Baidu rivendica il primato dell’AI in Cina: meglio di ChatGPT


I test condotti dalla rivista China Science Daily rivelano una supremazia di Ernie (il bot del gruppo di Pechino) nelle prove in lingua cinese, mentre in inglese ChatGPT è più efficace. Morgan Stanley definisce la società “Best AI in China” e alza target raccomandazione.


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La competizione è con Alibaba

Baidu, la società che gestisce il principale motore di ricerca in Cina, sta guadagnando punti nella gara per diventare il leader dell’intelligenza artificiale nel Paese del Dragone, in diretta competizione con Alibaba. Con un comunicato diffuso martedì 27 giugno, la società ha annunciato che il modello di intelligenza artificiale alla base del suo chatbot Ernie ha superato ChatGPT di OpenAI in diverse aree chiave. Fra i test utilizzati per misurare i due modelli di AI, figurano esami di ammissione all’università ed esami per ottenere la qualifica di avvocato. I test sono stati condotti dalla rivista scientifica China Science Daily. Va segnalato, però, che Ernie ha prevalso nelle prove condotte in lingua cinese, mentre GPT 4 (la versione più aggiornata di ChatGPT) è risultata più efficace nei test in lingua inglese.

Nello specifico, Ernie 3.5 ha superato ChatGPT e GPT 4 in un test in cinese contenente oltre 13.000 domande a scelta multipla riguardanti più di 50 argomenti diversi. Mentre ha ottenuto risultati inferiori al chatbot di Open AI in una serie di prove su materie scientifiche e umanistiche sviluppate da un gruppo di università statunitensi.

L’upgrade di Morgan Stanley

"A soli tre mesi dal rilascio della versione beta di Ernie Bot, il modello linguistico di grandi dimensioni (LLM) di Baidu basato su Ernie 3.0 ed Ernie 3.5 ha ottenuto ampi miglioramenti in termini di efficacia, funzionalità e prestazioni", ha dichiarato in un comunicato Haifeng Wang, Chief technology officer di Baidu. "Questi miglioramenti sono evidenti nella scrittura creativa, nelle domande e risposte, nel ragionamento e nella generazione di codice, oltre che nelle prestazioni di formazione e di inferenza".

L’annuncio di Baidu arriva a una settimana di distanza dall’upgrade di Morgan Stanley, che il 20 giugno scorso ha alzato la raccomandazione sulla “Google cinese” a Overweight (sovrappesare in portafoglio) da Equal Weight e ha innalzato il target price a 190 dollari da 160 dollari. Il motivo della promozione, come si legge nel titolo del report di Morgan Stanley, è che Baidu è “Best AI in China”, cioè ha la migliore tecnologia di intelligenza artificiale in Cina.

Autorizzato il servizio di robotaxi a Shenzhen

L’impegno di Baidu nell’AI ha origini lontane con applicazioni che spaziano dall’attività di search su internet ai trasporti privati. Baidu è il primo gestore in Cina di un servizio di robotaxi senza conducente e 10 giorni fa ha ottenuto dalle autorità di regolamentazione la licenza per offrire servizi di ride-hailing (noleggio di auto privata) senza conducente a Shenzhen. La sua flotta di robotaxi con il marchio Apollo Go sarà autorizzata a operare su un'area di 188 chilometri quadrati nel polo tecnologico meridionale della Cina, Shenzhen, che diventa così la quarta città in cui operano le auto senza conducente dell'azienda. Baidu punta a mettere in servizio altri 200 robotaxi completamente privi di conducente entro quest'anno.

Dal minimo di ottobre il titolo ha recuperato il 78%

Quotata al Nasdaq (oltre che a Hong Kong), Baidu gode di un’ottima copertura da parte degli analisti con 32 raccomandazioni di acquisto (Buy o Outperform) su 37 esperti che seguono il titolo. La media dei target price è 175 dollari, il 26% in più dell’attuale quotazione. Come tutti i gruppi cinesi della tecnologia, Baidu ha alle spalle due anni di difficile confronto con il governo di Pechino, che ha varato una serie di provvedimenti per limitare il potere dei colossi della web economy. Inoltre le chiusure anti-Covid hanno fortemente ridimensionato il business della pubblicità digitale, che rappresenta il 65% delle entrate della società. 

L’azione, che oggi vale 139 dollari, nel febbraio 2021 aveva segnato il massimo storico a 340 dollari. La drammatica discesa da quel picco si è conclusa nell’ottobre scorso a un minimo di 78 dollari. Da allora ha segnato un rialzo del 78%.

Il consensus degli analisti si aspetta che nel 2023 i ricavi di Baidu salgano dell’11% a 19 miliardi di dollari, con utile triplicato a 2,6 miliardi di dollari. Il margine operativo dovrebbe migliorare dal 12,9% del 2022 al 15%, un livello ancora lontano dal 20% del 2020.

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