Banco BPM anticipa l’acquisizione completa di Bipiemme Vita


L’operazione peserà per 310 milioni di euro ma permetterà un ritorno di 120 milioni derivanti dagli utili, oltre ad avere un effetto positivo sui conti futuri dell’istituto italiano.


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BPM Vita tutta italiana

Banco BPM ancora al centro dell’attenzione dopo l’ultima mossa su Covea. La banca, infatti, ha diffuso ieri la notizia dell’acquisizione della quota dell’81% della joint venture assicurativa Bipiemme Vita dai francesi, accelerando così i tempi per l’internalizzazione del business assicurativo previsto nel piano industriale.

Il prezzo di esercizio della call, spiegava l’istituto guidato da Giuseppe Castagna, corrisponde a circa 310 milioni di euro, basato sul corrispondente livello degli Unrestricted Tier1 di BPM Vita alla fine del primo semestre 2021.

Con questa mossa, Banco BPM anticipa i tempi del pieno acquisto della compagnia, visto il 19% già detenuto, rispetto alla scadenza di fine 2023 prevista dagli accordi con il partner francese rivisti la scorsa estate.

Il closing dell’operazione porterà alla banca, come socio unico, un dividendo straordinario di 120 milioni di euro costituito da riserve di utili a nuovo.

Le conseguenze

Il pieno possesso di Bipiemme Vita dovrebbe avere un effetto positivo di 29 milioni sull’utile del 2023, secondo calcoli della banca, mentre a livello patrimoniale si stima una conseguenza positiva di 5 punti base sul Cet 1, considerando i benefici dell’applicazione del cosiddetto ‘Danish compromise’, di cui la banca ha inoltrato richiesta alla Banca centrale europea.

Inoltre, escludendo tali benefici, l'operazione avrebbe invece un impatto negativo sul coefficiente patrimoniale stimato in -32 punti base.

Infine, con l’acquisizione si permetterà anche “la scalabilità della piattaforma e, in prospettiva, la successiva integrazione di Vera Vita e Vera Assicurazioni attualmente partecipate da Banco BPM al 35”, così come previsto dagli accordi con Cattolica Assicurazioni, spiega la banca.

Accordi che prevedono l’esercizio dell’opzione di acquisto del restante 65% di entrambe le compagnie a partire dal primo gennaio 2023.

L’analisi di Websim

L’acquisto resta in “linea con la strategia comunicata dalla banca in occasione della presentazione del nuovo piano industriale”, sottolineano gli analisti di Websim, i quali ricordano che “il progetto comprende lo sviluppo in-house dell’intero business assicurativo, anche grazie all’atteso esercizio dell’opzione call sul 65% del capitale di Vera Vita e Vera Assicurazioni (2023)”.

Inoltre, “la stampa ha riportato negli scorsi giorni del possibile interesse da parte di AXA di diventare nuovo partner assicurativo” di BPM, aggiungono dalla sim, ipotesi che permette la valorizzazione del business pari a 1,5 miliardi circa.

Alla luce di queste novità, da Websim confermano la raccomandazione ‘molto interessante’ sul titolo Banco BPM, con target price a 3,85 euro.

A Piazza Affari, intanto, la notizia aveva sostenuto le azioni della banca nei primi minuti di contrattazioni, portando il titolo a guadagnare oltre l’1%, per poi ripiegare verso la parità, intorno quota 3 euro.

Crédit Agricole e la quota di JP Morgan

Se nei giorni scorsi Crédit Agricole aveva acquistato il 9,18% del capitale di Banco BPM, in queste ore si sta diffondendo l’indiscrezione che questa quota proveniva da JP Morgan, tradizionale advisor dei francesi in Italia e autrice della prima parte del pacchetto complessivo, mentre Agricole aveva citato “un’operazione con una primaria banca internazionale” nel comunicato di annuncio dell’acquisizione.

L’indiscrezione è stata diffusa da fonti finanziarie, dopo le comunicazioni della Consob sulle partecipazioni rilevanti, datata 4 aprile.

La partecipazione della banca americana era divisa nel 5,266% in mano a JP Morgan Securities Plc, il residuo 0,591% di JP Morgan Securities Llc e lo 0,615% di JP Morgan Se.

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