Banche, riparte il risiko. Bper e Bpm osservate speciali

25/05/2021 10:00
Banche, riparte il risiko. Bper e Bpm osservate speciali

Resta alta l’attenzione del mercato sui possibili merger nello scacchiere bancario italiano. Oggi Bper e Bpm si confermano le osservate speciali. La banca modenese corre in Borsa con un guadagno del 4,42% a fine mattinata, seguita dalle altre due protagoniste delle mire degli investitori: Banco Bpm e Unicredit. A riportare l'attenzione sul risiko bancario i report degli analisti alla luce del Decreto Sostegni bis. Oggi Piazza Meda ratificherà la cessione di 1,5 miliardi di Npl, nell’ambito del “Progetto Rockets”, a Fonspa.

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Il mercato non molla la presa sulle banche più appetibili di Piazza Affari

Bper Banca e Banco Bpm continuano così a tenere sotto scacco l’attenzione degli investitori concentrati sulle possibilità di un risiko bancario. Anche Unicredit, spinta dalla disponibilità all’apertura a nuove aggregazioni dimostrata dal board di recente elezione, fa da gregaria lungo la salita dell’indice Ftse Mib.

Intorno alle 11,30 Bper si porta in rialzo del 4,42% a 2,17 euro, con il rally delle ultime sedute l'istituto modenese si è riportato ai massimi da marzo 2020. Mentre l’istituto di piazza Meda segue con un +1,80% a 2,83 euro e Gae Aulenti guadagna l’1,46% a 10,40 euro.

Gli analisti spingono sull’M&A

A riportare l’attenzione sulle possibilità di un consolidamento del settore bancario italiano il report rilasciato ieri dagli analisti di Keefe, Bruyette & Woods alla luce delle norme contenute nel Decreto Sostegni bis e della conferma degli incentivi fiscali in tema Dta. Gli analisti hanno riacceso un faro su un potenziale merger tra Modena e Milano, indicandolo come la «combinazione perfetta», che porterebbe un aumento dell'utile per azione del 54% anche dopo il pagamento un premio di acquisizione del 40% e un Roi del 7% nel 2022 e del 25% nel 2023 grazie alle sinergie e senza di capitale. In questo modo inoltre banco Bpm potrebbe sfuggire alle mire di Unicredit.

Ieri anche gli analisti di Barclays ieri hanno messo sotto la lente il settore bancario italiano in un incontro con il top management di diversi istituti, tra cui Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mediobanca, Credem e, appunto, Banco Bpm. Gli esperti hanno evidenziato che l'Outlook per il secondo trimestre a livello di conto economico fornito dalle banche è stato «costruttivo, in particolare per le commissioni ma anche per il net interest income». Quanto alla qualità dell’attivo, le banche «tendono a vedere l’estensione della moratoria come un modo per gestire meglio l’esposizione alle aziende e ai settori a rischio a causa del Covid-19, riducendo i possibili picchi di costi del rischio nel prossimo anno». Per Barclays comunque il focus resta sempre sullo scenario M&A e sui possibili modi per sfruttare i benefici della misura del governo sulle attività fiscali differite (Dta).

Bpm, oggi il board ratifica la cessione di 1,5 miliardi di Npl

Intanto oggi il board di Banco Bpm ratificherà la cessione di 1,5 miliardi di Npl, nell’ambito del “Progetto Rockets”, a Fonspa. Secondo il quotidiano Il Messaggero la vendita avverrà a un prezzo superiore al 30% del valore nominale. La cessione dovrebbe spingere il de-risking di Piazza Meda. L’istituto, già lo scorso 6 maggio aveva indicato l’operazione (da finalizzare entro il 30 giugno) come centrale per la riduzione dell’incidenza delle sofferenze sul totale dei crediti lordi (dal 3,1% al 31 marzo 2021 all’1,8% adjusted), portando il totale dei crediti non performing lordi da 8,7 miliardi a 7,2 miliardi adjusted, con un Npe ratio lordo in riduzione dal 7,5% al 6,3% adjusted. L’operazione avverrà sotto forma di cartolarizzazione con la cessione dei crediti a un special purpose vehicle (Spv) che emetterà le notes (senior, mezzanine e junior). L’istituto sta valutando l’opportunità di richiedere la garanzia dello Stato (GACS) sulle senior notes emesse. 

«La cessione permette un ulteriore miglioramento del profilo di rischio della banca, con l’Npe ratio che cala dal 7,5% al 6,3%», sottolinea Equita (rating buy e target price a 2,7 euro).

La performance delle azioni Bami beneficia anche dell’upgrade di ieri da ‘sell’ a ‘neutral’ da parte di Ubs, che ha alzato il target price da 1,95 a 2,65 euro.

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