Banco BPM convince gli analisti di Moody’s


L’agenzia di rating ritiene che la banca italiana abbia i numeri per resistere ai venti contrari che attualmente soffiano nell’economia italiana e in futuro potrebbe migliorare il proprio giudizio sull’istituto guidato da Giuseppe Castagna.


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Banco BPM positiva

Inizio tra gli acquisti a Piazza Affari per Banco BPM, sostenuta dai giudizi positivi arrivati questa mattina da Moody's Investors Service.

Il titolo BAMI arriva a guadagnare oltre il 2% nella prima mezz’ora di scambi, con un massimo di 4,34 euro per azione, quota che non toccava dal febbraio scorso.

Non si ferma, dunque, la crescita del titolo in questo 2023, arrivando così a guadagnare oltre il 26% rispetto ai 3,43 euro per azione di inizio gennaio.

Fiducia da Moody’s

Prima dell’apertura del mercato Moody’s ha comunicato di aver migliorato l’Outlook dei principali rating della banca guidata da Giuseppe Castagna da ‘stabile’ a ‘positivo’, confermando i rating precedentemente assegnati.

Miglioramento, scrive la banca italiana, basata sulle previsioni di un mantenimento “della rafforzata redditività e della più solida posizione patrimoniale” anche in futuro”.

Con questa decisione Moody’s evidenzia “la crescita del nostro gruppo”, dando “un ulteriore segnale positivo”, aggiungono da BPM, ritenendo che l’agenzia potrebbe migliorare in futuro il proprio giudizio, “riconoscendo così appieno il percorso intrapreso di incremento delle redditività, del rafforzamento della solidità patrimoniale e dell’ottimo profilo di rischio”.

I rating

Moody’s, dunque, mantiene i rating sui depositi a lungo e a breve termine di Banco BPM a Baa2/Prime-2, il debito senior non garantito a Ba1, i giudizi sul programma euro Medium-Terme Note (MTN) senior non garantito a (P)Ba1, mentre il debito junior senior non garantito e il programma euro MTN restano rispettivamente a Ba2 e (P)Ba2.

Inoltre, i Counterparty Risk Ratings (CRR) a lungo e a breve termine sono confermati a Baa2/Prime-2, così come il rating del debito subordinato e del programma MTN restano rispettivamente a Ba3 e (P)Ba3.

Infine, il rating Preferred Stock Non-cumulative resta a B2 (hyb), mentre il Counterparty Risk Assessments (CR Assessments) di lungo e breve termine non cambiano dal Baa2(cr)/Prime-2(cr) precedenti.

L’agenzia ha confermato anche il Baseline Credit Assessment (BCA) e l’Adjusted BCA a Ba2, mentre a passare da stabile a positivo sono gli Outlook dei depositi bancari a lungo termine e del debito senior non garantito della banca.

Migliora il credito

Da Moody’s spiegano che la conferma dei rating riflette “il miglioramento del merito di credito” della banca italiana, elemento che in futuro la proteggerà “dai venti contrari che l’economia italiana sta attualmente affrontando”.

A questo si aggiungono i benefici attualmente ricevuti da BPM dai margini di interesse più elevati derivanti dalla normalizzazione della politica monetaria della Banca centrale europea (BCE), confermati dalla “rilevante” quota dei prestiti a tasso variabile presenti del suo portafoglio prestiti.

Inoltre, Banco BPM potrebbe trarre vantaggio dalle vendite in corso dei crediti problematici, compensando così il previsto deterioramento della qualità del suo portafoglio prestiti che potrebbe arrivare a causa dell’impatto negativo dell’inflazione e dei tassi d’interesse elevati sul merito di credito dei mutuatari della banca.

Banco BPM, sottolineano da Moody’s, è molto esposta alle piccole e medie imprese, considerate dall’agenzia soggetti più a rischio in caso di recessione economica, nonostante queste provengano dalle regioni “più ricche” del paese.

Sebbene il rapporto crediti problematici lordi della banca sia sceso al 4,4% a fine 2022 dal 6,0% di un anno prima, secondo i calcoli di Moody's questo livello rimane superiore alla media del sistema bancario italiano, pari al 2,8% a fine 2022.

Prospettive future

Secondo gli analisti di Moody’s, la redditività rafforzata e la “solida” posizione patrimoniale di BPM proseguiranno anche nel futuro e la struttura del passivo dell’istituto rimarrà invariata nei “prossimi 12-18 mesi”, pertanto rimarrà lo stesso livello di protezione per i suoi strumenti di passività.

I giudizi dell’agenzia potrebbero essere aggiornati in caso di un miglioramento “sostenuto” del merito di credito della banca, traducendosi così in un BCA maggiore a seguito di un ulteriore rafforzamento della sua solvibilità, derivante da un minor livello di crediti problematici, da un aumento del capitale e da una migliore redditività.

Rating sul debito che potrebbero essere migliorati anche in seguito all’emissione netta di un volume di strumenti Additional Tier 1 superiore a quello previsto attualmente da Moody’s.

Infine, dall’agenzia ritengono “improbabile” un declassamento dei suoi giudizi viste le “prospettive positive sui rating dei depositi a lungo termine, dell'emittente e del debito senior non garantito”, anche se i rating della banca restano “sensibili a un significativo deterioramento del livello dei prestiti problematici e del costo del rischio, nonché a un impatto sul capitale o sui ricavi”.

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