Banco Bpm sfiora il 90% di Anima. Le prossime possibili mosse secondo analisti

Piazza Meda raggiunge l’89,95% della società di asset management e la partecipazione all’Opa è stata pari al 66,67%, compiendo così la condizione necessaria al buon fine dell’operazione.
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I risultati dell’Opa di Banco Bpm su Anima
Banco Bpm raggiunge la soglia di adesioni necessaria per completare con successo l’Offerta Pubblica di Acquisto su Anima Holding, anche se mancano ancora alcuni passi.
Secondo i risultati provvisori diffusi venerdì scorso a mercato chiuso, sono state apportate all'Opa oltre 221 milioni di azioni Anima, pari all'87,12% delle azioni oggetto dell'offerta e al 67,98% del capitale complessivo della società. Considerando la quota di circa il 22% del capitale di Anima già posseduta, Banco Bpm detiene l'89,95% della Sgr.
Il raggiungimento di una soglia di adesioni all'offerta tale da consentire all’istituto guidato da Giuseppe Castagna di detenere, all'esito dell'offerta, una partecipazione pari al 66,67% del capitale di Anima era stata posta come condizione per l'efficacia dell'offerta e tale quota le permette di controllare l'assemblea straordinaria della Sgr.
Le opzioni secondo EQUITA
Mentre si attendono i risultati definitivi, attesi entro il 10 aprile, “al momento non risultano verificati i presupposti per l’esercizio dell’obbligo di acquisto, alla luce del mancato raggiungimento della soglia del 90% del capitale della target”, spiegano gli analisti di EQUITA.
In attesa di indicazioni in merito da parte del Consiglio di amministrazione, secondo la sim Banco Bpm potrà “acquistare altre azioni Anima (ad un prezzo non superiore al prezzo d’offerta), superando così la soglia del 90% e attivando l’obbligo di acquisto (prezzo definito da Consob, ma ragionevolmente allineato al prezzo d’offerta) con la possibilità di giungere al 100% di Anima prima di effettuare la fusione”.
Inoltre, questi analisti ritengono che la banca potrà “conseguire l’obiettivo del delisting per il tramite di operazioni straordinarie (fusione per incorporazione di Anima all’interno di BAMI). In tal caso, la fusione avverrebbe sulla base di un rapporto di concambio, mentre agli azionisti che non abbiano concorso alla deliberazione di approvazione della fusione spetterebbe il diritto di recesso, con un valore di liquidazione determinato come media aritmetica dei prezzi di chiusura di Anima nei 6 mesi precedenti la pubblicazione dell’avviso di convocazione dell’assemblea (oggi prezzo medio Anima ultimi 6 mesi pari a circa 6,50 euro, il -7% rispetto al prezzo d’offerta)”.
Stime che “incorporano già il consolidamento di Anima al 100%”, concludono da EQUITA che sulle azioni Banco Bpm mantengono la raccomandazione ‘hold’ con target price di 9 euro rispetto ai 7,498 euro di questa mattina (-9%).
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