Banco BPM, Deutsche Bank alza il target price

Secondo gli analisti della banca tedesca il titolo dell’istituto italiano è attualmente molto sottovalutato e sta affrontando positivamente l’impatto dei tassi più bassi.

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Banco BPM in verde

Banco BPM ancora tra le migliori blu chip del FTSE MIB quando si avvicina la fine della seduta odierna di Piazza Affari, oggi sostenuta anche dal giudizio degli analisti di Deutsche Bank.

Le azioni della banca guidata da Giuseppe Castagna toccano quota 6,286 euro, portando così la crescita da inizio anno a superare il 30% rispetto al 14% del principale indice di Milano.

Il consenso di Bloomberg registra sul titolo 8 ‘buy’, 7 ‘hold’ e 2 ‘sell’, con target price medio di 7,23 euro.

Fiducia da Deutsche Bank

Oggi gli analisti di Deutsche Bank hanno migliorato la raccomandazione sul titolo Banco BPM da ‘hold’ a ‘buy’, alzando il target price da 6,31 a 7,4 euro, in attesa della trimestrale che verrà comunicata il prossimo 6 novembre.

Gli esperti, in una nota dal titolo 'A very underpriced profitable business', alzano il loro giudizio per tenere conto di un margine di interesse più resiliente del previsto nel 2025 (che potrebbe generare una sorpresa positiva rispetto al consenso), di un possibile rialzo della guidance del 14% di Cet 1 nel 2026 e del probabile aumento dell'Eps atteso nel periodo 2024-27 a +4%.

DB nota cha la banca italiana viene scambiata a un P/E 2026 di 2: "In altre parole, un business bancario redditizio e ben capitalizzato è attualmente molto sottovalutato", mentre la gestione proattiva della sensitività ai tassi di interesse sta mitigando l'impatto dei tassi più bassi.

Questo, conclude Deutsche Bank, supporta la revisione al rialzo delle previsioni per l'utile per azione (Eps) del 2024 e rafforza la fiducia nel raggiungimento dell'obiettivo di utile netto del 2026, anche se l'Euribor raggiungesse un livello (2%) ben al di sotto delle ipotesi incorporate nel piano (3,1%).

Risiko bancario

Secondo Deutsche Bank, la potenziale acquisizione di Commerzbank da parte di Unicredit "aumenta lo speculative appeal" di Banco BPM. Credit Agricole (già al 9% di Banco BPM) potrebbe avere più argomenti per considerare una combinazione aziendale delle sue operazioni nazionali se lo stesso accadesse con Unicredit e Commerzbank. Se, invece, una combinazione transfrontaliera locale non venisse completata da Unicredit, il mercato potrebbe incorporare un'attrattiva speculativa maggiore, poiché il consolidamento sul mercato diventerebbe un'opzione più concreta.

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