Balzo di Saipem dopo la trimestrale migliore delle attese


Il gruppo ha visto crescere del 20% i suoi ricavi, mentre prosegue come da programma il processo di rafforzamento del capitale che ha visto i due principali soci, Eni e CDP, versare 646 milioni.


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Saipem in rally

Apertura positiva per Saipem a Piazza Affari, dopo la diffusione dei dati relativi alla prima trimestrale 2022 arrivata prima dell’apertura della borsa di Milano.

Le azioni del gruppo arrivano a guadagnare oltre il 10% dopo circa un’ora di contrattazioni, toccando un massimo di 1,24 euro e tornando così ai livelli lasciati nei primi giorni di febbraio.

Inoltre, il rally odierno permette al titolo Saipem di portare a +16% il guadagno dell’ultimo mese, allontanandosi nettamente da quota 1,07 euro toccata lo scorso 21 marzo.

La trimestrale

I primi tre mesi di Saipem si sono chiusi con una crescita del 20% dei ricavi, arrivati a 1,94 miliardi di euro grazie a “E&C offshore e a due segmenti drilling”, spiega la società.

Balzo dell’80% per l’Ebita a 132 milioni (73 milioni precedenti) e per l’Ebit, arrivato a 1 milione (da -49 milioni), mentre la perdita netta è scesa a 98 milioni (da -120 milioni).

Il debito netto post IFRS-16 è in miglioramento a 1,25 miliardi di euro (1,541 miliardi al 31 dicembre 2021), “grazie ai primi interventi dei soci di riferimento nel contesto della manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario”.

Inoltre, l’acquisizione di nuovi ordini si attesta a 2,35 miliardi dal precedente dato di 1,59 miliardi, mentre il portafoglio ordini residui si attesta a 22,179 miliardi dai 22733 al 31 dicembre 2021, ma aumenta a 23,934 miliardi includendo gli ordini delle società non consolidate.

La manovra di rafforzamento

Il miglioramento del debito è stato ottenuto grazie all’intervento dei soci di riferimento Eni e Cassa Depositi e Prestiti (CDP), i quali hanno versato a fine marzo 646 milioni di euro per il futuro aumento di capitale.

“La manovra di rafforzamento patrimoniale e finanziario del gruppo prosegue in linea con le tempistiche pianificate”, informano dalla società.

L’operazione è stata sottoscritta con un pool di otto banche italiane ed internazionali, la liquidity facility, garantita da Eni per 855 milioni di euro, erogata per 680 milioni.

Il 17 maggio 2022 si terrà l'assemblea straordinaria che sarà chiamata a deliberare la riduzione del capitale sociale per perdite attraverso la diminuzione del numero di azioni ordinarie con il raggruppamento delle stesse nel rapporto di 21 azioni ordinarie per ogni 100 e l'attribuzione al cda delle deleghe per l'aumento di capitale in opzione da 2 miliardi.

L’attività in Russia

Il gruppo ha ribadito di continuare ad operare in Russia “nel pieno rispetto delle disposizioni in materia di sanzioni internazionali”, proseguendo il monitoraggio dell’evolversi della situazione “per valutarne gli impatti”, attivando le opportune clausole contrattuali a protezione dei suoi diritti e interessi”.

Nel paese il backlog complessivo di lavori al 31 marzo scorso è pari a 1,777 miliardi, di cui 217 milioni di euro per progetti inclusi nel campo di consolidamento di Saipem.

Le previsioni per il 2022

I risultati comunicati non contengono elementi “che possano modificare i target economico-finanziari comunicati al mercato lo scorso 25 marzo 2022”, spiegano da Saipem.

Tra le previsioni, nel piano 2022-2025 è prevista una crescita dei ricavi con CAGR pari al 15% al 2025, con elevata visibilità sul fatturato 2022 per effetto del backlog.

I costi di struttura sono visti in calo di 150 milioni e di oltre 300 milioni a regime nel 2024, partendo dalla baseline di costi del 2021.

L’Ebitda adjusted è visto oltre 0,5 miliardi di euro nel 2022 e di sopra il miliardo nel 2025, mentre il margine dell’Ebitda adjusted sui ricavi dovrebbe arrivare a doppia cifra fin dal 2024.

La view degli analisti

Le attese degli esperti di WebSim “erano per ricavi di 2,025 miliardi, di un Ebitda adjusted a 115 milioni e un risultato netto di -99 milioni, mentre il debito netto era visto a 2,085 miliardi e il backlog a 23,951 miliardi”.

“Nel complesso si tratta di un set di risultati migliori delle attese”, sottolineano dalla sim, la quale mantiene la raccomandazione ‘poco interessante’ sul titolo, con target price a 0,80 euro.

Stesso prezzo obiettivo per gli analisti di Jefferies, i quali confermano la loro raccomandazione ‘underperform’ su Saipem.

Questi esperti evidenziano come i conti del primo trimestre abbiano mostrato “alcuni segni di normalità”, con un “Ebitda adjusted positivo e oltre le attese grazie al miglioramento dell'Offshore”.

D’altro canto, dai conti si evidenzia “un certo rallentamento complessivo del settore”, anche se si aggiunge per il gruppo “l'incidente relativo alla gru della Saipem 7000 (la società prevede che la nave possa tornare a essere operativa a partire dal mese di giugno, anche se con un utilizzo parziale della capacità di sollevamento)”, concludono dal broker.

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