Banco Bpm: allineare le tempistiche di jv bancassicurativa con Cattolica e Covea. Con un occhio alla fusione con Bper


Secondo indiscrezioni di stampa Piazza Meda sarebbe al lavoro per allineare un’estensione degli accordi bancassurance con Cattolica e Covea. Intanto l’ad Castagna starebbe discutendo con l’ad di Unipol, Cimbri, per definire la governance di un eventuale gruppo nato dalla fusione con Bper (di cui Unipol è azionista di maggioranza).


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Castagna: siamo pronti a lavorare con tutti (compresa Cattolica)

Allineare le scadenze degli accordi con Cattolica Assicurazioni e di quelli sottoscritti con Covea. È l’opzione legata all’ambito bancassurance a cui starebbe lavorando Banco Bpm secondo un’indiscrezione riportata oggi da Il Sole 24Ore. Nonostante l’esercizio della call option per l’acquisto della quota del 65% detenuta da Cattolica, Piazza Meda sarebbe interessata a evitare uno scontro legale e potrebbe proporre un’estensione dell’accordo di 12 mesi. Stessa indicazione nelle tempistiche “protratte” anche per quanto riguarda il tavolo aperto con Covea (assicurazione legata alla rete ex Bpm): in questo caso gli accordi hanno una scadenza prevista a dicembre 2021.

Il quotidiano di Confindustria riporta come già a inizio febbraio il Ceo di Banco Bpm Giuseppe Castagna avesse confermato di essere al lavoro «con tutti, allo scopo di allineare temporalmente le due opportunità».

In particolare resta da risolvere la delicata situazione con Cattolica (legato all’ingresso di Generali nel capitale sociale la scorsa estate) e la decisione dell’istituto lombardo di riacquistare il 65% della jv nella bancassurance in capo all’assicuratore veronese. Secondo Il Sole la banca starebbe valutando di modificare l’accordo spostando la scadenza al 2022 o, addirittura, al 2023.

Rumor su M&A con Bper

La questione legata alle assicurazioni è centrale per Bpm anche in una prospettiva legata al risiko bancario. Da mesi ormai si discute la possibilità di un matrimonio tra Banco Bpm e Bper, con riflessi anche sul fronte bancassurance. Il primo azionista di Bper è Unipol, con il 18,9% di capitale e, in vista di una potenziale M&A, diventerebbe il “partner naturale” nel settore assicurativo.

Banco Bpm continua a essere al centro dell’attenzione del mercato anche in ottica del consolidamento, con le indiscrezioni che continuano ad accostarla a Bper. Nel caso di questa potenziale aggregazione, i rumor citano Unipol come partner naturale nell’ambito della bancassurance, in quanto primo azionista di Bper con il 18,9% del capitale. Secondo quanto riporta La Stampa sarebbe proprio Unipol a spingere verso un’aggregazione con Piazza Meda. L’ad Carlo Cimbri sarebbe al lavoro con Castagna per definire la futura governance del nuovo gruppo. Mentre sarebbe ancora da definire la posizione futura dell’ad di Bper, Alessandro Vandelli. L’operazione potrebbe partire nel secondo semestre (una volta conclusa l’acquisizione degli sportelli ex Ubi Banca da Bper nell’ambito dell’accordo con Intesa Sanpaolo).

Alle 12 il titolo Banco Bpm cede lo 0,65% a 2,123 euro allineato all’indice settoriale in flessione dell’1,39%. Bper perde l’1,67% a 1,79 euro.

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