Baidu presenta i conti e fra i broker è una gara ad alzare i target price


La società leader in Cina nelle ricerche su internet ha chiuso il quarto trimestre 2020 con una crescita dei ricavi del 5% e un utile superiore alle attese. Il Ceo Robin Li punta sulla diversificazione grazie alle applicazioni AI nei servizi cloud e nelle auto a guida autonoma. JP Morgan fissa un prezzo obiettivo a 380 dollari


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Su 29 analisti 23 hanno raccomandazione Buy e sei Neutral. Il caso Nomura

Sono piaciuti i conti dell’ultimo trimestre 2020 di Baidu, la società di Pechino leader nelle attività di ricerca su internet in Cina. Nelle 24 ore successive alla diffusione dei risultati, resi noti il 17 febbraio dal Ceo Robin Li, fra i broker è partita la gara ad alzare i target price. Non mutano le raccomandazioni, che sono in grande maggioranza suggerimenti di acquisto del titolo, quotato anche al Nasdaq dove capitalizza 102 miliardi di dollari. Su 29 analisti censiti da Business Insider, 23 hanno raccomandazione Buy e sei Neutral.

Il broker Mizuho ha alzato il target price a 350 dollari da 325 (confermato Buy), JP Morgan ha alzato il target a 380 dollari da 290 (confermato Overweight), Oppenheimer ha alzato il target a 355 dollari da 305 (confermato Outperform).

Il cambiamento più spettacolare di target price è di Nomura: a fronte di un prezzo corrente di Baidu di 298 dollari, ha alzato il target price da 162 dollari a 309 dollari, il tutto confermando la raccomandazione Neutral. Cambiare l’obiettivo di prezzo a 12 mesi del 90% senza cambiare la raccomandazione è un’ammissione implicita di errore da parte dell’analista. Questo è evidente. Bisogna ammettere, però, che stare dietro ai recenti rialzi di Baidu è uno sforzo impegnativo anche per i migliori professionisti della finanza. La Google cinese è salita da inizio anno del 43% e rispetto a un anno fa del 135%.

Dallo sbarco in Borsa avvenuto nel 2005 il trend ha vissuto una fase di forte rialzo sino al 2014, con un massimo in area 250 dollari. Gli anni successivi sono stati caratterizzati da un confuso saliscendi: in quel periodo il titolo ha segnato nel 2018 un massimo a 285 dollari, per poi piombare a un minimo di 89 dollari nel marzo 2020.

I ricavi non derivanti da pubblicità sono saliti del 52%. Il Ceo: “Enormi opportunità”

Nel frattempo il business è cresciuto e la società ha intrapreso la via della diversificazione soprattutto nelle applicazioni dell’AI (Intelligenza artificiale). Nei risultati annunciati mercoledì 17 febbraio spicca la crescita del 52% dei ricavi non derivanti da pubblicità, che comprendono le attività nel cloud e nello sviluppo di tecnologia per la guida autonoma dei veicoli.

Illustrando i conti, il Ceo Robin Li ha detto: “L’inizio del 2021 ci vede ben posizionati come società leader nell’AI. Le forti radici che abbiamo nell’internet ci permetteranno di sfruttare le enormi opportunità dei servizi cloud, della guida autonoma, del trasporto intelligente e altre ancora”.

Per sviluppare le nuove iniziative Baidu sta investendo e sta assumendo persone. Lo si vede nei conti del quarto trimestre 2020, che registrano un incremento del 29% delle spese generali e amministrative (pari a 788 milioni di dollari) e del 19% delle spese in Ricerca e sviluppo, salite a 880 milioni di dollari.

Il risultato finale del trimestre è un fatturato di 4,6 miliardi di dollari, in crescita del 5% sullo stesso periodo dell’anno precedente e in linea con le attese degli analisti. L’utile è stato di 162 milioni, pari a 3,08 dollari per ADR, il certificato rappresentativo delle azioni quotato al Nasdaq. Gli analisti si aspettavano 2,61 dollari per ADR.

Scelto il manager che guiderà la j–v dell’auto. Il primo modello fra tre anni

Per il primo trimestre del 2021 il management si aspetta una crescita dei ricavi di almeno il 15% sullo stesso periodo dell’anno scorso, con l’obiettivo di posizionarsi fra i 4 miliardi e i 4,4 miliardi di dollari.

Robin Li ha anche detto di avere scelto il manager che guiderà la joint-venture con Geely, il primo produttore cinese di auto. L’iniziativa, annunciata qualche mese fa, ha l’obiettivo di produrre auto elettriche ad alta tecnologia e a guida totalmente autonoma. Baidu è il socio di maggioranza. Il nome che circola nelle indiscrezioni, ma non confermato da Robin Li, è quello di Xia Yiping, ex manager di Fiat Chrysler, di Ford, e fondatore della società di bike-sharing Mobike. L’obiettivo di Baidu è lanciare il primo modello sul mercato fra tre anni.

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