Banche sotto tiro. Occasione o tentazione?

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Il certificate di Leonteq con Isin CH1186546979 su Banco BPM, Mediobanca e UniCredit passa di mano a 916 euro, stacca premi trimestrali con memoria di 25 euro (10,9% annuo) se nessun sottostante, alle date di valutazione, sarà crollato del 40% dal livello iniziale. Rimborso anticipato a 1.000 euro dai 916 di oggi (9,17% di capital gain) con barriere decrescenti dal 100% all'85% del livello iniziale dopo il primo semestre. Durata 4 anni, barriera di protezione del capitale fino a cali del 40% del peggior sottostante dal livello iniziale. Effetto Target One: con uno dei sottostanti a scadenza sopra il livello iniziale rimborso a 1.000 anche se gli altri due sottostanti sono sotto barriera.


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Due giorni terribili per le banche

Ombre sullo scudo anti-spread e rialzo dei tassi morbido in area Bce, le banche finiscono sotto tiro con cali pesanti. In soli due sedute, Unicredit ha lasciato sul terreno l’11%, Intesa SanPaolo il 12%, Bper il 15%, Mediobanca il 10,44%. Oggi il rendimento del Btp italiano a 10 anni vola sopra il 4% sui massimi dal dicembre 2013.

Movimento esagerato e occasione di acquisto o settore in pericolo e sotto stress?

Gli analisti sono concordi nel dire che l’aumento dei tassi aiuta le banche. Standard&Poor’s, in un uno studio pubblicato settimana scorsa, scriveva che le banche italiane possono trarne vantaggio, al contrario l’aumento farebbe male alle banche svedesi e quelle svizzere.

Gli istituti bancari si finanziano a breve termine e li prestano a lungo, il differenziale dei due tassi costituisce il margine di guadagno. In mezzo c’è anche uno spread, un tasso maggiorato per aumentare i margini e, dagli ultimi commenti dei ceo di casa nostra il rialzo dei tassi è una buona notizia sui conti.

“L'aspettativa di tassi in rialzo, la capacità della banca di gestire i costi con forte attenzione e flessibilità, il massivo deleveraging realizzato - grazie al quale abbiamo raggiunto i livelli più bassi di sempre in termini di stock di crediti deteriorati e NPL ratio - rappresentano il volano per un'ulteriore crescita, anche in un contesto di grande complessità come è quello di fronte a noi", ha affermato Carlo Messina, ceo di Intesa Sanpaolo all’indomani della trimestrale.

Già nel dicembre 2021, Andrea Orcell, numero uno di Unicredit auspicava un aumento dei tassi: 'anche un piccolo rialzo tassi Bce sarebbe molto importante. In Europa da più di 10 anni con tassi negativi'.

Ovviamente c’è sempre un livello spartiacque, quando un rialzo eccessivo dei tassi genera un forte rallentamento dell’economia anche le banche ne soffrono, calano i prestiti e aumentano le sofferenze. Ad oggi le banche italiane hanno indici di patrimonializzazione più elevati che in passato e i tassi partono da livelli davvero bassi.

Una soluzione di investimento

Ora la domanda è se il calo di questi due giorni può essere una buona occasione di acquisto. A nostro avviso in uno scenario come questo è sempre meglio aumentare le protezioni e una soluzione potrebbe esserci.

Nei giorni scorsi siamo andati ad analizzare un certificato emesso da Leonteq che insieme alla scommessa sulle banche aggiungeva una protezione in più, l’effetto Target One o One star.

Il certificate con isin CH1186546979 su Banco BPM, Mediobanca e UniCredit oggi passa di mano ampiamente sotto la pari a 916 euro e stacca premi trimestrali con memoria di 25 euro (10,9% annuo) se nessun titolo sottostante, alle date di valutazione, sarà crollato del 40% dal livello iniziale.

Al di là delle caratteristiche classiche, cedole con effetto memoria, rimborso anticipato a barriere decrescenti dal 100% all'85% del livello iniziale, la sua particolare forza è l’effetto Target one (o one star). Cosa significa?

A scadenza il certificate rimborserà comunque 1.000 euro se uno dei tre sottostanti si troverà sopra il livello iniziale anche se uno o gli altri due sottostanti si troveranno sotto barriera.

Di seguito i livelli di riferimento del prodotto:

A guardare il forte calo dei sottostanti dal livello iniziale è presto spiegato il prezzo sotto la pari del certificato. Da una breve analisi emerge che il prezzo non incorpora linearmente il calo del peggiore dei tre sottostanti, Bpm, per due motivi. Da un lato il certificate non prezza appieno l’aumento della volatilità avvenuto in soli due giorni, dall’altro lato il prodotto offre una forte ancora di salvezza: se uno dei tre sottostanti a scadenza si dovesse trovare sopra il livello inziale, il certificate verrebbe rimborsato a 1.000 euro anche se gli altri due dovessero trovarsi sotto barriera. Questo protegge dal calo delle quotazioni con un sottostante vicino al livello iniziale.

