Banco Bmp e Cattolica, divorzio in vista

16/12/2020 11:30

Non lascia margini di manovra la dichiarazione di rottura di Bpm. Cattolica soffre a Piazza Affari dove in apertura di contrattazioni ha sfiorato un negativo del 5%. A seguire da vicino gli esiti della rottura anche Bper (con cui si dovrebbe concretizzare una fusione con l’istituto milanese) e Uniol, principale azionista di Bper.

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Bpm: fine della jv con Cattolica

Ieri sera l’istituto guidato da Giuseppe Castagna ha annunciato la fine della joint venture di Bancassurance con Cattolica. La rottura apre la strada verso una fusione tra Banco Bpm e il Gruppo Bper.

Immediata la reazione dei titoli coinvolti nel divorzio Bpm-Cattolica. Le azioni della banca lombarda dopo un’apertura in rialzo dell’1,4% restano nella parte alta del Ftse Mib e alle 12 segnano un guadagno dello 0,50% passando di mano a 1,82 euro. Sorte opposta per il titolo Cattolica, con un’apertura in rosso del 5%, alle 12 segna ancora il passo con un negativo del 3,8% scambiato a 4,55 euro. Intanto, sempre nel comparto assicurativo Unipol, primo azionista di Bper, si porta in positivo dello 0,96% scambiato a 2,19 euro, mentre la banca guidata da Alessandro Vandelli viaggia poco sotto la parità con -0,10% a 1,476 euro.

Cattolica: opzione di acquisto supponendo cambio di controllo dopo l’acquisizione da parte di Generali

Ieri Banco Bpm ha inviato all’assicurazione una comunicazione formale con cui la informa di voler esercitare il diritto di opzione per l'acquisto delle partecipazioni detenute da Cattolica nelle società Vera Vita e Vera Assicurazioni, pari al 65% del capitale sociale delle stesse. Le due compagnie controllano totalmente Vera Financial e Vera Protezione rispettivamente. La banca spiega la decisione come conseguenza del «cambio di controllo» della compagnia, entrata nell’orbita di Generali. Per Cattolica, però, la giustificazione «è del tutto priva di fondamento, sotto ogni profilo» e si riserva ogni azione a tutela della propria posizione «anche sul piano risarcitorio e reputazionale».

«Tale opzione di acquisto è stata richiesta da Banco Bpm supponendo un asserito cambio di controllo di Cattolica, quale supposta conseguenza dell'acquisizione, da parte di Assicurazioni Generali, del 24,46% del capitale sociale di Cattolica tramite la sottoscrizione dell'aumento di capitale riservato effettuato lo scorso 23 ottobre», scrive Cattolica in una nota diffusa oggi.

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