Banco Bpm attacca UniCredit: “confusione e incertezza”. Ok all’Ops dalla UE

Secondo il Ceo Giuseppe Castagna, Piazza Gae Aulenti starebbe cercando di apparire disponibile al dialogo con il Governo sul golden power ma al tempo stesso avrebbe richiesto l’annullamento delle precisazioni del Mef.

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Castagna contro UniCredit

Dura risposta a UniCredit da parte del Ceo di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, dopo la mossa di ieri della banca milanese con il Tar del Lazio.

Il manager ha attaccato Piazza Gae Aulenti accusandola di doppio gioco. “Abbiamo letto che UniCredit ha ritirato la richiesta di misure cautelari davanti al Tar per consentire un dialogo costruttivo con il Mef” ma “ci risulta, invece, che proprio ieri sera l'offerente ha richiesto al Tar l'annullamento della lettera di precisazioni del Ministero”, dichiarava Castagna, interpellato a margine del roadshow della banca all'Auditorium Bezzi.

“Ancora una volta”, prosegue, “confusione e incertezza che penalizzano i nostri azionisti e il mercato, tutto questo da oltre 6 mesi”.

L'Istituto di credito milanese aveva fatto sapere di aver ricevuto lo scorso 30 maggio dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, in qualità di autorità preposta al controllo del rispetto delle prescrizioni del decreto golden power, "una comunicazione che ha chiarito i termini in cui si svolgeranno le attività di monitoraggio".

UniCredit, si legge in una nota, ha spiegato di "aver preso atto del tenore della risposta fornita dal Mef e in cambio ha ritirato la richiesta di misure provvisorie per consentire un dialogo costruttivo” con lo stesso Ministero, aggiungendo che "mantiene la propria posizione sul merito del golden power, ma ha chiesto che la sentenza del Tar del Lazio sia accelerata per fare definitiva chiarezza".

Di fatto i legali di Orcel, di fronte alla lettera arrivata tre giorni prima dell’udienza al Tar, hanno integrato il loro ricorso contro il decreto del 18 aprile, affermando che, nonostante la lettera del Mef e i suoi toni che vengono letti come più concilianti, l’azione in giudizio rimane immutata.

Nessuna smentita è arrivata da Piazza Gae Aulenti. In ogni caso, concludeva Castagna, “attendiamo la decisione nel merito del 9 luglio da parte del Tar”.

Luce verde UE all’Ops

Ieri, intanto, la Commissione europea ha inviato una lettera a UniCredit contenente la decisione di non avviare un’indagine approfondita sull’Ops su Banco Bpm, pertanto l’offerta è stata autorizzata a partire da ieri ai sensi del regolamento sulle sovvenzioni estere. Il via libera arriva dopo la chiusura dell’esame preliminare, conclusasi positivamente.

La notizia non ha inciso particolarmente sull’andamento odierno delle azioni UniCredit a Piazza Affari, scambiate questa mattina di poco sopra la parità (+0,30%), a 56,74 euro.

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