Banche europee, il 2026 sarà l'anno della crescita secondo Deutsche Bank

Il 2026 potrebbe segnare una svolta per le banche europee grazie al ritorno della crescita, alla ripresa del margine di interesse e a una redditività che si mantiene ai massimi degli ultimi anni. Le prospettive delineate dagli esperti di Deutsche Bank mostrano un settore rafforzato, capace di affrontare la nuova fase dei mercati con basi più solide rispetto al passato.
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Il ritorno della crescita per le banche in Europa
La fase che si apre nel 2026 viene descritta dagli analisti di Deutsche Bank come un momento in cui la crescita torna a rappresentare la leva decisiva per la performance del settore bancario. Il miglioramento della redditività negli ultimi anni ha sostenuto una progressiva rivalutazione dei titoli bancari e la banca tedesca sottolinea che questo trend sta avendo effetti duraturi sulle valutazioni. La solidità dei risultati, misurata in un ROTE superiore al 14%, ha permesso al comparto di migliorare il proprio posizionamento agli occhi degli investitori e di recuperare la distanza rispetto ai picchi storici.
Secondo Deutsche Bank, la spinta più rilevante nel nuovo esercizio arriverà da una combinazione di stabilizzazione dei margini e accelerazione dei volumi erogati, soprattutto nei mercati che più hanno sofferto negli ultimi anni. Le banche, che per lungo tempo hanno visto nel margine di interesse un elemento incerto e variabile, tornano invece a beneficiare di un contesto in cui prezzi, volumi e curva dei rendimenti stanno convergendo in modo positivo. Il grafico sottostante sintetizza questa dinamica osservando come la redditività attesa diventi un fattore di traino per l’intero settore.
Il margine di interesse torna a sostenere i ricavi
La normalizzazione delle politiche monetarie è il punto di svolta evidenziato da Deutsche Bank. La banca tedesca rileva come la gran parte degli istituti abbia già toccato il minimo del margine di interesse, con una progressiva ripresa già evidente nel terzo trimestre 2025. I tassi europei, ormai vicini a una fase di stabilizzazione, permettono una gestione più prevedibile sia dei costi sia dei ricavi, mentre l’ulteriore steepening delle curve in Germania e Regno Unito rafforza il contributo dei portafogli strutturali.
Deutsche Bank sottolinea inoltre che la crescita dei depositi prosegue a ritmi solidi e questo consente alle banche di ampliare progressivamente i propri strumenti di copertura. L’effetto combinato di maggiore visibilità sugli spread attivi e di un costo della raccolta più stabile porta Deutsche Bank a prevedere una crescita del margine di interesse superiore al 3% nel 2026, con prospettive simili anche per il 2027.
Il grafico qui sotto mostra come il ciclo dei tagli sia prossimo alla conclusione, sostenendo ulteriormente i margini.
La spinta delle commissioni e dell’investment banking
La ripresa dei ricavi non si limiterà al margine di interesse. Deutsche Bank evidenzia come il 2025 abbia registrato una performance molto positiva del comparto commissionale, sostenuto da una maggiore attività dei clienti, dal miglioramento dei mercati e dall’aumento delle masse gestite. Il report osserva che il 2026 potrebbe beneficiare di elementi sia ciclici sia strutturali, con piattaforme di wealth e asset management in grado di intercettare nuovi flussi e prodotti a più alto margine.
Nel corporate finance, Deutsche Bank rileva un crescente ottimismo da parte dei gruppi bancari grazie a pipeline più ricche e a un clima societario meno prudente, dopo mesi caratterizzati da incertezza macroeconomica. La domanda di capitali e la maggiore attività sul mercato azionario e obbligazionario potrebbero rafforzare ulteriormente il contributo delle commissioni.
Il grafico sottostante rappresenta chiaramente questa tendenza.
Una stagione favorevole per il risiko bancario
Il report dedica grande attenzione all’attività di fusione e acquisizione (M&A), considerata una componente essenziale della strategia di crescita. Deutsche Bank sottolinea che la ricerca di nuovi segmenti redditizi, in particolare nel wealth management, nell’asset management e nelle assicurazioni, sta spingendo le banche europee verso operazioni mirate a rafforzare le cosiddette product factories. Le acquisizioni domestiche restano le più semplici in termini di integrazione, mentre le operazioni cross border, pur più complesse, tornano ad aumentare grazie a un quadro regolamentare più stabile.
Secondo Deutsche Bank, il 2026 potrebbe rappresentare un punto di svolta per la costruzione di gruppi bancari con modelli più diversificati e meno dipendenti dal margine di interesse.
Il grafico qui sotto evidenzia il premio in termini di valutazione riconosciuto alle banche più forti sul fronte commissionale.
Qualità del credito e rischi limitati
La situazione del credito continua a presentarsi favorevole. Deutsche Bank sottolinea che i livelli di deterioramento rimangono contenuti e che gli aumenti osservati in alcuni Paesi del Nord Europa partono comunque da basi molto basse. L’andamento macro atteso per il 2026, insieme a una politica monetaria più accomodante, dovrebbe ridurre ulteriormente i rischi di deterioramento, mentre gli strumenti di trasferimento del rischio adottati da molte banche offrono un margine aggiuntivo di protezione.
Il grafico sottostante mostra come il costo del rischio rimanga su livelli normali e senza segnali di stress sistemico. Per Deutsche Bank, la resilienza osservata nel 2024 e nel 2025 indica un settore che ha imparato a gestire meglio i rischi rispetto al passato.
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