Banco BPM al lavoro per dismettere 500 milioni di patrimonio immobiliare


Secondo indiscrezioni di stampa, la banca guidata da Castagna starebbe proseguendo con la sua strategia compresa nel piano industriale con l’obiettivo di razionalizzare i propri asset immobiliari per ottenere un beneficio a livello di Cet1 ratio previsto di 15 punti base


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Banco BPM pensa alla dismissione

Gli investimenti immobiliari iniziano a essere troppi nei bilanci delle banche italiane, spingendo così gli istituti a decidere sempre maggiori iniziative con lo scopo di dismettere il patrimonio di case di proprietà.

Tra le tante banche impegnate in quest’operazione ci sarebbe anche Banco BPM, secondo quanto scrive MF, con l’istituto guidato da Giuseppe Castagna pronto a mettere sul mercato un pacchetto di immobili per un valore complessivo intorno i 500 milioni di euro.

Si tratterebbe di asset non strumentali derivanti dall’attività creditizia del gruppo, spiega il quotidiano, per lo più composti da collaterale rimpossessato e starebbe già facendo gola a molti.

A mettere gli occhi sullo stock ci sarebbero Prelios, Gardant e Aquileia Capitali Services, che potrebbero unirsi ai nomi già circolanti da tempo quali Cerberus e Apollo.

La view degli analisti

La vendita degli immobili “sarebbe in linea con la strategia delineata nel piano industriale” della banca, ricordano da WebSim, compresa nell’ambito del capital management.

Al momento di presentare lo scorso novembre il piano industriale, “la banca aveva evidenziato la possibilità di razionalizzare i propri asset immobiliari con un beneficio a livello di Cet1 ratio atteso pari a +15 punti base, grazie ad una riduzione degli RWA di circa 0,7 miliardi di euro”, aggiungono dalla sim, con un focus specifico sugli immobili detenuti per uso investimento.

Da WebSim mantengono la raccomandazione ‘molto interessante’ sul titolo Bami, con target price di 4 euro rispetto agli odierni 2,93 euro (+1%).

Le altre banche

La scelta di liberarsi del patrimonio immobiliare starebbe diventando ‘di moda’ tra gli istituti bancari, viste le scelte effettuate negli ultimi anni da Bper Banca, Mps, Unicredit e Bnl.

Bper starebbe lavorando per trasferire le proprie attività di base a Milano relative al business district di Porta Nuova, in particolare nell’edificio dove attualmente è presente Hsbc (via Mike Bongiorno), oltre alle attività di Bank of New York Mellon.

Il Monte ha dovuto mettere sul mercato una parte importante del proprio portafoglio immobiliare nel corso del 2021, riuscendo a cedere a DeA Capital Real Estate 26 immobili presenti nei centri storici di Roma e Milano e destinati principalmente a uffici.

Unicredit ha già subaffittato la torre B, uno dei tre edifici della sede storica di piazza Gae Aulenti, con l’obiettivo di spostare le attività su altre strutture anche alla luce della razionalizzazione di spazi e metodi di lavoro, necessità arrivata con la pandemia da Covid-19.

Abbandono della storica sede romana di Via Veneto per Bnl, uno degli asset più importanti per la banca, ‘sacrificato’ all’interno del processo di riorganizzazione iniziato diversi anni fa e trasferita sulla Via Tiburtina.

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