Balzo Mps dopo la conferma sulla continuità aziendale

Sembra convincere il mercato la rassicurazione arrivata questa mattina da Monte dei Paschi di Siena, comunicazione resta dall’istituto in ottemperanza alle richieste dalla Consob.

Le azioni Mps iniziano il 2023 con un balzo di oltre il 7% dopo un’ora di contrattazioni e tornando a 2,0665 euro, livello lasciato lo scorso 22 dicembre.

Il bilancio del 2022 si era chiuso in forte negativo per il titolo dell’istituto senese, con un crollo dell’89% di metà ottobre arrivato soprattutto a seguito della ricapitalizzazione da 2,5 miliardi di euro.

Proprio la “positiva” conclusione dell’operazione di aumento di capitale, spiegava la banca nella nota di questa mattina, ha permesso a Mps di superare i dubbi “significativi” sulla sua continuità aziendale dichiarati nelle rendicontazioni precedenti il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, segnando una "svolta" nella gestione della banca.

L’operazione si era chiusa con adesioni pari al 96,3% e un inoptato di 93 milioni di euro e le fondazioni hanno versato in Mps un centinaio di milioni, portando gli enti ad una complessiva del 3% con la Fondazione Mps (ex socio di maggioranza di Siena) allo 0,4% dopo un investimento da 10 milioni. Resta al 64% la quota del Tesoro.

All’operazione si aggiunge “la realizzazione di importanti azioni previste nel Piano Industriale 2022-2026”, aggiungono da Siena, come i 4.125 esuberi e l’avvio del processo di ristrutturazione compreso nello stesso piano.

A questo punto, le prossime tappe del risanamento della banca prevedono l’integrazione del consorzio operativo e delle controllate Mps Capital Services e di Mps Leasing & Factoring.

Sempre dal ‘fronte futuro’ di Mps, la scorsa settimana la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha definito “abbastanza solida” la ristrutturazione e ha aggiunto di essere impegnata a lavorare per assicurare “un’uscita ordinata dello Stato e per creare le condizioni per cui in Italia ci siano più poli bancari”