Banche europee ancora in crescita nel 2026 secondo JP Morgan

Per la banca statunitense il miglioramento dell'economia, insieme a tassi, inflazione e disoccupazione stabili, la crescita degli utili e i riacquisti di azioni proprie sostengono le prospettive degli istituti del Vecchio Continente.
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Focus di JP Morgan sulle banche europee
Un ambiente “perfetto” guidato da una solida macroeconomia e da forti fondamentali bottom-up. È quello nel quale operano le banche europee secondo gli analisti di JP Morgan, che potrebbero proseguire il rally di cui sono state protagoniste di questi mesi.
Gli istituti di credito europei sono destinati a registrare il loro 13° rialzo trimestrale consecutivo e rappresentano il settore con le migliori performance della regione quest'anno, con l'indice Stoxx 600 Banks in rialzo del 55% rispetto al 13% del benchmark più ampio.
Le azioni bancarie europee sono ancora scambiate con uno sconto del 33% rispetto ad altri settori e sono posizionate per ulteriori guadagni, sottolineano gli analisti. Gli istituti di credito vantano una solida posizione patrimoniale e aspettative di crescita degli utili di circa il 6% all'anno dal 2025 al 2027.
Le valutazioni sono già state rivalutate a 8,9 volte gli utili, ma gli analisti del broker statunitense vedono un ulteriore rialzo: del 12% nel prossimo anno e potenzialmente del 25% nel lungo termine, grazie alla riduzione del costo del capitale.
I titoli preferiti
"Entriamo nel 2026 con una visione positiva, continua e riconfermata, sulle banche europee", hanno scritto in una nota gli analisti guidati da Kian Abouhossein, citando un miglioramento dell'economia, insieme a tassi, inflazione e disoccupazione stabili. Anche la crescita degli utili e i riacquisti di azioni proprie sostengono le prospettive, hanno affermato.
Tra le top pick figurano Barclays, NatWest, Deutsche Bank e Société Générale, mentre Caixabank, StanChart ed Erste sono nuove aggiunte al portafoglio.
Rispetto agli Stati Uniti, JP M preferisce l'Europa, citando uno sconto di valutazione ancora elevato e forti riserve di capitale. Ma attenzione ai rischi potenziali, come i tassi più bassi, la crescita più debole e la concorrenza a lungo termine della finanza digitale.
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