Balzo Fincantieri: focus ancora sull’underwater

Gli analisti apprezzano la maggiore esposizione dell’azienda alla divisione sottomarini che nel 2027 è vista raddoppiare il suo peso sul totale del gruppo.
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Acquisti su Fincantieri
Fincantieri protagonista alla Borsa di Milano di questa mattina, seguendo la scia della scorsa settimana quando aveva guadagnato circa il 30%.
Oggi il titolo della società aggiunge un altro 5% dopo circa due ore di scambi, toccando un massimo di 15,68 euro, in un contesto positivo per Piazza Affari (FTSE MIB +1,30%).
Da inizio anno la crescita per le azioni Fincantieri si portano così al 125% considerando i 6,93 euro di inizio gennaio.
L’importanza dell’underwater
La settimana scorsa Fincantieri era finita al centro dell’attenzione grazie ai nuovi target della divisione subacquea (Underwater), pari a 820 milioni di ricavi nel 2027, raddoppiandone il peso sul totale del gruppo dal 4% attuale all'8%.
EQUITA ha alzato il target price a 14,4 da 11,4 euro con rating hold sulla base di un miglioramento delle stime di Ebitda e di utile netto di qui al 2027. A fronte di un probabile maggior contributo della divisione underwater, la sim ha aggiornato al rialzo le stime di Ebitda 2025/2027 del 3% e vede l'utile netto adjusted in crescita del 16% nel 2025, del 13% nel 2026 e dell'11% nel 2027.
"Apprezziamo il fatto che la maggiore esposizione di Fincantieri a questo segmento derivi da una scelta strategica chiara, presa ben prima che il comparto underwater/difesa diventasse un focus di mercato", spiegano dalla sim, citando l'attenzione del gruppo per la riduzione della leva finanziaria, anche se “sono aspetti già riflessi nell'attuale valutazione di mercato”.
I catalizzatori nel medio-lungo termine secondo Intermonte
“Riteniamo che l'obiettivo sia quello di posizionarsi come leader nella trasformazione della tecnologia subacquea europea, offrendo soluzioni integrate in un ampio spettro di applicazioni, tra cui la difesa, la sicurezza delle infrastrutture, l'energia offshore, l'acquacoltura e l'estrazione sottomarina”, spiegano gli analisti di WebSim Intermonte (rating neutral e target price a 13,8 euro), che ribadiscono come le opportunità nel segmento della subacquea siano uno dei principali catalizzatori di medio-lungo termine per l'equity story di Fincantieri, “soprattutto alla luce del suo posizionamento favorevole in un mercato che rappresenta già un game-changer per la sicurezza nazionale, la generazione di energia, l'osservazione ambientale e le comunicazioni sottomarine”.
Il riposizionamento del business model
Fincantieri “sta velocemente riposizionando il suo business model verso il settore difesa e il management si sta sempre più focalizzando sulla riduzione della leva finanziaria”, secondo EQUITA.
Questa scelta è confermata dallo stesso amministratore delegato del gruppo, Pierroberto Folgiero, che, parlando durante un'intervista al Financial Times, ha ribadito la sua idea riguardo la necessità di un aumento delle capacità di difesa sottomarina europea a fronte di crescenti minacce. Nel farlo, ha ricordato come i paesi europei, se spenderanno di più per la difesa, dovrebbero decidere anche di spendere meglio, in particolare nello sviluppo di piattaforme comuni. “Il Mediterraneo è sempre stato pattugliato da sottomarini russi e americani, ora spetta a noi europei assumerci la responsabilita' della difesa sottomarina”, ha detto il manager.
Il gruppo prevede che il mercato globale della subaquea crescerà di 50 miliardi all'anno nei prossimi decenni e, secondo, Folgiero, la minaccia di attacchi a cavi sottomarini e altre infrastrutture marine critiche probabilmente aumenterà, mentre la domanda di tecnologia e infrastrutture in grado di prevenire o minimizzare l'impatto degli attacchi incrementerà significativamente.
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