Banca Generali in rosso dopo i dati (positivi) del primo trimestre


La banca ha registrato un utile netto di 135,4 milioni (+71% rispetto a marzo 2020) e meglio delle attese degli analisti. Le masse totali si attestano a 77,5 miliardi (+19%). «Il 2021 è partito molto bene, con un’ulteriore accelerazione nell'interesse per la nostra industria», ha detto il ceo e dg Mossa. Nonostante numeri superiori alle attese il titolo cede il 2,65% a fine mattinata.


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Utile netto +71% rispetto allo stesso periodo 2020

A fine mattinata Banca Generali scivola a -2,65% a 31,99 euro, dopo aver avviato le contrattazioni poco sopra la parità, in seguito alla diffusione dei risultati a marzo 2021. Questo nonostante il primo trimestre si sia chiuso con un utile netto superiore alle attese di 135.4 milioni di euro, +71% rispetto allo stesso periodo del 2020 e meglio delle attese degli analisti, per effetto di minori costi e maggiori introiti da commissioni. L’Utile operativo si attesta invece 184 milioni contro i 164 milioni attesi. Nello specifico i risultati vedono:

  • Masse totali a 77,5 miliardi (+19%);
  • masse in consulenza evoluta fino al 30 aprile a 6,6 miliardi (+37%);
  • un Common Equity Tier 1 ratio al netto dell’accantonamento per il dividendo a 16,2%;
  • Total Capital Ratio al 17,5%.
  • Commissioni ricorrenti (commissioni di gestione + commissioni bancarie) pari a 221 milioni Commissioni di performance hanno raggiunto la cifra record di 111 milioni,
  • mentre i ricavi da trading/dividendi sono risultati 2, milioni.
  • Costi complessivamente inferiori alle attese a 56 milioni rispetto alle attese di 69 milioni.

«Il 2021 è partito molto bene, con un'ulteriore accelerazione nell'interesse per la nostra industria», ha commentato l'amministratore delegato e direttore generale Gian Maria Mossa.

Outlook positivo per i prossimi mesi

«L’obiettivo del piano aziendale triennale, di rafforzarci nel private banking, è già stato raggiunto – ha commentato Mossa nel corso della call con gli analisti –. Ora continueremo a puntare sul private e ad espanderci nel segmento dei clienti affluent». Secondo il manager la banca sta «già pensando al nuovo Piano industriale». Da un lato «consolideremo la clientela private e proseguiremo nella diversificazione degli asset mentre dall’altro espanderemo il nostro business verso nuovi target di clientela. Siamo fiduciosi di raggiungere i target prefissati: non solo espanderemo la nostra base clienti nei prossimi tre anni ma lavoreremo per offrire prodotti, servizi e piattaforme digitali per i clienti affluent», ha concluso.

«L’afflusso di nuovi clienti e consulenti nelle fila della società ha segnato una decisa accelerazione nel 1Q e il trend si conferma anche nelle prime settimane del 2Q», segnala Equita Sim, che conferma rating Hold con Target Price 32,7 euro. «I segnali di accelerazione della ripresa stanno riportando l’attenzione dei clienti, dal parcheggio nella liquidità e dagli strumenti più difensivi, a quelli maggiormente in grado di beneficiare della ripartenza. Ci aspettiamo che il set di risultati abbia dei risvolti positivi per il titolo», concludono gli analisti.

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