Banco BPM, concessa l’esclusiva sul business della monetica
L’istituto prosegue nel suo percorso di creazione di un nuovo polo nella moneta automatica già annunciato lo scorso aprile concedendo l’esclusiva a FSI SGR, Pay Holding e BCC Pay.
L’esclusiva concessa da Banco BPM
Passo avanti nella costituzione di un nuovo polo nella monetica per Banco BPM, che questa mattina ha annunciato di aver concesso un’esclusiva a FSI SGR, Pay Holding e BCC Pay, confermando così le indiscrezioni delle scorse ore.
A questo punto, il consiglio di amministrazione ha conferito mandato all’amministratore delegato finalizzato alla negoziazione dei termini e delle condizioni della potenziale operazione, soggetta alle autorizzazioni di legge, dandogli anche l’incarico di procedere all’eventuale sottoscrizione del Memorandum of Understanding di natura vincolante.
La strategia
L’esclusiva è finalizzata alla negoziazione e alla definizione dei termini e delle condizioni di una potenziale partnership nei settori dell’issuing e dell’acquiring, spiega la nota pubblicata ieri sera a mercato chiuso, e segue l’avvio del progetto di valorizzazione del business annunciato lo scorso aprile e l’esame delle offerte ricevute da primari operatori del settore.
Il passo successivo previsto è rappresentato da una contestuale attivazione di una joint venture, nel cui capitale l’istituto guidato da Giuseppe Castagna potrà entrare con una quota significativa.
Scopo finale è la creazione del secondo operatore nazionale per dimensioni nel quale Banco BPM intende riunire le proprie attività nel business della monetica, con riconoscimento di un corrispettivo misto per cassa e in azioni comportante benefici anche in termini di capitale.
Inoltre, è prevista la sottoscrizione di un accordo distributivo che permetterà a Banco BPM di preservare i livelli commissionali running (circa 140 milioni di euro nel 2022), oltre a poter sfruttare tutto il potenziale di valorizzabile, vista la caratteristica di alto potenziale di crescita del settore in termini di volumi e ricavi, quantificato dallo stesso istituto in oltre due miliardi di euro in termini di NPV.
Andamento in borsa e view analisti
A Piazza Affari, intanto, il titolo apre la seduta odierna in crescita di oltre l’1% e toccando un massimo di 4,40 euro, al secondo posto tra le blu chip del Ftse Mib, oggi positivo a +0,60%.
A seguito della notizia di oggi, gli analisti di Equita Sim confermano la raccomandazione ‘buy’ sul titolo, con prezzo obiettivo a 5,5 euro.
“L’operazione, i cui termini verranno meglio specificati più avanti, è coerente con la struttura anticipata dal management, che aveva indicato la volontà non solo di ricevere un upfront, ma anche di preservare gli attuali livelli commissionali con potenzialità di rialzo legate alla crescita del business”, sottolineano dalla sim.
Dall’altro lato, proseguono, “sarà da valutare se il passaggio di partner da Nexi a Fsi possa comportare dei rischi sul fronte dell’execution (legati principalmente alla migrazione del portafoglio esercenti)”.
Se i termini economici non sono stati diffusi, da WebSim Intermone ricordano che “i principali giornali riportano un’offerta di FSI pari a circa 600 milioni di euro, valutata in termini di pagamento upfront ed eventuale earnout”, mentre “l’impatto positivo a capitale per Banco BPM dipenderà dalla quota che l’istituto deterrà nella Joint Venture”.
“Riteniamo che sia plausibile un impatto di alcune decine di bps che porterebbe il CET1 ratio PF al 14% circa pre-applicazione del Danish compromise (la cui autorizzazione è attesa a fine dicembre e che dovrebbe portare benefici in termini di capitale per circa +50bps)”, calcolano da WebSim, confermando il giudizio ‘molto interessante’ su BAMI, con prezzo obiettivo di 5,80 euro.
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