Balzo per oro e petrolio dopo l’attacco israeliano all’Iran

Balzo per oro e petrolio dopo l’attacco israeliano all’Iran

L’escalation militare sostiene la domanda di beni rifugio e diffonde preoccupazioni per la produzione di greggio nell’area del Medio Oriente.

Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


L’impatto dell’escalation sui mercati

Mercati scossi questa mattina dall’attacco sferrato da Israele nel corso della notte contro i siti nucleari dell’Iran. Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha confermato l’inizio di un’operazione militare contro l’Iran che potrebbe non avere una durata breve ma durerà “tutti i giorni necessari”. Secondo l’agenzia Irna, il leader iraniano Ali Khamenei ha promesso un contrattacco, ribadendo che Israele “subirà una dura punizione”.

Sull’azionario i primi a reagire erano stati i listini asiatici, con Tokyo che lasciava sul terreno oltre l’1%, mentre l’apertura delle borse europee vede in rosso i principali indici: FTSE MIB a -1,30%, Dax -1%, Cac 40 -0,80%, Ibex 35 a -1,40% e FTSE 100 a -0,50%.

Il dollaro recupera nei confronti dell’euro e la coppia EUR/USD torna a 1,1541 dopo aver superato quota 1,16. In calo anche il Bitcoin (-2,50%), sceso a 104.900 dollari.

Nuovi record per l’oro

"Il rischio di ritorsioni iraniane, comprese le minacce alle basi statunitensi, aumenta l'incertezza e sostiene i flussi verso i beni rifugio", sottolinea Charu Chanana, stratega di Saxo Capital Markets Pte.

A guadagnare, infatti, è il bene rifugio per eccellenza, ovvero l’oro, salito fino a 3.466 dollari l’oncia, segnando così un nuovo record storico per il future, mentre il prezzo spot si assesta a 3.415 dollari.

“Con i mercati già in ansia e il sentiment di rischio in peggioramento, è probabile che l'oro rimanga richiesto come copertura, non solo contro il rischio di conflitti, ma anche contro un possibile effetto di ricaduta su inflazione e volatilità”, prevede Chanana.

"Nel breve termine, sarà usato come scusa o catalizzatore dagli investitori per realizzare qualche profitto dopo un fortissimo ritorno degli asset rischiosi", prevede Vincent Mortier, Chief Investment Officer di Amundi SA. "La reazione dei prezzi dei beni rifugio storici è stata minima. Riteniamo che gli eventi di ieri sera rimarranno circoscritti e non degenereranno in qualcosa di più globale”, aggiunge l’esperto.

Il nuovo balzo segue la crescita dei prezzi dell’oro degli ultimi giorni, arrivato a seguito della debolezza dell’inflazione e dei dati sull’occupazione negli Stati Uniti che hanno sostenuto le previsioni su possibili tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve entro la fine del 2025.

L'oro ha registrato un rialzo del 30% quest'anno, con gli investitori che cercano sempre più sicurezza in questo bene rifugio a causa delle preoccupazioni per le aggressive politiche commerciali del presidente Donald Trump e per le tensioni geopolitiche, anche in Ucraina, a cui si aggiunge anche la forte domanda da parte delle banche centrali e degli istituti sovrani.

Balzo del petrolio

I timori per il blocco dello Stretto di Hormuz, dove transitano quotidianamente non meno di 20 milioni di barili sulle petroliere, spingono in alto i prezzi del petrolio: il Brent supera quota 78 dollari, per poi tornare a 75 dollari, mentre il greggio WTI si porta a 77,58 dollari, per poi ritracciare a 72 dollari.

Lo stretto era già stato sotto blocco in passato, con il passaggio delle navi fermato da attacchi iraniani alle navi, mentre gli Stati Uniti hanno ammesso di aver saputo dell’attacco imminente mentre stanno negoziando un accordo sul nucleare per evitare che la Repubblica Islamica lo usi per scopi bellici.

Tra i rischi c’è anche la possibilità che la guerra si allarghi al resto del Medio Oriente, coinvolgendo altre potenze petrolifere come l’Arabia Saudita, andando ad incidere sulla produzione di greggio.

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Leggi la nostra guida sugli ETF

Bond a 20 anni in sterline

Ogni anno cumula cedole del 10%. Richiamabile dal secondo anno.

Chi siamo

Orafinanza.it è il sito d'informazione e approfondimento nel mondo della finanza. Una redazione di giornalisti e analisti finanziari propone quotidianamente idee e approfondimenti per accompagnarti nei tuoi investimenti.

Approfondimenti, guide e tutorial ti renderanno un esperto nel settore della finanza permettendoti di gestire al meglio i tuoi investimenti.

Maggiori Informazioni


Feed Rss

Dubbi o domande?

Scrivici un messaggio e ti risponderemo il prima possibile.




Orafinanza.it
è un progetto di Fucina del Tag srl


V.le Monza, 259
20126 Milano
P.IVA 12077140965


Note legali
Privacy
Cookie Policy
Dichiarazione Accessibilità

OraFinanza.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Autorizzazione del Tribunale di Milano N. 50 del 07/04/2022

La redazione di OraFinanza.it