Bce, Apple e dati macro

La BCE taglia i tassi di 25 punti base e si prevedono altri tre tagli nel 2025. Analizziamo le prospettive economiche per l’Eurozona, il confronto con gli USA e l'impatto sui mercati. Focus su Apple: vendite in calo in Cina, ma i servizi trainano la crescita.

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La Banca Centrale Europea ha tagliato i tassi di interesse di 25 punti base, portandoli al 2,75%. L'attenzione ora è sulle aspettative di ulteriori tre o addirittura quattro tagli entro la fine dell'anno, con previsioni di una riduzione complessiva di 70 punti base. Questo scenario è supportato dai dati macroeconomici europei, che mostrano una crescita del PIL stagnante, mentre negli Stati Uniti, pur registrando una crescita inferiore alle attese, l'economia si mantiene più solida con richieste di sussidi alla disoccupazione in calo.

Gli esperti prevedono ulteriori riduzioni dei tassi, con alcuni analisti che ipotizzano un abbassamento fino all'1,5%. Tuttavia, c'è chi sostiene che l’inflazione nel settore dei servizi possa rallentare il ritmo dei tagli. Un aspetto rilevante è il dibattito sul tasso neutrale, ovvero il livello dei tassi che non influenzerebbe né la crescita né l’inflazione, e su quale debba essere la politica monetaria ideale in un contesto in cui alcuni economisti iniziano a ritenere che un’inflazione leggermente più alta possa essere tollerabile.

Christine Lagarde ha ribadito che il Bitcoin non entrerà nelle riserve delle banche centrali europee, in contrasto con la posizione di alcuni istituti finanziari statunitensi. Secondo Goldman Sachs, la BCE continuerà a tagliare i tassi almeno fino a giugno, supportata dal calo dell’inflazione e da una crescita economica debole. Un'analisi di Carmignac evidenzia come l’economia europea sia frammentata, con situazioni molto diverse tra Francia, Spagna, Germania e Italia, rendendo difficile una politica monetaria uniforme.

Passando al mercato azionario, i risultati trimestrali di Apple hanno mostrato segnali contrastanti. Le vendite in Cina sono calate dell’11%, mentre i ricavi complessivi sono aumentati del 4%, trainati principalmente dai servizi piuttosto che dai prodotti fisici. In particolare, l'iPhone ha registrato un rallentamento nelle vendite, mentre il settore Mac e i servizi digitali hanno performato meglio. Le dichiarazioni dell’azienda indicano che le prospettive di crescita dei ricavi si attestano intorno al 5%, un dato che ha rassicurato gli investitori, portando a un rialzo del titolo nell’after-hour. Tuttavia, il mercato cinese si sta rivelando sempre più competitivo, con Apple che fatica a mantenere la propria quota di mercato.

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