BCE, questa è la volta buona? Le previsioni degli analisti sui tagli dei tassi


Giovedì si svolgerà il meeting della BCE e tutto sembra indicare l’arrivo della prima riduzione del costo del denaro dal 2019, anche se il percorso successivo appare ancora molto incerto.


Scopri le soluzioni di investimento

Con tutti i certificate di Orafinanza.it


Verso la BCE

Tagliare o non tagliare? Il dubbio amletico per la Banca centrale europea guidata da Christine Lagarde vedrà un nuovo capitolo il prossimo giovedì 6 giugno, da molti indicato come il giorno della tanto sospirata ‘prima mossa’.

Molte previsioni indicano che questa volta potrebbe essere la volta buona e la BCE potrebbe ridurre i tassi di interesse per la prima volta dal 2019, con una sforbiciata da 25 punti base che porterà il tasso di deposito al 3,75% dal record del 4% raggiunto lo scorso settembre.Il contesto macro in cui si inserisce la decisione della BCE vede un’economia dei paesi dell’eurozona che si sta riprendendo più velocemente del previsto, un mercato del lavoro rigido e un’inflazione che si è avvicinata al target del 2% fissato da Francoforte, ma che a maggio è addirittura tornata ad aumentare, attestandosi al 2,6%.

Volano le colombe

L’aumento dell’inflazione è stato accolto senza particolari preoccupazioni da parte del consigliere della BCE, Mario Centeno, secondo il quale il +0,1% rispetto alle previsioni rappresenta “una differenza non significativa che dovrebbe comunque consentire l’avvio dell’allentamento monetario” e che non modifica la “sicurezza che l’inflazione sta convergendo verso il 2%”.

Nel consiglio della BCE sembra esserci “un crescente consenso sulla necessità di un primo taglio dei tassi mentre l'inflazione sta diminuendo, creando le condizioni per allentare la sua politica monetaria”, secondo quanto affermava la scorsa settimana Fabio Panetta, governatore di Bankitalia e membro del consiglio dell’istituto centrale.

Previsioni su giovedì

Per Orla Garvey, Senior Portfolio Manager for Fixed Income di Federated Hermes, la mossa “resta probabile”, con una riduzione di 25 punti base ampiamente previsto e i mercati, secondo l'esperta, che hanno già prezzato questo taglio.

Anche secondo Michele Sansone, country manager di iBanFirst Italia, la BCE si prepara ad abbassare i tassi giovedì, mentre la Federal Reserve potrebbe non tagliarli affatto nel 2024 a causa dell'inflazione che supera il 3%. Secondo l'esperto, il taglio dei tassi da parte della BCE prima della Fed sarebbe storicamente anomalo e potrebbe avere un impatto negativo sul tasso di cambio dell'euro, aggravando l'inflazione importata in Europa.

“Il taglio in sé non sarà una grande notizia”, secondo Jens Eisenschmidt, capo economista per l'Europa di Morgan Stanley, che in precedenza faceva parte della BCE. “È più che altro la domanda: qual è il messaggio su ciò che verrà?", aggiunge l’esperto.

Nessuna grande aspettativa dalle indicazioni da parte della presidente Christine Lagarde nel corso della conferenza stampa successiva alla decisione e gli analisti ritengono che ripeterà il mantra della banca secondo il quale “dipende dai dati”. “Penso che sarà molto meno prescrittiva su ciò che verrà dopo rispetto alla riunione di giugno”, prevede Paul Hollingsworth, capo economista di Bnp Paribas per l'Europa.

Nei mesi successivi?

Gli analisti di Barclays, d’accordo sul primo taglio a giugno, ne escludono un altro in occasione della riunione di luglio. Non ci sarà dunque quella sorpresa bis di cui si era parlato fino a qualche giorno fa e non solo per la Fed di Powell che ha le mani legate, ma anche a causa del dato sui salari dell’Eurozona.

“Crediamo ora che il Consiglio direttivo, alle prese con una incertezza elevata e con un’economia che sta accelerando a un ritmo più veloce rispetto a quanto anticipato, si muoverà in modo più graduale, nel corso del 2024″, si legge nel commento di Barclays, che in particolare si attende tagli di 25 punti base in ognuna delle riunioni di giugno, settembre, dicembre, ma non più a luglio.

Le sforbiciate attese in tutto da Barclays rimangono in ogni caso pari a -150 punti base, spalmate in due anni.

Anche da Nomura hanno modificato le loro previsioni sulla politica monetaria della BCE, abbandonando la precedente aspettativa di un taglio dei tassi a luglio.

Il gruppo di servizi finanziari prevede ora una serie di riduzioni di 25 punti base a giugno, settembre e dicembre di quest'anno, seguite da tagli simili a marzo, giugno e settembre dell'anno successivo, con un tasso terminale al 2,50%.

La decisione di Nomura di modificare le previsioni di taglio dei tassi si basa su diversi indicatori economici, comprendendo il mercato del lavoro e i salari hanno mostrato una certa resistenza e l'inflazione dei servizi ancora persistente. Inoltre, la crescita economica è in ripresa e la retorica della BCE si è fatta di recente più aggressiva.

Seguici su Telegram

Idea di investimento
Possibile premio fino al 50% con il Certificate a Capitale Protetto al 98% sull'Eurostoxx 50
Sottostanti:
Euro Stoxx 50®
Memoria
no
ISIN
XS2772410481
Emittente
Barclays
Comunicazione Pubblicitaria
Maggiori Informazioni

La Finestra sui Mercati

Tutte le mattine la newsletter con le idee di investimento!

Ho letto e accetto l'informativa sulla privacy