Mediobanca, per tornare al livello iniziale, dovrebbe quotare sotto l’apertura di venerdì. Non stiamo parlando di livelli toccati chissà quanto tempo fa. Mentre le barriere di protezione rimangono ancora solide distanti tra il 27 e il 35% dai livelli di oggi.

La forza dell’opzione target one può fare la differenza.

Noi crediamo che nel medio periodo l’aumento dei tassi aiuterà il sistema bancario ma a questo scenario si aggiunge quello di una ripresa di M&A nel comparto e tutti i tre titoli hanno elevate potenzialità di essere protagoniste.

Banco Popolare Milano farebbe gola a tanti, dal Crédit Agricole che è diventato primo azionista ad aprile con una quota del 9,128% alle voci di un interesse, ancora non sopito, di Unicredit. La banca francese, non è nuova agli ingressi, a piccoli passi, all’interno di una banca per poi prenderne il controllo: per anni ha mantenuto una quota del 5% del Creval per poi lanciare l’Opa.

Anche il salotto “bene” della finanza italiana, Mediobanca, potrebbe presto cambiare assetto, con Leonardo del Vecchio appena sotto la soglia del 20% e Gaetano Caltagirone al 5,5%. Del Vecchio vorrebbe mettere mano a quel pacchetto del 12,8% di Mediobanca in Generali di cui, insieme a Caltagirone controllano il 15%, mentre da tempo si vocifera di un accordo nel wealth management con banca Generali o Banca Mediolanum, voluto anche dallo stesso a.d. di Mediobanca, Alberto Nagel.

Unicredit solo poche settimane fa ha ammesso che le trattative per un matrimonio con Commerzbank sono state congelate a seguito della guerra in Ucraina.

I diversi scenari

Ora la domanda è chiedersi se a 916 euro il certificate di Leonteq può essere interessante? Per chi ha una view positiva sul settore bancario il prodotto ha molto da offrire. La durata è 4 anni e il certificate offre livelli di rimborso anticipato a 1.000 decrescenti partendo dal 100% del livello iniziale alle date di novembre e febbraio per poi calare al 95% il secondo anno di vita, al 90% il terzo e 85% il quarto.

Facciamo due conti con esempi concreti.

  1. In caso di rimborso anticipato, ad esempio, già dalla data di valutazione trimestrale del 27 novembre, il certificate verrebbe ritirato a 1.000 euro. In questo scenario l’investitore porterebbe a casa, 84 euro su 916 euro investite (9,1%) a cui si aggiungerebbe un flusso cedolare annuale di 50 euro su 916, il 5,4% di cedole, in totale il 14,5% in sei mesi circa il 29% annuo.
  2. Se il rimborso anticipato dovesse intervenire più in là nel tempo, il capital gain rimarrebbe invariato 9,1% ma diluito in un arco temporale più ampio ma il flusso cedolare rimarrebbe al 10,9% annuo, perché più passa il tempo più si incassano le cedole.

Se non dovesse mai intervenire il rimborso anticipato durante i quattro anni, a scadenza, alla data di valutazione finale del 25 febbraio 2026, avremmo tre scenari: due positivi e uno negativo.

  1. Con tutti i sottostanti sopra le barriere, rimborso a 1.000 euro per il certificate (capital gain del 9,1%) più il flusso cedolare del 10,9%.
  2. Con un sottostante sopra il livello iniziale e tutti gli altri sotto il livello di barriera, effetto Target One o One Star: rimborso a 1.000 ma il flusso cedolare dipenderà da quando e per quanto tempo il peggiore dei sottostanti si è portato sotto barriera.
  3. Lo scenario negativo lo abbiamo con il peggiore dei sottostanti sotto barriera e nessuno degli altri due sopra il livello iniziale. In questo caso il rimborso rifletterà la performance del peggiore dei sottostanti. Se ad esempio Bpm dovesse aver perso il 45% dal livello iniziale allora il certificate verrebbe rimborsato a 650 euro, dai 916 di oggi. Il conto delle performance dipenderà dalle cedole incassate. In quattro anni le cedole massime incassabili sono pari a 10,9% per quattro, poco più del 43%.
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Idea di investimento
Possibile rendimento del 10% annuo con il certificate one star su Banco BPM, Mediobanca, UniCredit
Sottostanti:
Banco BPMUniCredit S.p.AMediobanca Banca di Credito Finanziario S.p.A
Rendimento p.a.
10%
Cedole
2,5% - €25,00
Memoria
si
Barriera Cedole
60%
ISIN
CH1186546979
Emittente
Leonteq
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