Azioni Wizz Air in picchiata a causa degli aerei ancora a terra

Il vettore low cost ha comunicato un crollo degli utili dovuto alla mancanza di veicoli, ancora fermi per il perdurare dei problemi ai motori, e la società non ha fissato una guidance per il nuovo anno finanziario.
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Azioni Wizz Air in crollo
Aerei fatti per volare ma che restano ancora a terra a causa dei problemi ai motori. È questa la causa che ha portato in rosso il bilancio di Wizz Air e a ridurre le sue previsioni per l’anno in corso.
Situazione che attira forti vendite sulle azioni della compagnia aerea alla Borsa di Londra, dove crollano del 24% dopo circa due ore di contrattazioni, a 1.270 GBX. Vira in negativo l’andamento del titolo della società in questo 2025, mentre negli ultimi 12 mesi il calo arriva addirittura al 47%.
I conti del 2025
I numeri dell’anno finanziario 2025, terminato a marzo, hanno visto un calo del 41% degli utili netti (213,9 milioni di euro dai 365,9 milioni del 2024), mancando l’obiettivo fissato dalla società (250-300 milioni). Wizz Aire aveva già ridotto la sua previsione di profitto per l’anno fiscale 2026 da 400 a 350 milioni, sempre a causa del problema con i motori.
Numeri che hanno spinto il vettore a non fissare una guidance per il nuovo anno finanziario e l’unica indicazione per l’anno in corso è la previsione di aumento dei ricavi dopo avere chiuso il 2025 con un giro d’affari in crescita del 3,8% a 5,267 miliardi di euro e 63,4 milioni di passeggeri trasportati il 2% in più rispetto all’anno precedente.
Il fatturato della voce passeggeri è aumentato del 4% a 2,9 miliardi euro mentre la parte ancillary revenue (valigia, posti selezionati e pasti) è salito del 3,6% a 2,3 miliardi di euro: quest’ultima rappresenta il 44% del fatturato complessivo.
“Wizz Air è oggi un’azienda più resiliente. Nonostante l’improduttività di una flotta a terra, abbiamo chiuso per il secondo anno consecutivo un bilancio in positivo”, evidenzia nella nota il ceo József Váradi, che aggiunge: “per due anni abbiamo operato in circostanze difficile, con una flotta ridotta proprio mentre la domanda supera l’offerta”.
Il problema degli aerei a terra
Varadi ha attribuito agli aerei a terra la responsabilità delle difficoltà del vettore. Il problema è cruciale per la compagnia aerea ungherese e per tutte le altre low cost, soprattutto in un momento in cui la domanda continua a essere sostenuta.Il vettore ha fatto la scelta di non ridurre il network per la mancanza di aerei, ma di mantenere l’offerta prendendo in leasing i velivoli andando così ad aumentare i costi.
Al 9 maggio, Wizz Air aveva 37 veicoli fermi ed entro la fine della prima metà dell'esercizio finanziario 2026, prevede che 34 aeromobili rimarranno a terra, con i tempi di riparazione previsti di circa 300 giorni. Il vettore, in particolare, è stato colpito da problemi di riparazione con i motori Pratt and Whitney di proprietà di RTX, limitando la sua capacità di aumentare la capacità. Nell'ultimo anno ha emesso due avvisi di profitto.
"Abbiamo il vantaggio di oltre un anno di esperienza nell'operare in queste circostanze uniche, condizioni che le compagnie aeree non sperimenterebbero mai quando la domanda supera l'offerta", spiegava Váradi.
"Tenuto conto dei rendimenti dei leasing, si prevede ora che la flotta passi da 231 aeromobili alla fine di marzo 2025 a 305 aeromobili alla fine di marzo 2028, rispetto alla precedente previsione di 380 aeromobili a quella data", si legge nel comunicato.
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