Banco Bpm in cerca di M&A. Castagna: “diverse opzioni sul tavolo”

Dopo il ritiro dell’Ops di UniCredit, la banca di Piazza Meda inizia a definire le nuove strategie, cercando partner che abbiano modelli di business simili e un approccio industriale legato al territorio.
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Banco Bpm a caccia di prede
Il nulla di fatto dell’Ops di UniCredit su Banco Bpm potrebbe cambiare le carte in tavola per il settore bancario e proprio l’istituto di Piazza Meda starebbe guardando a future operazioni.
A spiegarlo è stato lo stesso ad di Banco Bpm, Giuseppe Castagna, parlando nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano torinese La Stampa. Dopo il ritiro di UniCredit, “è chiaro che guardiamo a operazioni straordinarie”, affermava il manager, rivelando la presenza di “diverse opzioni sul tavolo”, anche se si tratterà “di una scelta amichevole e concordata. Vogliamo fare un’operazione utile per i nostri azionisti, ma anche per il sistema Paese”.
L’obiettivo è quello di cercare partner “che abbiano modelli di business simili al nostro” e che “si dedichino al territorio, alle pmi che sono la colonna portante della nostra economia e alle famiglie. Ci sono grandi banche che fanno soprattutto finanza. Servono, ma sono troppo lontane da noi. Di certo il consolidamento bancario non potrà prescindere da Banco Bpm”.
I possibili nomi
Tra i nomi possibili per un’operazione di M&A ci sono quelli di Banca Monte dei Paschi di Siena, Bper Banca e Crédit Agricole in Italia. Si tratta di “realtà simili a noi con un approccio industriale legato al territorio”, sottolinea Castagna.
In particolare, “Mps è il secondo distributore di Anima e, insieme alla nostra Sgr, siamo azionisti al 9%; Bper è un'ex popolare come Bpm e l'operazione con Sondrio l'ha resa più forte, senza perdere la propria identità. Con Crédit Agricole i rapporti sono eccellenti: ma ciò che rileva in un'operazione straordinaria è che si possa fare un salto dimensionale importante, mantenendo il nostro Dna e creando valore per tutti”.
Castagna non esclude nulla: “non abbiamo preclusioni, ma aspettiamo la fine dell'estate quando il perimetro del mercato sarà definito dalla fine dell'Ops su Mediobanca. Saremo attenti a banche simili a noi”.
Come va la banca
Castagna ha poi parlato delle prospettive future della banca. Il piano di Banco Bpm va "molto bene. A fine anno gli utili saranno superiori a 1,9 miliardi di euro. Puntiamo a distribuire 6 miliardi di dividendi entro il 2027. Ci guardiamo intorno, ma procediamo convinti con la nostra strategia. Prima abbiamo costruito il polo assicurativo, poi con Numia abbiamo investito sui pagamenti e ora abbiamo Anima. I primi risultati si vedranno con la trimestrale".
Quanto al calo dei tassi d'interesse "con il piano industriale puntiamo a bilanciare al 50% i ricavi tra le commissioni e i margini d'interesse: solo poche banche potranno farlo".
Qualche parola è stata spesa dal manager anche per i dazi USA, con i quali "le filiere subiranno un contraccolpo, ma è stata una lotta impari. L'America ha spaventato l'Europa per poi portarla a un accordo sul quale è difficile esprimere un giudizio. Io credo però che questa situazione offra uno spunto di riflessione. Dobbiamo decidere cosa delegare all'Europa. Fermo restando che, a mio avviso, gli Stati membri dovrebbero avere, su alcune tematiche, la facoltà di decidere individualmente, come nel caso del credito".
I rating di S&P, Moody’s e Fitch dopo stop all’Ops
Ieri S&P Global Ratings, Moody’s Ratings e Fitch Ratings hanno assunto delle iniziative sui rating di Banco Bpm dopo il ritiro dell’Ops da parte di UniCredit, portando gli outlook dei rating emittente di tutte e tre le agenzie ad allinearsi al livello 'Positive'.
In particolare, S&P ha confermato i rating di Banco Bpm, incluso il rating emittente (Issuer Credit Rating) di lungo e breve termine 'BBB/A-2' 1 con Outlook Positivo.
“Il mantenimento dell' Outlook Positivo”, spiega una nota, “riflette l' aspettativa di S&P che il solido franchise e il modello di business diversificato possano contribuire a supportare la stabilità dei ricavi e il posizionamento competitivo, in un contesto caratterizzato dal calo dei tassi di interesse e dalle incertezze economiche. L'agenzia sottolinea inoltre come l’integrazione di Anima rafforzerà ulteriormente la stabilità degli utili e la generazione di capitale interno del gruppo”.
Moody’s ha assegnando un ‘Outlook Positivo’ al Rating Emittente di lungo termine (Issuer Rating) e al rating sul debito Senior Unsecured di Banco BPM, entrambi confermati a 'Baa2' 2.
“L’azione di rating ha concluso la review for upgrade avviata il 28 novembre 2024. L’Outlook Positivo su tali rating, che si trovavano in Outlook Stabile prima di essere posti in review, è determinato dal medesimo Outlook sul rating del debito italiano; peraltro, il profilo finanziario di Banco BPM viene ritenuto da Moody's più solido rispetto al suo Baseline Credit Assessment (BCA), che risulta invece 'limitato' dal livello del rating sovrano”.
Infine, anche Fitch ha confermato tutti i rating della banca, incluso l'Issuer Default Rating (IDR) di lungo termine 'BBB-' e il rating di lungo termine Senior Preferred 'BBB', assegnando altresì all'IDR un Outlook Positivo.
“L’azione di rating ha concluso la fase di Rating Watch Positive avviata il 2 dicembre 2024. L’Outlook Positivo sull’IDR, che si trovava in Outlook Stabile prima di essere posto in watch, riflette l'aspettativa di Fitch di un miglioramento delle prospettive finanziarie e di business per il sistema bancario italiano, i solidi fondamentali di Banco BPM e tiene altresì conto dei benefici derivanti per il Gruppo dall’integrazione di Anima, che migliora ulteriormente la diversificazione dei ricavi mediante un maggiore contributo delle componenti commissionali”.
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