Azioni Tenaris ancora in calo dopo i conti: “opportunità d’acquisto” secondo Intesa Sanpaolo

La società ha comunicato risultati 2024 superiori alle previsioni degli analisti ma ha avvisato che i probabili cambiamenti dei dazi statunitensi e le loro possibili ramificazioni sui flussi commerciali introdurranno nei suoi risultati una nuova dinamica con un elevato livello di incertezza per i costi e i prezzi.
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Tenaris in rosso
Azioni Tenaris ancora in calo a Piazza Affari, indebolite dalle previsioni negative per i prossimi trimestre diffuse dalla stessa società venerdì scorso al momento della comunicazione dei conti 2024.
Il titolo della società cede oltre l’1% dopo due ore di contrattazioni, scendendo così a 18,055 euro, dopo il -2,70% di giovedì arrivato a seguito dei conti, non recuperato nella seduta successiva (+0,52%).
Secondo gli analisti di Mediobanca Research la debolezza delle quotazioni di Tenaris risiede nell'outlook per il primo trimestre del 2025 e nell'assenza di indicazioni per un nuovo programma di buyback. Mediobanca conferma la raccomandazione outperform, in particolare alla luce dell'aumento delle attività di trivellazione in Argentina.
Outlook cauto
I conti del quarto trimestre e del 2024 diffusi la scorsa settimana hanno messo in luce ribassi di vendite e utile, ma hanno comunque superato le stime degli analisti. In aumento la cedola annuale (0,83 dollari per azione, contro gli 0,6 dollari dell'anno precedente e rispetto a un consensus di 0,71 dollari) e in linea con le previsioni anche l'outlook per i prossimi mesi.
Sull'umore degli investitori pesa il fatto che il produttore e fornitore a livello globale di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas si è mostrato cauto, o comunque poco esplicito, sulla seconda metà dell'anno, sottolineando che "i probabili cambiamenti dei dazi statunitensi e le loro possibili ramificazioni sui flussi commerciali introdurranno nei nostri risultati una nuova dinamica con un elevato livello di incertezza per i costi e i prezzi".
Barclays e Intesa Sanpaolo alzano i target price
Nonostante queste prospettive incerte, Intesa Sanpaolo ha alzato il prezzo obiettivo sul colosso italiano della fornitura di tubi e servizi per l'esplorazione e la produzione di petrolio e gas, portandolo da 22,1 a 22,6 euro e confermando la raccomandazione buy. Per gli analisti della banca, che hanno aumentato le stime di Eps 2025-2026, "l'inattesa reazione negativa del titolo dopo conti del quarto trimestre 2024 migliori del previsto rappresenta un'opportunità di acquisto".
Anche Barclays ha incrementato il target price su Tenaris, portandolo a 23,5 euro per azione (+4%), confermando la raccomandazione 'Overweight'.
Gli analisti scrivono che, mentre l'ambiente commerciale con le sue numerose potenziali parti in movimento sia negli Stati Uniti che all'estero porta Tenaris in "territori inesplorati", la sua scala e presenza globale le hanno permesso di navigare le dislocazioni del passato. Viene sottolineato che nessuna azienda sotto copertura ha il respiro dell'infrastruttura OCTG di Tenaris e le possibili tariffe negli Stati Uniti sono progettate per rafforzare quel mercato per i produttori nazionali, di cui Tenaris è il più grande.
"Quindi, sebbene le tariffe abbiano creato incertezze sulle condizioni di mercato nella seconda metà, non vediamo alcuna minaccia importante per esso”, si legge nella ricerca, ed “è importante sottolineare che l'azienda mantiene un impressionante bilancio netto di cassa, a nostro avviso, e ulteriori ritorni in contanti rimangono una possibilità, supponendo che non si verifichino fusioni e acquisizioni, in cui l'azienda è stata storicamente molto abile".
Di conseguenza, Barclays riconosce l'incertezza nel breve termine, pensando in generale che potrebbe essere un fattore positivo, con le prime indicazioni che i prezzi si sono già mossi verso l'alto e, nell'attuale contesto, le indicazioni e le prospettive di mercato portano ad aumentare le stime di EBITDA 2025-26 dell'1-4%.
Oltre le attese degli analisti
Secondo gli analisti di Jefferies, che confermano il 'buy' con obiettivo di prezzo a 22 euro per azione, "i risultati del quarto trimestre hanno superato le attese, grazie anche ad alcuni guadagni one-off e a un Ebitda più solido del previsto. Le prospettive per il primo semestre sono in linea con le attese, ma oltre questo lasso di tempo ci sono varie incertezze".
Anche per WebSim Intermonte, che mantiene il rating 'neutral' con obiettivo di prezzo a 19,20 euro per azione, il tema è la scarsa visibilità sull'intero anno: "I risultati del quarto trimestre sono sopra le attese e il dividendo e' superiore, ma l'outlook è cauto e non c’è nessuna visibilità su secondo semestre a causa dei dazi Usa", spiegano, sottolineando che "per la seconda metà dell'anno, le possibili modifiche ai dazi americani e i loro effetti sulle dinamiche commerciali introdurranno una nuova incertezza su costi e prezzi, con impatti potenzialmente rilevanti sui risultati di Tenaris".
Sulla stessa falsariga anche EQUITA che, pur mettendo in rilievo "l'Ebitda adjusted del 10% e superiore alle nostre attese e un Ebitda significativamente più alto delle previsioni (726 milioni di dollari, contro stime per 597 milioni)" e "un fatturato del 5% superiore alle attese, grazie a volumi più alti", fa notare che "oltre il primo semestre, le probabili modifiche ai dazi americani e le loro possibili ripercussioni sui flussi commerciali provocheranno un elevato livello di incertezza".
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