gli aggiornamenti software e il cambio dell'olio e, in casi estremi, la sostituzione della catena di distribuzione".

"Notizie negative per Stellantis”, secondo Mediobanca Research, “sebbene riteniamo che il costo del richiamo non dovrebbe essere significativo, dato che la revisione per auto non sembra essere elevata".

Intanto, indiscrezioni di stampa indicavano che la società potrebbe essere oggetto di sanzioni per il mancato raggiungimento delle normative dell'Unione europea sulle emissioni di CO2, che includono una soglia di produzione per i veicoli elettrici a batteria (Bev) del 20%. Stellantis potrebbe incorrere in multe fino a 2,6 miliardi di euro in caso di inadempienza.

"Considerata l'attuale importanza dei veicoli elettrici a batteria nel mix di prodotti dell'azienda, riteniamo che la notizia sia potenzialmente negativa, sebbene restiamo in attesa di ulteriori sviluppi normativi che potrebbero fornire un po' di sollievo in merito", sottolineano gli analisti di Banca Akros.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Aziende citate nell'Articolo

Codice: STLA.MI
Isin: NL00150001Q9
Rimani aggiornato su: Stellantis

Maggiori Informazioni
Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it