Banco Bpm, il Tar boccia la richiesta di sospensione dell’Ops

La banca guidata da Giuseppe Castagna aveva chiesto di annullare la decisione della Consob di sospendere di un mese l’offerta ma il tribunale amministrativo del Lazio ha deciso di bocciare la rischiesta.
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Il Tar dice no a Banco Bpm
Sconfitta giudiziaria per Banco Bpm sulla vicenda dell’Offerta Pubblica di Acquisto lanciata da UniCredit sull’istituto guidato da Giuseppe Castagna.
Il Tar del Lazio ha infatti respinto la richiesta dell’istituto di Piazza Meda di sospendere l’Ops. La decisione è stata assunta dalla seconda sezione quater del tribunale amministrativo.
A Piazza Affari, intanto, le azioni Banco Bpm perdono lo 0,40%, scendendo così a 9,912 euro, mentre quelle di UniCredit cedono circa mezzo punto percentuale a 56,33 euro.
Il ricorso
Banco Bpm aveva fatto ricorso al Tar contro la decisione presa dalla Consob di sospendere per 30 giorni i tempi dell’Ops, pertanto, per effetto della sentenza, l’offerta resterà congelata fino al 23 giugno.
Ieri, però, l’ad di UniCredit, Andrea Orcel, aveva avvisato: “Se non ci sarà chiarezza sul golden power da parte del governo ci tireremo indietro”, per poi affermare che “le possibilità che l’Ops vada in porto sono al massimo del 20%”.
Per l’ad “il golden power è assolutamente accettabile, ma se non è chiaro la possibilità che ci assumiamo il rischio è zero e quindi ci tireremo indietro”.
L’appuntamento successivo è fissato per il 9 luglio, quando sarà discusso nel merito il ricorso di UniCredit contro le prescrizioni del Governo decise in sede di golden power.
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