Banco Bpm, Crédit Agricole e Mps strade “interessanti” secondo Barclays

Gli analisti ritengono che il risiko bancario per Piazza Meda non sia terminato dopo il fallimento del tentativo di UniCredit e vedono davanti due strade percorribili: una porta in Francia e l’altra a Siena.
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La lente di Barclays su Banco Bpm
Mentre le ultime indiscrezioni danno Crédit Agricole impegnato a trattare con il governo italiano per acquisire ulteriori quote in Banco Bpm, gli analisti di Barclay esplorare le possibili opzioni di crescita esterna per la banca guidata da Giuseppe Castagna.
Gli esperti hanno alzato il target price su Banco Bpm, portandolo da 11,20 a 14,50 euro, con giudizio overweight, rispetto ai 13 euro di oggi (+1%).
Gli analisti citano i commenti estivi dell'amministratore delegato di Castagna sui possibili sviluppi strategici dopo che UniCredit ha ritirato la sua offerta di scambio su Piazza Meda, riferendosi a possibili accordi con Crédit Agricole, che detiene una partecipazione del 20,1% in Bpm, oppure con Banca Monte dei Paschi di Siena, di cui Piazza Meda detiene una partecipazione del 3,7%.
La strada che passa per Cariparma
Da Barclays ipotizzano per Piazza Meda l’acquisto di Cariparma, controllata italiana della Banque Verte, operazione che permetterebbe ai francesi di avere una partecipazione in Bpm compresa tra il 30% e il 45%.
Gli analisti calcolano un potenziale incremento dell'utile per azione per Banco Bpm tra -15% e +22% (dove lo scenario peggiore è rappresentato dalla valutazione più alta ipotizzata per Cariparma e dalla valutazione più bassa per le azioni BBanco Bpm) e per Crédit Agricole dal -2% al +5%.
Ipotizzando che Bpm paghi Cariparma in azioni e asset, questo cambierebbe la quota finale di Crédit Agricole, ma avrebbe impatti simili sull'incremento dell'utile per azione e sul capitale (Cet1 ratio 2025 a circa il 13% in tutti gli scenari).
Per l'asset swap, Barclays considera la partecipazione del 39% in Agos e un ipotetico coinvolgimento di Anima, ma questo potrebbe essere più complicato alla luce del Golden Power e del focus di Banco Bpm su un'attività di Wealth Management completamente integrata.
L’ipotesi Mps
Una strada “interessante” per Banco Bpm secondo Barclays potrebbe essere quella che porta a Mps. Per gli esperti, un accordo comprendente la fusione di Bpm con Siena riequilibrerebbe il gruppo Mps-Mediobanca verso il commercial banking e offrirebbe opportunità di riduzione dei costi.
Un’operazione interamente azionaria tra Mps-Mediobanca e Banco Bpm porterebbe ad un incremento dell'utile per azione e ad ampi buffer di capitale, oltre che si configurerebbe probabilmente come una fusione tra pari, poiché le parti potrebbero concordare di fondersi.
Per Crédit Agricole, “la nostra analisi indica che l'attuale partecipazione del 20% in Banco Bpm tornerebbe a un valore compreso tra il 9,5% e il 10,4%, ma potrebbe esserci un certo incremento dell'utile per azione (dallo 0% a +1%) e anche alcune opportunità incrementali in relazione a fabbriche di prodotto e/o JV (ad esempio, assicurazioni) o accordi di distribuzione”, scrivono da Barclays.
DB alza il target price
Oggi, intanto, Deutsche Bank ha alzato il prezzo obiettivo di Banco da 11,3 a 13,3 euro, confermando il buy, vista la maggiore probabilità di un accordo con Crédit Agricole Italia.
L'opinione degli analisti è supportata dalle ipotesi di colloqui tra Banco Bpm, Crédit Agricole e il governo italiano, che indicano che entrambe le parti sono interessate a perseguire un accordo.
DB resta convinta che un accordo con Credit Agricole Italia apporterebbe un forte incremento dell'utile per azione (Eps) per Banco Bpm, già nel primo anno, rappresentando un catalizzatore positivo a breve termine per il titolo.
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