Balzo OVS dopo la conferma della guidance 2021


Il gruppo attivo nel settore dell’abbigliamento ha diffuso i dati preliminari relativi al 2021, confermando le precedenti attese sui risultati nonostante quello che si prefigura come un anno caratterizzato da incertezze a causa del perdurare della crisi da Covid 19.


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OVS in evidenza

Piovono acquisti a Piazza Affari su OVS dopo la diffusione di alcuni dati preliminari relativi al 2021 del gruppo proprietario di importanti marchi del settore dell’abbigliamento quali la stessa OVS, Upim, PIOMBO e Stefanel.

Le azioni della società arrivano a guadagnare oltre il 6% dopo poco più di un’ora di contrattazioni, con un massimo toccato a 2,61 euro, e confermando la strategia Long suggerita da OraFinanza.

I dati preliminari sul 2021

Prima dell’apertura dei mercati di oggi, la società ha annunciato di attendersi vendite nette superiori alle attese per l’esercizio chiuso al 31 gennaio 2022.

Nel dettaglio, le vendite sono tornate ai livelli pre-pandemici del 2019, con 1,36 miliardi di euro e una crescita del 34,6% rispetto al 2020.

Il quarto trimestre ha visto le vendite nette arrivare a 380 milioni di euro grazie ad una crescita pari al 35% se paragonate al 2020 e in linea con la situazione pre-pandemica.

Una delle spinte maggiori al ritorno al 2019 di OVS è arrivata dal canale e-commerce, cresciuto del 100% rispetto a due anni fa, oltre ad aumentare del 23% se paragonato con il 2020.

L’indebitamento finanziario netto rettificato al 31 gennaio 2022 è stato pari a 198 milioni di euro, risultando in netto miglioramento sia rispetto alle previsioni che alla fine dello stesso periodo del 2021.

Infine, il flusso di cassa operativo, escludendo i proventi derivanti dall’aumento di capitale, ha superato i 120 milioni di euro.

Dopo aver sottolineato il carattere preliminare di questi dati, la società ha informato che i dati annuali completi saranno approvati dal consiglio di amministrazione convocato per il prossimo 21 aprile 2022.

Risultati “soddisfacenti”

Nel commentare i dati, l’amministratore delegato del gruppo, Stefano Beraldo, ha parlato di risultati di vendita “soddisfacenti”, sottolineando come la società sia tornata “nel complesso sul livello del 2019 pur in presenza di un impatto negativo derivante dall’inatteso lockdown che ha inciso nel primo trimestre e dall'aggravarsi dei contagi nelle ultime settimane dell'anno”.

La società ha incrementato la sua quota di mercato “con una crescita superiore a quella di tutti i maggiori player, inclusi gli specialisti online, operanti nel mercato dell'abbigliamento in Italia” grazie “alle azioni commerciali e di prodotto attivate nel 2021”.

La conferma della guidance

Visti “l'andamento delle vendite, accompagnato da un primo margine solido, e l'efficace gestione della struttura dei costi”, Beraldo conferma “l’indicazione del risultato di Ebitda per l’anno 2021 nella parte alta delle stime fornite al mercato il 15 dicembre 2021”.

Nel dettaglio, la società prevedeva per l’intero anno fiscale 2021 vendite nette comprese in un range tra 1,33 e 1,35 miliardi di euro, in crescita rispetto a 1,30/1,32 miliardi comunicati in occasione dei risultati semestrali.

L’Ebita rettificato era atteso tra 135 e 145 milioni, anche questo in crescita rispetto agli 120/135 milioni precedentemente comunicati.

Infine, la generazione di cassa escludendo la liquidità derivante dall’aumento di capitale, è attesa in un range compreso tra gli €100/110 milioni, in aumento rispetto agli €65/€80 milioni comunicati con i risultati relativi alla semestrale, grazie alla quale la posizione finanziaria netta rettificata al 31 gennaio 2022 si attesterebbe in un range compreso tra €220/€210 milioni.

Un 2022 caratterizzato da incertezze

La società si attende un 2022 ancora “caratterizzato da incertezze sia sul fronte dell'emergenza sanitaria che sul fronte delle tensioni sui costi”.

Nonostante questo, Beraldo ritiene l’azienda “ben posizionata per accogliere quei clienti che, a fronte di quello che riteniamo sarà una generale tendenza al rialzo dei prezzi, vorranno trovare in noi la miglior combinazione di qualità, prezzo corretto, moda e sostenibilità”.

“Stiamo impostando le attività del 2022 nella consapevolezza che le azioni di continuo miglioramento del prodotto e di rinnovamento della rete, quelle sul fronte della digitalizzazione dei processi e dell'ecommerce, le sinergie di sourcing che possiamo ancora ottenere e le attività di contenimento costi poste in essere negli anni del Covid, ci potranno consentire una adeguata redditività e generazione di cassa”, conclude il manager.

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