BCE, colombe e falchi in cerca di compromesso
Indiscrezioni di stampa riportano di un possibile accordo sulle prossime mosse dell’istituto centrale mentre gli analisti prevedono diversi tagli nel corso di quest’anno.
Lotta tra colombe e falchi
Quale sarà la prossima mossa della Banca centrale europea dopo il secondo taglio dei tassi deciso a settembre?
Indiscrezioni dell’agenzia Reuters riportano di una discussione all’interno del consiglio della BCE circa la possibilità di effettuare un altro taglio dei tassi nella prossima riunione del 17 ottobre, ipotesi fino a questo momento scartata da molto.
Alla base della discussione ci sarebbero i dati macro più deboli, tra cui gli indici Pmi e gli indicatori della fiducia tedesca, elementi che starebbero convincendo sempre più le ‘colombe’ del consiglio ad una nuova sforbiciata. Contrari a questa ipotesi gli esponenti considerati ‘falchi’, pertanto si starebbe valutando un compromesso nel quale i tassi resteranno invariati ad ottobre, ma verrà fatto intendere in modo chiaro che un taglio in dicembre sarà molto probabile se i dati non offriranno un miglioramento.
Niente vincoli
Oggi, intanto, dal bollettino mensile della BCE è emerso che Francoforte non vuole sentirsi “vincolata” a seguire un dato percorso di politica monetaria e vuole mantenere piena flessibilità nel prendere le sue decisioni sui tassi di interesse, pur mantenendo in modo “determinato” l’impegno ad assicurare il ritorno tempestivo dell’inflazione all’obiettivo del 2% nel medio termine.
"Le decisioni sui tassi di interesse saranno basate sulla valutazione circa le prospettive di inflazione, alla luce dei dati economici e finanziari più recenti, la dinamica dell’inflazione di fondo e l’intensità della trasmissione della politica monetaria", ribadisce la BCE, spiegando che il board "non intende vincolarsi a un particolare percorso dei tassi" e resta "pronto ad adeguare tutti gli strumenti di cui dispone nell’ambito del proprio mandato per assicurare che l’inflazione ritorni sul suo obiettivo di medio termine e per preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria".
Le previsioni degli analisti
Deutsche Bank ha cambiato le sue attese sulla politica monetaria e ora prevede un ciclo più rapido di riduzione dei tassi da parte della BCE, con tagli da 25 punti base a partire da dicembre, rispetto alla precedente attesa di riduzioni da 25 pb ogni trimestre fino ad arrivare a un tasso terminale del 2-2,5% intorno a fine 2025.
"Stiamo passando a una normalizzazione più rapida, con la BCE che dovrebbe raggiungere lo stesso tasso terminale del 2-2,50% sei mesi prima, a metà del 2025", scrivono gli esperti della banca in una nota.
"Ci aspettiamo che questo ciclo di allentamento più rapido si realizzi con tagli consecutivi da 25 punti base a partire da dicembre, ma per dicembre non escludiamo un taglio di 50 punti base".
Le modifiche alle previsioni di DB si aggiungono a quelle arrivate nel corso della settimana e ieri da Hsbc aveva previsto una riduzione del tasso al 2,25% nel prossimo anno, sempre alla luce di dati economici più deboli delle attese. In precedenza si attendevano tagli ogni due riunioni fino a quando il tasso di deposito di riferimento avesse raggiunto il 2,50% nel settembre 2025.
Nel dettaglio, gli esperti si attendono tagli di 25 punti base ad ogni riunione da ottobre ad aprile del prossimo anno. "A quel punto, la politica monetaria sarebbe arrivata ad essere vicina alla neutralità o addirittura leggermente di stimolo. ", prevedono dal broker.
La Finestra sui Mercati
Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!